27. 𝑺𝒄𝒉𝒆𝒓𝒛𝒐 𝑫𝒆𝒍 𝑫𝒆𝒔𝒕𝒊𝒏𝒐

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Parole: 2476

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*3 𝙼𝙴𝚂𝙸 𝙿𝚁𝙸𝙼𝙰*

19 𝙰𝚐𝚘𝚜𝚝𝚘 | 9:30 | 𝚃𝚘𝚔𝚢𝚘, 𝙶𝚒𝚊𝚙𝚙𝚘𝚗𝚎
𝙷𝚘𝚜𝚙𝚒𝚝𝚊𝚕

"𝙸 𝚝𝚑𝚘𝚞𝚐𝚑𝚝 𝚒 𝚠𝚊𝚜 𝚊 𝚏𝚘𝚘𝚕 𝚏𝚘𝚛 𝚗𝚘 𝚘𝚗𝚎,
𝚋𝚞𝚝 𝚘𝚑𝚑 𝚋𝚊𝚋𝚢 𝚒'𝚖 𝚊 𝚏𝚘𝚘𝚕 𝚏𝚘𝚛 𝚢𝚘𝚞"

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(𝑇/𝑛)'𝑠 𝑃𝑂𝑉

Quel giorno si prospettò sin dall'inizio pieno di problemi. 
Mi svegliai prima del previsto, il torvo cielo preannunziava un fitto ma rigenerante temporale estivo, la televisione aveva magicamente smesso di funzionare, Miura sarebbe stata dimessa quella mattina stessa, mi sarei ritrovata da sola e Kacchan mi aveva detto che non sarebbe riuscito a venire subito per un'improvvisa riunione lavorativa contro la LOV. Avevo addirittura provato a chiamare Dabi ma quella volta era stato lui ad avere il telefono "spento o momentaneamente non raggiungibile".
Una giornata di merda sotto ogni punto di vista ed era appena incominciata!

Appena Miura si svegliò non ebbe nemmeno il tempo di salutarmi che la riempirono di esami per accertarsi che fosse oramai fuori pericolo; ero tanto felice quanto triste, in quei due giorni da ricoverata assieme a lei mi ero sinceramente affezionata al suo carattere e mi dispiaceva non poter ridere nuovamente alle sue battute perverse; tuttavia ne ero felice allo stesso modo poiché avrebbe avuto modo di abbracciare i suoi figli che tanto le mancavano.
Era sempre felice e spensierata, o almeno si mostrava così.
L'altra notte andai ad abbracciarla mentre piangeva angosciata: si sentiva rea di ciò che era accaduto ai suoi bambini, mi rivelò le sue insicurezze e quanto la ferisse sapere di essere una pessima madre; piangeva, singhiozzava, mi doleva il cuore a vederla in quello stato. Rimasi per tutto il tempo in religioso silenzio, dandole il tempo e la calma di riprendersi.

"Adesso vai a dormire dai, non preoccuparti di una vecchiaccia come me" ricordai ciò che sentenziò con un sorriso in volto dopo aver finito di piangere.
Era di una forza unica. 

Una volta tonata in stanza mi salutò e abbracciò radiosa come l'avevo conosciuta, come se la notte prima non fosse accaduto nulla fuori dall'ordinario.

-"Ahhh quanto mi mancherai!" ribadì con tono malinconico.

-"Dai, pensa che incontrerai i tuoi figli!" dissi con un sorriso tentando di tirarla su di morale nonostante fossi messa peggio di lei.

-"Hai ragione ma mi mancherai comunque, eri una delle più simpatiche qui" sospirò sedendosi sul mio letto e accarezzandomi la mano.

-"Lo so" risposi con finto tono presuntuoso prendendola in giro, lei rise.

-"Cretina" sentenziò tra le risate alzandosi e preparando tutto per andarsene.
La vidi mettere i suoi effetti personali piegati ordinatamente nella valigia lasciando vuoto un intero armadio ed entrambi i suoi comodini, successivamente andò in bagno per cambiarsi dal camice.

-"Non credo di aver dimenticato niente." disse tra sé e sé una volta uscita dal bagno correndo poi da me per abbracciarmi.
-"Ahhh ti verrò a trovare ogni tanto, lo giuro!" mi strinse forte.

-"Pensa piuttosto ad allontanarti dall'alcol ok? Non deludere di nuovo i tuoi figli" sussurrai ricambiando la stretta.

-"Va bene!" rispose tirando su con il naso.

𝐴𝑟𝑐𝑎𝑑𝑒~ Dabi X Reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora