𝐴𝑟𝑐𝑎𝑑𝑒~ Dabi X Reader

8. 𝑺𝒆𝒏𝒕𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊 𝒊𝒏𝒄𝒐𝒎𝒑𝒓𝒆𝒔𝒊

Parole: 4138

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*9 𝙼𝙴𝚂𝙸 𝙿𝚁𝙸𝙼𝙰*

15 𝙵𝚎𝚋𝚋𝚛𝚊𝚒𝚘 | 2:15 | 𝚃𝚘𝚔𝚢𝚘, 𝙶𝚒𝚊𝚙𝚙𝚘𝚗𝚎
𝚁𝚘𝚞𝚐𝚎 𝙽𝚞𝚒𝚝'𝚜 𝚃𝚊𝚟𝚎𝚛𝚗

"𝚂𝚖𝚊𝚕𝚕-𝚝𝚘𝚠𝚗 𝚋𝚘𝚢 𝚒𝚗 𝚊 𝚋𝚒𝚐 𝚊𝚛𝚌𝚊𝚍𝚎
𝙸 𝚐𝚘𝚝 𝚊𝚍𝚍𝚒𝚌𝚝𝚎𝚍 𝚝𝚘 𝚊 𝚕𝚘𝚜𝚒𝚗𝚐 𝚐𝚊𝚖𝚎"

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(𝑇/𝑛)' 𝑃𝑂𝑉

-"Mi cercavi bambolina?" sussurrò con la sua voce calda sul mio collo provocandomi milioni di brividi lungo la schiena. Mise le mani sui miei fianchi e avvicinò i nostri bacini nascondendo poi la testa tra i miei capelli.

-"Qui c'è qualcuno che vuole una dimostrazione pratica del mio quirk eh?" risposi rimanendo immobile effettivamente pronta per utilizzare il quirk.
Allungò la mano in avanti e fece uscire dal palmo una potente fiammata di un blu intenso, in seguito mise la stessa mano sulla mia gola. Un brivido mi attraversò la schiena e mi paralizzai alla vista del fuoco, ma cercai di nasconderlo con tutte le mie forze.

-"Provaci e ti abbrustolisco piccola"

-"Non potresti, ti servo quanto tu servi a me no?" ridacchiai, più che altro per allentare la tensione, allontanandomi appena sentii la sua presa farsi più leggera.

-"Stronza..." mise le mani nelle tasche guardandomi gelido.

-"Ci sono delle regole che dovrai seguire, non puoi venire a casa mia e fare il cazzo che ti pare"

-"È un 'si'?"

-"Silent Noise protegge (T/n) (T/c) da possibili attacchi nemici, sono costretta a farlo" sospirai.

-"Quali sono le regole?"

-"1. Camera mia è Off-limits."

-"Pft sarai tu a pregarmi di entrare"

-"Non penso proprio e, anche nel remoto caso che accada, fino ad allora non puoi assolutamente entrare. Poi:
2. Per entrambi è assolutamente vietato usare i nostri quirk in casa.
3. Non prenderti troppe libertà.
4. Niente domande sul passato.
5. Se sporchi pulisci, non ti farò da schiava.
6. Quando porterò qualcuno a casa tu non dovrai assolutamente farti trovare.
Per il momento è tutto."

-"Sono d'accordo su quasi tutto, ma come potrei sap-"

-"Ti darò il mio numero, verrai avvisato tramite messaggio. Soddisfatto?"

-"Molto, posso già venire? Mi fai fare un giretto della casa no?" mi fece l'occhiolino facendomi tirare un sospiro disperato.

-"Va bene, andiamo"
Durante il tragitto non fece altro che avvicinarsi e guardare male chiunque anche solo posasse per sbaglio lo sguardo su di me. Da un lato era altamente gratificante, da un altro molto fastidioso.

-"La finisci di comportarti come un fidanzato geloso?"

-"Non avevamo detto che ti dovevo proteggere?"