25. 𝑬𝒄𝒄𝒐𝒎𝒊 𝑸𝒖𝒊!

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Parole: 5830

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⚠️ATTENTION: (LESBIAN) LEMON⚠️

(La parte etero che sostituisce quella lesbo si trova subito sotto, in modo tale da accontentarvi tutte :D)

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*3 𝙼𝙴𝚂𝙸 𝙿𝚁𝙸𝙼𝙰*

15 𝙰𝚐𝚘𝚜𝚝𝚘 | 4:48 | 𝚂𝚑𝚒𝚣𝚞𝚘𝚔𝚊, 𝙶𝚒𝚊𝚙𝚙𝚘𝚗𝚎
𝙽𝚒𝚐𝚑𝚝𝚌𝚕𝚞𝚋

"𝙸 𝚑𝚊𝚟𝚎 𝚊 𝚑𝚎𝚊𝚛𝚝, 𝙸 𝚜𝚠𝚎𝚊𝚛 𝙸 𝚍𝚘
𝙱𝚞𝚝 𝚓𝚞𝚜𝚝 𝚗𝚘𝚝 𝚋𝚊𝚋𝚢 𝚠𝚑𝚎𝚗 𝚒𝚝 𝚌𝚘𝚖𝚎𝚜 𝚝𝚘 𝚢𝚘𝚞"

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(𝑇/𝑛)'𝑠 𝑃𝑂𝑉

Autocontrollo? Oramai non sapevo più nemmeno cosa fosse. Mi abbandonai completamente a quella vita, forse anche più del dovuto.
Scopavo chiunque, bevevo di tutto, fumavo qualsiasi cosa, provavo qualsiasi allucinogeno mi venisse proposto. Non volevo che andasse a finire in quel modo, non volevo arrivare a tanto, ma superata una certa soglia avevo capito che tornare indietro era pressoché impossibile.
Potevo incolpare chiunque: Dabi per avermi abbandonata, Denki per essere scomparso dopo quella scopata, Katsuki per essere troppo pressante, Mina per avermi invogliato a scopare chiunque respirasse, Eijiro per aver notato il mio problema con la droga ed averlo ignorato.
La verità era innegabile, la colpa era solo mia e scaricarla sugli altri non sarebbe servito a nulla. 
Avevo deciso io di passare ogni sera in discoteca; avevo deciso io di svegliarmi ogni giorno con i postumi della sbornia; avevo deciso io di sentirmi una merda una volta che gli effetti della droga sparivano; avevo deciso io di concedermi a chiunque avesse un bell'aspetto.
Ero stanca, distrutta, a lavoro procedeva anche peggio e tutto per colpa mia.
Non ne potevo più.  
Ma mi sarei fermata? No, non riuscivo a smettere.

Anche la giornata di ferragosto, che solitamente si passava festeggiando in modo inusuale dai soliti giorni di noia, io la passai esattamente come tutti i miei giorni di quei tre mesi infernali. Nessuna variazione. Nessun eccezione.
Arrivo alle 23, qualche cocktail, tutti i tipi di balli, provarci con qualcuno, scopare, sniffare qualche strana sostanza o ingoiare pillole sconosciute, altro alcool e poi tutto da capo in un loop infinito che mi stava lentamente trascinando negli abissi più profondi.
La "sirena" era diventata insaziabile, inarrestabile, una macchina mangia uomini che mai aveva un attimo di riposo. Ed io non avevo più la forza di volontà necessaria per fermarla.

*PARTE FIN TROPPO POCO ETERO*

Erano quelli i pensieri che mi assalivano mentre ero in un auto a me sconosciuta a divertirmi con una bellissima e dolcissima ragazza che era stata ammaliata da quell'essere fin troppo mostruoso per la sua innocenza; mi aveva confessato che aveva sempre desiderato di avere la sua primissima volta con una donna più grande, bella e simpatica e che io rientravo esattamente nei suoi canoni -ovviamente mi accertai che fosse almeno maggiorenne prima di dirle di si. Era stata di una dolcezza unica e non riuscii a negarglielo.
Tuttavia oramai il sesso era diventato solo di routine e non riuscivo davvero a godere come un tempo; forse per la mancanza di sentimenti, forse perché nessuno riusciva ad equiparare Dabi, forse perché ero io a non voler godere davvero. Fui costretta, però, almeno per renderla felice, a simulare qualche gemito ed un orgasmo; ormai anche quelli erano entrati a far parte della mia monotona routine.

𝐴𝑟𝑐𝑎𝑑𝑒~ Dabi X Reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora