21-Bad day.
Camminai lentamente per la stanza, fissandomi attorno non riuscendo a provare nulla, nessun sentimento, niente di niente.
Strinsi la collanina ed abbassai gli occhi, lasciandomi cadere lentamente a terra per poi iniziare a piangere, sentendo il mio corpo alzarsi ed abbassarsi ad ogni mio singhiozzo.
«Tal- oh, piccolina!» esclamò Mel, correndo verso di me e buttandosi per terra, circondandomi con le braccia e facendomi poggiare la festa sul suo petto.
«Vi state distruggendo insieme, stiamo tutti male, nessuno vuole vedervi così.» sussurrò vicino a me, iniziando ad accarezzarmi delicatamente la testa.
«Mi manca.» sussurrai, venendo scossa da altri singhiozzi e sentendo la solita sensazione allo stomaco, quella che c'era da tre giorni.
Quella notte, lasciai casa di Justin ed andai via insieme ad Ely e Mel, andando a casa di Ely. Lo sguardo di Justin, era così scuro, privo di emozioni e di tutto. Quando andai via iniziò a chiamarmi, ogni notte, ogni mattina, ogni pomeriggio ed io rimanevo lontana da quel telefono, sapendo che se avessi risposto ora starei tra le sue braccia.
Ma non potevo, le sue fan mi odiavano e lui non poteva rifiutare di cantare, perché cantare era la sua vita, oltre alle beliebers. Io ero una ragazza di troppo, se continuavo a comportarmi come una stronza, acida e cattiva, forse Justin poteva iniziare ad odiarmi e così poteva dimenticarsi di me...
«Potrà dimenticarsi di me.» singhiozzai, stringendo il braccio di Mel e scuotendo la testa. Non volevo, io amavo Justin, i giorni senza lui erano così freddi e brutti.
Fuori c'era un sole enorme, faceva caldo eppure io rimanevo con la sua felpa, in casa, aspettando che qualcosa si smuovesse. Ma era inutile, non si sarebbe smosso nulla.
«Piccola, calmati per favore.» sussurrò Mel, stringendomi a lei.
Mi mancavano i suoi sguardi maliziosi, la sua testa dura, i suoi baci, tutto. Non riuscivo a camminare per la strada che le sue fan mi assediavano, chiedendomi perché lo avevo lasciato. Avevo preso in considerazione di annullare il contratto ma Scooter mi aveva detto che era impossibile, oramai avevo firmato. E l'idea di doverlo vedere ballare, cantare e provare insieme a me, era troppo dolorosa. L'idea che presto si sarebbe trovato un'altra ragazza, era ancora più brutta.
Sentii dei passi e poi un imprecazione tipica di Ely, cosa che mi fece sorridere amaramente. «Mel dobbiamo farla mangiare, è dimagrita e la madre è preoccupata non solo, ha perso un chilo in tre giorni e guardala, è priva di forze.» borbottò Ely e sicuramente si riferiva a me però non mi interessava nulla.
Volevo soltanto rimanere con la felpa di Justin a fissare il cielo. «Tay, alzati e leviamo questa felpa, è estate.» disse Ely, usando un tono dolce e provando a farmi alzare, facendo forza sui miei polsi.
Sentii il corpo alzarsi e poi mi ritrovai difronte ad Ely, i suoi occhi scuri erano disperati e preoccupati mentre io non riuscivo a provare nulla, non mi importava di niente.
«No, la felpa no!» urlai, spostandomi da lei ed avvicinandomi alla porta dell'uscita, aprendo e precorrendo il piccolo corridoio ritrovandomi poi in cucina. La tv era accesa ed era sul tg e rimasi a fissarla finché non uscì il viso di Justin ed il mio cuore batté velocemente così come il mio corpo, il quale sobbalzò.
Era dimagrito, il suo volto era stanco, le labbra screpolate e gli occhi, quei occhi così belli ora erano scuri e tristi. Mi avvicinai alla tv e poggiai il dito sul tasto della voce, alzandola lentamente e fissando il viso di Justin.
«E dopo tre giorni Justin si fa vedere per le strade di California, ma Taylor? Dove sarà? Le fan sono tutte dispiaciute e molti tweet sono pieni di scuse, pregando di vedere un'altra volta Taylor e Justin. La ballerina, dove si trova? Domande dove speriamo che troveremo risposte. » concluse il signore mentre l'immagine cambiò ed uscì Justin vicino alla Lamborghini bianca, cappello in testa ed occhiali mentre si dirigeva verso gli studi di registrazione.
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Dance with me, forget the rest.
FanfictionTaylor Smith; Ragazza con un passato difficile, non dimenticato e con tanta paura. Paura dei maschi. Bellissima, definita da molti "La bella e dannata". Solare, dolce e simpatica con gli amici e cattiva e stronza con coloro che non sopporta. 18 anni...