19. Richiesta

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19-Richiesta.

Aprii gli occhi sentendo subito il profumo di Justin inalarmi le narici e così sorrisi immediatamente. Era passata una settimana da quanto avevo messo piede in questa casa, in Los Angeles e nel mondo di Justin.

Mi alzai, aggiustando meglio la maglietta di Justin sul mio corpo e fissando le mie gambe nude. Grazie a lui avevo più fiducia verso il mio corpo e non solo.

Avanzai verso la vetrata della camera e, con un telecomando piccolo, aprii le tende, fissando -come sempre- Los Angeles di prima mattina dall'alto. Appoggiai una mano sul vetro e sorrisi, guardando il sole alto nel cielo.

Grazie a Justin ero diventata più sicura anche con i ragazzi, di certo non tutti ma almeno quelli che conoscevo, ovvero, i ballerini. Erano ragazzi speciali e molto dolci, così come le ragazza, disponibile e molto simpatiche.

Era una squadra bellissima e con Justin il tutto era ancora più perfetto.

Non sapevo esattamente cos'eravamo, neanche lui aveva mai provato a parlarne, però adoravo quel nostro modo di cercarci sempre, stare sempre insieme. Adoravo i suoi abbracci, la sua stretta alla mia vita durante la notte.

Mi ero trasferita a casa di Justin mentre Mel aveva deciso di dormire da Elysandra, la migliore amica di Justin. La prima volta che la vidi saltare addosso a Justin provai un senso di gelosia ma non più di tanto, poi mi spiegò cosa provava verso Justin e rimasi incantata.

La loro amicizia era fortissima, così come il suo legame con il suo ragazzo... Un certo Liam, credo.

Mi girai, mordendomi il labbro inferiore e mi avviai verso lo stereo messo sulla mensola bianca e moderna della camera da letto, premendo il tasto centrale sentii subito le note di Ne-Yo cantare Miss Indipendent facendomi sorridere immediatamente.

Aprii l'armadio ed iniziai a scegliere cosa mettermi, ballando a ritmo della canzone e muovendo i fianchi sorridendo allegramente.

«She got her own thing» canticchiai, sussurrando le parole che sapevo a memoria e continuando a ballare.

Fuori faceva davvero molto caldo e l'aria dell'estate si sentiva perfettamente anche se eravamo solo alla fine di Maggio. Presi i vestiti e mi diressi verso il bagno, fissando i mobili moderni e poi la vasca idromassaggio facendo una piccola smorfia.

«Oggi non posso proprio usarti, devo correre agli studi.» mormorai dispiaciuta, dirigendomi verso la doccia e poggiando i vestiti sulla sedia mentre la canzone finì facendo intonare, subito dopo, le note di Right Now cantata da Akon.

Insaponando i capelli e chiudendo gli occhi iniziai a ballare, continuando a canticchiare quel 'na na na' e sorridendo di tanto in tanto, sbagliando qualche parolina anche se ormai la sapevo a memoria.

Una volta finito di risciacquarmi uscii dalla doccia, indossando l'accappatoio di Justin e prendendo un asciugamanino ed iniziando a tamponare i capelli. Sentivo il profumo di Justin ovunque ed era una cosa che adoravo più della nutella. Ed io adoravo molto la nutella!

(http://ak1.polyvoreimg.com/cgi/img-set/cid/110141701/id/BJ0ccDl84xGvUVuNtP8JyA/size/l.jpg)Presi l'intimo e lo indossai, prendendo poi quella gonnellina e fissandola allegramente per poi indossarla e mettere sopra la magliettina che rimaneva tutta la pancia scoperta, facendo intravedere il piercing che avevo fatto -insieme a Mel e Ely- un paio di giorni fa.

Indossai i tacchi e mi avvicinai allo specchio, asciugando i capelli e lasciandoli cadere indietro, lisci come sempre. Litigai un po' con la frangetta fino a quando non si aggiustò e così decisi di truccarmi mentre lo stereo cambiò canzone, finendo sulla canzone che adoravo da morire; Justin Timberlake -Mirrors.

Dance with me, forget the rest.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora