𝐴𝑟𝑐𝑎𝑑𝑒~ Dabi X Reader

32. 𝑰 𝑪𝒐𝒖𝒍𝒅 𝑩𝒆 𝑨 𝑩𝒆𝒕𝒕𝒆𝒓 𝑩𝒐𝒚𝒇𝒓𝒊𝒆𝒏𝒅 𝑻𝒉𝒂𝒏 𝑯𝒊𝒎

Parole: 2607

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

2 𝙾𝚝𝚝𝚘𝚋𝚛𝚎 | 12:12 | 𝚈𝚘𝚔𝚘𝚑𝚊𝚖𝚊, 𝙶𝚒𝚊𝚙𝚙𝚘𝚗𝚎
(𝚃/𝚗)'𝚜 𝙷𝚘𝚖𝚎

"𝚀𝚞𝚎𝚜𝚝𝚊 𝚗𝚘𝚝𝚝𝚎 𝚍𝚘𝚛𝚖𝚘 𝚗𝚎𝚕 𝚕𝚎𝚝𝚝𝚘 𝚍𝚒 𝚞𝚗 𝚘𝚜𝚙𝚎𝚍𝚊𝚕𝚎
𝚂𝚘𝚕𝚘 𝚙𝚎𝚛 𝚟𝚎𝚍𝚎𝚛𝚎 𝚜𝚎 𝚖𝚒 𝚙𝚊𝚜𝚜𝚎𝚛𝚊𝚒 𝚊 𝚝𝚛𝚘𝚟𝚊𝚛𝚎"

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

𝑁𝑎𝑟𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟'𝑠 𝑃𝑂𝑉

-"Unisciti alla LOV" disse il prestigiatore tutto d'un fiato, velocemente, come se fosse l'ultimo rimasto. La (c/c) strabuzzò gli occhi incredula, si domandò se le sue orecchie avessero udito bene e che non le avessero giocato qualche brutto scherzo... ma suo malgrado era tutto reale.

-"Sei totalmente impazzito Compress?" chiese sotto voce balbettando appena.

-"Noi potremmo offrirti protezione, aiuto, un tetto e del cibo. Con noi saresti al sicuro. Dovresti solo offrirci la tua massima lealtà e ovviamente dovrai lavorare per noi. -si interruppe per posare finalmente i suoi occhi bruni sulla figura femminile davanti a sè- Questo è il prezzo da pagare per stare con il tuo amato." sapeva benissimo che questa frase avrebbe scosso dal profondo la donna, tutto sommato era il mago dell'illusione. Il mago della manipolazione.
Ciò che non sapeva - o meglio era incerto - era per chi si stesse facendo in quattro pur di farla entrare nella LOV. Per Dabi? Per (T/n)? Per la LOV stessa? Oppure per se stesso?
Quel focoso incontro avvenuto quella calda sera estiva lo aveva mandato totalmente in estasi, anche se Dabi era uno dei suoi più cari amici lui voleva di più dalla (c/c): voleva assaporare di nuovo quelle sue morbide labbra, tastare interamente le sue forme, baciare ogni centimetro di pelle, possederla e farle gemere il suo nome fino alla nausea. La desiderava come mai aveva desiderato qualcosa o qualcuno.
Avrebbe mai potuto rinunciare a lei? 
Prima o poi sarebbe stato costretto a farlo.

La (c/c), dal canto suo, non aveva la minima idea di chi si celasse sotto il passamontagna color pece e non era nemmeno interessata a saperlo, la sua mente era interamente dominata dal corvino e nemmeno quell'impetuoso scambio riuscì a destare il suo amore per lui. Era stata una bellissima esperienza c'era da ammetterlo, quell'uomo sapeva baciare in modo a dir poco sublime, eppure non fu comunque abbastanza forte da contrastare Dabi.
Tuttavia in quel preciso momento la sua mente era in preda ad un vero e proprio blackout.
Amore o ragione? 
Eterna battaglia interna. 

-"C-Compress... io... combatto i cattivi. Non posso... unirmi a loro..." si impegnò al massimo pur di mettere insieme parole che formassero una frase di senso compiuto, non ci riuscì pienamente ma il risultato soddisfò molto più il mago di lei. La prima parte del suo piano era stata completata, adesso la manipolazione sarebbe avvenuta con maggiore semplicità... e chissà, forse sarebbe riuscito a "stappare" non solo il suo sì ma anche qualcos altro...
Si avvicinò lentamente a lei per far in modo che le sue parole le arrivassero in modo chiaro e preciso.

-"Io capisco il tuo stato mentale, comprendo la tua posizione ed il tuo punto di vista ma... perché non tenti di vederla da un'altra prospettiva? Ti va?" sussurrò dolcemente al suo orecchio prendendole con delicatezza la mano. Era ancora sotto shock per l'improvvisa irruzione della polizia e per il grande spavento dovuto alla quasi cattura del suo amato, sapeva di starla mandando lentamente in crisi per questo doveva prenderla con i modi più pacifici possibili. Appena la vide annuire leggermente riprese a parlare.
-"Adesso chiudi gli occhi ed immagina ciò che ti sto per dire" disse con lo stesso tono pacato aspettando che chiudesse gli occhi (c/o) per togliersi il passamontagna e far respirare la pelle del viso. Lei prese qualche respiro profondo per concentrarsi maggiormente e si lasciò accarezzare la guancia dalle mani ruvide e screpolate dell'uomo dinanzi a sè.
-"Immagina te e Dabi da soli, stesi su una bellissima distesa verde che vi circonda totalmente. Avete appena portato a termine un colpo importante solo grazie alla vostra enorme forza e siete entrambi estremamente felici. Ci sei fino qui?" si assicurò abbassando maggiormente la voce per non distoglierla totalmente da quell'immagine di pace che piano piano dipingeva la sua mente.