8. Litigio

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8-Litigio.

"Bieber, il telefono ti squilla" ridacchiò Mel, dandomi l'iphone mentre Panty si levava da dosso a me e mi faceva sentire strano, vuoto.

Guardai il telefonino e notai che era un numero che non sapevo.

Corrugando la fronte mi alzai, spostandomi un po e rispondendo.

"Si?" domandai, sperando che non fosse Scooter o Usher.

"Justin sono io, Samantha, la madre di Taylor" rispose velocemente Sam, facendomi comparire nella mente il suo dolce sorriso.

"Salve, oddio né avevo dimenticato, arrivo subito" mormorai, sbattendomi una mano sulla fronte e maledicendomi da solo.

"Tranquillo, ti aspetto" ridacchiò, salutandomi e staccando.

Staccai, andando vicino alla panchina e guardando Panty che giocherellava sull'altalena insieme a Mel.

Possibile che era così bella?

"Ragazze" iniziai, avvicinandomi all'altalena e guardando le ragazze che mi fissavano attente.

Fissai Panty ed alzai un angolo della bocca.

Non le avrei detto che sarei andato da sua madre; Non mi andava.

"Devo andare, Usher e Scooter mi vogliono" dissi velocemente, non fissando Panty ma Mel.

"Ok, ciao" disse quest'ultima, alzandosi e venendo ad abbracciare, ridacchiando.

Sorridendo mi spostai, fissando Panty che rimaneva lì, seduta sull'altalena e fissava le sue scarpe. No, non poteva fare così.

"Vabbè.. allora..vado" riprovai, dondolando sui miei piedi e passandomi una mano fra i capelli, aspettando una sua mossa; Niente.

"Ciao" borbottò, facendomi sobbalzare e abbassare lo sguardo, colpevole.

Ma come faceva a cambiare umore in cinque minuti?

Annuii, girandomi e stringendo le mani a pugno, mantenendo con l'altra le chiavi e avviandomi verso la mia macchina.

Salii velocemente, mettendo in moto e stringendo il volante, correndo a più non posso.

Quella ragazza mi faceva venire i nervi, non sapevi come comportarti, due minuti prima era dolce e due minuti dopo era una stronza patentata.

Strinsi ancora di più il volante e premetti il piede sull'acceleratore.

***

"Ciao Justin, ti aspettavo" disse la voce dolce di Sam, mettendomi di buon umore velocemente.

Sorridendo annuii, buttandomi sulla poltrona e posando il telefonino e le chiavi sulla scrivania. Dovevo scoprire qualcosa su Panty.

"Ti vuoi mettere qui, sul divano o sul letto?" domandò, facendomi alzare lo sguardo e incrociare i suoi occhi.

Possibile che aveva sempre un sorriso dolce sulle labbra?

"Sto qui" risposi velocemente, poggiando la nuca sul pezzo della poltrona e sospirando.

"Allora, cosa stavi facendo?" chiese, facendomi alzare un sopracciglio e ricordare una cosa; Ma Panty non era andata a scuola, oggi le due ballerine mancavano.. allora..

Dance with me, forget the rest.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora