~𝐗𝐕𝐈𝐈~

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Le guardie mi diedero altri calci cercando di farmi zittire.

Il Capitano Hange era a dir poco preoccupata.

Hange: "Signor Giudice, la prego di far smettere i suoi soldati! Così peggioreranno le cose.."

Il giudice guardò i soldati ed essi smisero subito, io ero lì che sputavo sangue, lo stomaco mi faceva male.
Mi girai e vidi Armin sull'orlo di alzarsi e venirmi a slegare, ma ovviamente non lo fece.

Il giudice mi parlava ma io non sentivo nulla, ero troppo stanca, la testa mi girava continuavo a tossire sangue e alla fine vomitai.

Capo Supremo: "Che schifezza... Dichiaro questo processo concluso."

Prima che potè sbattere il martello, Hange parlò.

Hange: "Aspetti Signor Giudice! Non possiamo sacrificare T/n... È vero, lei è una Marleana ma non è una nemica, Lei ci ha sempre aiutato e si è dimostrata una dei cadetti più forti del corpo di ricerca"

Il giudice mi guardò, e poi fece un sospiro.

Capo Sumpremo: "Mettiamo in pausa il processo. Se la signorina qui presente: T/c T/n, entro la fine di due mesi, non avrà fatto nessuna infrazione allora non sarà giustiziata e di conseguenza non giudicata come nemico."

Il Giudice batté il martello e così si concluse, almeno per ora, il processo.

Qualche ora dopo mi risvegliai su un lettino mentre c'era qualcuno attorno ad esso, quando mi strofinai gli occhi capì chi erano: Armin, Mikasa, Connie e Jean.

Armin: "T/N TI SENTI BENE? ERO PREOCCUPATO IO-"

Gli feci un sorriso ancora assonnata.

T/n: "Si Armin, Sto bene, tranquillo"

Smise di urlare e mi fece anche lui un sorriso, poi guardai Jean e Connie che si scambiavano sguardi del tipo: "Che coppietta carina" "Che romantici..."

Li ignorai e mi distesi.

Mikasa: "Ti ricordi come è finito il processo, T/n"

T/n: "No, non molto ho solo sentito per ultima cosa un martello"

Mikasa: "Il Giudice ha messo in pausa il processo"

Armin: " Quando passeranno due mesi si continuerà, non sarai giustiziata se non avrai fatto nessuna infrazione"

T/n: "Si, ora entrerò nell'ufficio del Capo Supremo e lo ucciderò"

Feci un sospiro.

T/n: "Sono ancora scioccata dal fatto che io non mi ricordi dove sono nata, chi è e se è ancora viva la mia famiglia.."

Jean: "Come avranno saputo che tu fossi di origini marleane..."

T/n: "Non ne ho idea, e se anche fosse, non lo sapevo neanche quindi perché dovrei essere un nemico per voi.."

Mikasa: "Qualunque cosa accada noi siamo con te, T/n"

Tutti annuirono e feci un sorriso.
Restammo a parlare per un po' e poi mi lasciarono sola con Armin che si distese accanto a me e ci addormentammo insieme.

Quella notte ricordai dell'estate, di quando Eren si offrì insieme a noi volontario per montare i binari in mezzo ai territori aridi perché: "Potrebbe servire sia come allenamento sia come sviluppo dell'isola"

Quel tardo pomeriggio ritornammo a casa tutti distrutti. Seduti su un vagone discutevamo di chi dovesse ereditare il gigante di Eren.

Connie: "Non capisco Sasha, tu hai detto che questo potere dovrebbe andare a delle persone intelligenti, allora perché ti sei offerta?"

Sasha: "Eh?"

Connie: "eh?"

T/n: "Okay ragazzi calmiamoci-"

Eren: "Io vorrei che nessuno di voi lo ereditasse.. Siete la cosa più importante per me.."

tutti diventammo rossi e abbassammo la testa.

Di colpo mi svegliai con un fiatone stringendo le coperte.
Ricordarmi di Sasha e di quando Eren ancora era una persona sana mi fece piangere e tremare.

Armin sentendomi si svegliò immediatamente e mi abbracciò preoccupato.

Armin: "T-T/n che hai?!"

T/n: "Sasha.."

Stammo in silenzio mentre lo stringevo.

Armin: "T/n mi dispiace così tanto.. Io non so che fare per farti sentire meglio"

T/n: "Basta solo che tu sia qua, Armin"

Mi fece un sorriso e poi mi diede un bacio riaddormentandoci abbracciati.

☁︎|𝐈𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐬𝐚𝐥𝐯𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞|☁︎𝙰𝚛𝚖𝚒𝚗 𝚡 𝚁𝚎𝚊𝚍𝚎𝚛☁︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora