14. Week-End

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14-Week-End.

«Mi hai fatto perdere due chili» ridacchiò Panty, poggiando le mani sulle ginocchia e respirando velocemente.

Avevamo corso così tanto che l'ultima volta era successo a scuola, durante l'ora di fisica. Ed era stata l'ultima volta.

«Dai, non puoi dire che ha fatto la solita colazione» dissi, riprendendo fiato e ridendo, seguito a ruota da Panty. Fosse stato per me, sarei rimasto fermo a fare le foto.

Girai il viso, passandomi una mano fra il ciuffo e fissando Panty, intenta ad aggiustarsi i capelli con il cappello.

Sentii il telefonino vibrare e così levai l'attenzione da sopra al corpo di Panty e infilai la mano nella tasca, tirando il telefonino e notando che era un messaggio.

Nicki.

«Non puoi immaginare cosa potrei farti ora. In questo istante. Quindi, venite entrambi -sai a chi mi riferisco- allo strasburck.

                                                                                                                                                                                              Stupido stronzo.            -IlTuoIncuboPeggiore»

Scoppiai a ridere, attirando anche l'attenzione di Panty, la quale si avvicinò leggendo e ridendo anche lei.

«Just... ma ho fatto casino?» domandò ad un certo punto, iniziando a mordersi il labbro inferiore e giocherellare con la punta dei suoi capelli.

Avevo capito che quando toccava i capelli era in imbarazzo, mentre le labbra era perché era nervosa. Potevo rubare il mestiere alla madre!

«No, mi hai chiuso fuori casa, fuori alla macchina e mi ha detto Pie» corrugai la fronte, inumidendomi le labbra e provando a ricordare la parola di ieri «Joder... prieda... e muori» dissi sorridendo, sperando di aver azzeccato mezza parola.

Fissai Panty e notai che era divertita e dispiaciuta allo stesso momento.

«Cosa mi hai detto?» domandai, assottigliando gli occhi e girandomi con tutto il busto verso di lei, facendo un passo in avanti mentre lei né fece uno indietro, iniziando a sorridere divertita.

«Just, dobbiamo andare, si fa tardi» rispose immediatamente, cambiando argomento e correndo fuori dalla porta.

Sorridendo scossi la testa, dirigendomi fuori casa ed entrando in macchina, trovando Panty intenta a giocherellare con lo stereo, non capendo come accenderlo.

Poggiai l'indice sul bottone dello stereo e si accese, facendo comparire la melodia di una mia canzone; Die in your arms.

Iniziai a picchiettare le dita a ritmo sopra al volante, guardando con la coda dell'occhio Panty sorridere e muovere la testa a ritmo.

Il mio sorriso si allargò e così inizia a canticchiarla, guidando verso lo strasburck.

«Ti piace?» domandai, girando verso destra, inumidendomi le labbra e girandomi un'attimo verso Panty, trovandola sorridente.

«No» rispose velocemente, girando il viso dall'altro lato e facendo la finta di niente.

Scossi la testa ridendo, le piaceva la mia canzone!

Parcheggiai la macchina in uno dei soliti posti e spensi il motore, scendendo e guardando Panty fare la mia stessa cosa.

«Entri prima tu» urlò leggermente, facendomi notare il tono divertito.

Dance with me, forget the rest.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora