𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 13

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26 Marzo
Sala grande

eravamo tutti nella sala grande, mangiavamo e ridevamo, c'era chi faceva gli auguri a James o meno, lui non sembrava troppo felice, era parecchio stanco, meglio, almeno avremmo avuto più possibilità di tenerlo lontano dalle troppe attività ma magari farlo stare fermo da qualche parte.
era quasi pomeriggio e noi dovevamo mangiare, erano le 13:45 stavamo morendo di fame ma stavamo finendo di sistemare i preparativi e i regali, auguri Jay Jay.
era pomeriggio era tutto pronto avevamo appena finito di mangiare e stavamo uscendo dalla sala grande mentre Sirius portava via il pericolo, cioè James. io andai nel mio dormitorio mentre con Cissy e Andy iniziò una lunga chiacchierata, intanto sceglievo cosa mettermi per la serata. dopo aver passato ore e ore davanti al l'armadio avevo trovato cosa mettere, misi un paio di tacchi a spillo con un serpente che girava attorno al tacco, ovviamente, non potevano mai mancare. misi una lupetto bianca, e un top nero sopra, misi le calze semplici nere, ma non troppo scure, erano abbastanza trasparenti e infine misi una gonna verde a scacchi. e infine sopra misi una giacca di pelle nera. mi truccai, misi la solita base, solito ombretto verde dall'angolo dell'occhio sfumature con il solito verde chiaro alla coda dell'occhio con un verde più scuro, misi il solito filo di mascara e il solito eyeliner e il rossetto nero con sfumature verdi. mi arriciai i capelli, li lasciai ovviamente sciolti e con le due ciocche che scendevano d'avanti al viso ero quasi pronta ma manca la mini borsa neraa tracolla, aveva una catenina oro e la misi in spalla. erano le 18 e finalmente la festa ebbe inizio. entrai in sala mentre Sirius portava James bendato. una volta levata la benda a James si scatenò il caos, musica dappertutto, alcol, risate, gioco della bottiglia, 7 minuti in paradiso, obbligo o verità e finalmente arrivò il momento dei regali. James era fantastico per la serata, indossava un jeans nero, un paio di mocassini tirati chissà da dove, una camicia nera con i primi 3 bottoni sbottonati, e il suo ciuffo sistemato con il gel, e i suoi occhiali rotondi sempre mai dritti. mentre iniziò ad aprire i regali arrivò il mio turno, di certo non era chissà che, ma era un set da quiddich per puntare sul sicuro, James non aprì tutti i regali e molti li porto di sopra per aprili il giorno dopo, ogni tanto ballai con lui come in questo momento.
la musica era a palla a lui posava le sue mani sui miei fianchi, le mie mani si posavano dietro il suo collo, mentre ridevamo e ballavamo. intanto nella Playlist partivano e continuavano tutte le canzoni, quelle dei queen, the doors, Elvis e chi più ne ha meglio è. ormai era quasi mezzanotte. e appena scoccó aprimmo una bottiglia di champagne.

X: auguri sedicenne!> urlammo mentre James rideva.

ballano e bevemmo fino alle 2 di notte ero sbronza come la maggior parte, e la musica a palla era nelle mie orecchie. erano quasi le 3 quando arrivarono i Serpeverde. vedevo già i danni in vista. e quando intendo i Serpeverde, sta per lo stupido gruppetto di malfoy, rimasero lì un po' a ballare e bere, fin quando incominciarono a rompere il cazzo, erano le 4 di notte e la musica era ancora lì a palla e tutti ancora stavano ballando e scherzando quando, ormai Lucius e il suo gruppetto stavano continuando a rompere le palle quando Sirius iniziò a stancarsi dalla loro presenza. non vi nego che poco dopo iniziò una rissa, in cui James fu coinvolto, che giornata interessante. erano quasi le 5 e tutti stavano tornando in dormitorio, la rissa era finita da poco e c'era un immenso casino nella sala comune, io intanto trascinai James un po' sbronzo, anche più di me, nella sua camera. chiusi la porta, e lui si sedette sul suo letto, aveva il labbro spaccato, le nocche delle mani rosse e che perdevano sangue, dal naso iniziò a colare alcune gocce di sangue e la sua schiena era piena di lividi e alcuni tagli. presi dalla borsa senza fondo, il "kit" d'emergenza. iniziai a prendere il disinfettante e un po' di cotone e un fazzoletto per asciugargli il sangue e le ferite.

E: sei un coglione James> dissi esaspera e anche un po' stanca.

mentre ero con un ginocchio appoggiato sul letto e l'altra gamba a terra, mentre tamponavo il sangue che gli usciva dal naso.

lui rise in risposta per poi fare una smorfia di dolore.

passai al labbro poi e mentre tamponavo un po' di sangue che usciva dalle sue labbra spaccate, non mi accorsi che ero finita a cavalcioni su di lui mentre gli pulivo le ferite. lui posava una mano sulla mia vita e mi guardava le labbra, dopo un po' mi baciò.. il nostro secondo bacio. non mi spostai anzi, rimasi. quando ci staccammo da quel leggero ma bisognoso bacio, sorrisi.

E: sei un coglione ancora di più> risi

James si tolse la camicia, per medicargli le altre ferite.

J: però ti piaccio eh?> sorrise mezzo sbronzo

sorrisi in ricambio e intanto mi spostai sul suo petto mentre disinfettavo anche le altre ferite.
james fece una smorfia di dolore

J: ahi, Ellen ti prego fa piano> disse continuando con la smorfia di dolore.

E: scusami eh, pure tu potevi evitare la rissa ricciolino eh.> sospirai stanca e con gli occhi stanchi.

lui sorrise in risposta e io gli misi e passai un'attimo la mano nei suoi capelli sorridendo.

finii quasi di sistemargli tutto, mancavano solo le nocche.
mi sedetti sulle sue gambe mentre lui appoggiava la sua testa sulla mia spalla. intanto io gli fasciavo le dita e le nocche spaccate e insanguinate.
una volta finito mi alzai lasciandomi scappare uno sbadiglio, stiracchiandomi dal sonno. i miei occhi erano quasi chiusi dal sonno e intanto sistemavo il "kit" e tutto di nuovo nella borsa.

J: grazie El..> sospiro stanco mentre sorrideva James

E: e di che?> sorrisi mentre mi avvicinavo

J: di tutto> disse l'occhialuto mentre mi guardava

E: è questo che fanno gli amici> dissi sorridendo stanca morta

James si alzò e si avvicinò a me mettendo le sue mani sui miei fianchi, sorridendo e guardandomi negli occhi.

J: peccato che non siamo solo amici..> sorrise a fior di labbra mentre stava per baciarmi.

E: mh..> sorrisi <vorrei ma è l'alcol che ti fa parlare> risi mentre gli passavo una mano nei capelli.

J: non è vero..> disse ancora sbronzo <e poi che ne dici se ti fermi qui a dormire?> sorrise guardandomi.

facendomi provare miliardi di emozioni e farfalle nello stomaco.

E: ecco> risi < è l'alcol che ti fa parlare> risi guardandolo

J: dai almeno rimani> disse facendo gli occhi da cucciolo < solo per stanotte, dai> mi guardò

E: certo strunz, che pensavi ci fossero stati altri notti?> risi guardandolo. <mh, okey> dissi sorridendo

J: okey, cosa?> rise mezzo sbronzo

E: okey, che rimango a dormire> risi guardandolo e buttandolo sul letto.

lui sorrise si cambiò velocemente e si mise a letto in pantaloncini. io mi levati i tacchi e le calze e rimasi solo con la lupetto e la gonna. mi struccai alla veloce e sistemai al borsa e la mia giacca nella appendi abiti e mi misi a letto abbracciata a James. non sapevo dov'erano gli altri, e non mi importava al momento. pensavo solo a noi e alla nostra piccola fiamma e così andai a dormire. chiudendo gli occhi pensando a noi. e il nostro piccolo infinito, la nostra piccola fiamma e il nostro piccolo spazio tempo. e il tocco bisognoso della persona che amiamo, quasi quanto quello di respirare. e in questi momenti si dice, fanculo la vita. così mi addormentai sul suo petto.



hi,
non voglio rovinare il momento.
buonanotte e addio che domani vado s scuola.
baci.

&quot;𝑚𝑜𝑜𝑛𝑙𝑖𝑔ℎ𝑡&quot;  ||  𝑱𝒂𝒎𝒆𝒔 𝑷𝒐𝒕𝒕𝒆𝒓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora