24 ~ split.

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*Michael's pov*

Sono distrutto.

La mia anima sta urlando.

Ma non ci faccio caso.

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I giorni scorsero lenti da quando Luke se andò.

Rimasi inginocchiato sull'asfalto per due ore, a fissare il vuoto.
Poi Ashton mi fece alzare, mi ordinò di reagire, mi fece sfogare a modo suo; dopo aver distrutto il contenitore in cui tenevamo la benzina mi ero sentito meglio.

Ogni notte affogavo nei miei stessi pensieri, continuando a darmi dello stupido: perché me l'ero sono presa per questo?
Forse è vero, forse ha ragione il figlio del direttore, sono irrimediabilmente pazzo e non merito un angelo come Luke.

La mattina, comunque, un'innata allegria si insinua nel mio cuore, ricordandomi che non sono più chiuso dentro quella casa di matti.

E si ci penso al mattino sono solo incazzato, lascio perdere le lacrime, inizio ad odiare quel biondino.

Che vada al diavolo!
La prossima volta non lo salvo più.

Nel profondo, so benissimo che tutto questo non è vero.

Lo amo, e mi manca.

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"Porca puttana! Perché non ci ho pensato prima?!" Ashton corse verso di me ed iniziò a saltellare:"Cosa?" chiesi sorridendo.
"Gli schizzati, Michael! Perché non ci è venuto in mente prima?" continuò con voce acuta.
A quel punto, credeteci o no, mi alzai in piedi ed iniziai a saltellare anche io, lanciando gridolini femminili.
"Spiegate, grazie?" fece Cal con un sopracciglio inarcato.
"Ma dai, non te li ricordi quei ragazzi?"

Qualche anno fa, prima che le nostre vite precipitassero, io e Ashton frequentavamo lo stesso liceo; a dire il vero anche Calum, ma lui si era già ritirato.
Avevamo conosciuto un gruppo di ragazzi davvero bizzarri, oserei dire hippie, ma li rispettavo: vivevano tutti insieme negli alloggi della scuola, situati lontano dalle aule.
Erano quattro ragazze e tre ragazzi ed erano tutti gay, ma non lo davano a vedere fino a quando non erano nelle loro stanze. Infatti, il loro piano era di far finta di essere fidanzati tra loro, così da risultare etero nella vita sociale, per poi scopare con uno del loro sesso quando si trovavano a casa loro. Ovviamente non erano relazioni fisse, ma pensavo lo stesso che ci volesse tanto spirito per mandare avanti una cosa del genere.
Da loro tutti gli omosessuali erano i benvenuti, spesso offrivano anche servizietti.
Sono proprio dei porci.
Però bravi, lo dico per esperienza.
Non fatevi idee strane, a quei tempi mi ritenevo bisessuale e per qualche mese ho anche avuto una ragazza, ma a volte io ed Ashton passavamo delle serate a dir poco piacevoli in quell'appartamento.

"Ah, si! Quei depravati!" Calum mise il broncio.
Ash lo attirò a se e gli diede un bacio sul naso:"Non succederà nulla, amore. Gli chiediamo solo di nasconderci da loro".
"È perfetto! A nessuno verrà in mente di cercarci a casa di sette amici perfettamente etero" ridacchiai.

Lasciammo il furgone nascosto tra gli alberi, così se l'avessero trovato avrebbero cercato nel bosco e non negli alloggi scolareschi situati mezzo chilometro più in là.
Non fu semplice arrivare all'appartamento restando al coperto, ma era l'unico modo per cancellare le nostre tracce e sbarazzarci del furgone.

Bussammo alla porta con impazienza, quando finalmente ci aprì un Logan un po' drogato, ovvero il ragazzo più passivo che conosca, ovviamente dopo Luke.

"Eeeehi, chi si rivede! Michael! Ashton! Quanto temp-" sbraitò, gli tappai la bocca all'istante. Calum disapprovava con lo sguardo, aveva sempre odiato quei tizi.
"Non urlare! Siamo ricercati dalla polizia! Potreste nasconderci finché non si calmano le acque?" implorai.
"Certo amico, entra" rispose con un grande sorriso.
Appena varcai la soglia, nuvole di fumo mi circondarono.
"Cristo, quanta roba fumate?" risi sventolando la mano davanti al naso.
Una ragazza, Zoey, ci accolse con un abbraccio, sogghignando:"Sembro l'unica che non mi drogo, quindi date retta a me".
Scoppiai a ridere e salutai Erin, la ragazza di Zoey; era intenta a farsi una canna: socchiuse gli occhi e si accorse di me, biasciando qualcosa.

"Mi spiegate che succede? Ho sentito al telegiornale che siete evasi" domandò Zoey poco dopo, mentre ci porgeva un bicchiere d'acqua ciascuno.
Mi piacevano un sacco questi ragazzi: ti accettavano per quello che eri, erano disposti a tutto per aiutarti e ti accoglievano anche se erano passati anni.
"Non c'è nient'altro da dire" fece Ash con un alzata di spalle "siamo evasi ma chi ci ha aiutato ci ha imbrogliato ed è sparito. Noi non sappiamo cosa fare, non ci aspettavamo che finisse così"
"Capisco" ragionò lei "potete rimanere quanto volete"
"Grazie Zoey" mormorai con sincerità.

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Quella sera cercammo di lasciarci tutto alle spalle, ci offrirono alcolici e noi bevemmo fino a perdere i sensi.

Fu proprio una caduta di stile, lo so, ma eravamo psicologicamente distrutti.

Ci raccontammo come avevamo tirato avanti in quegli anni; ammetto che un po' mi manca il liceo.

Mi sentii bene, perché non ero considerato uno psicopatico.

Ad un certo punto l'atmosfera cambiò totalmente, cominciò tutto con un bacio quasi accidentale tra Logan e Ethan, così finii per ritrovarmi su uno squallido divano insieme a Zoey.

Proprio lei, quasi la pregai con uno sguardo, deciso a voler dimenticare.

Così lei acconsentì, con la mente appannata dall'alcol.

Iniziò a spogliarmi ed io mi convinsi che era la cosa giusta.
Lasciai dei baci umidi sul suo collo e, senza tanti complimenti, la penetrai.

Fu intenso ma vuoto, triste e freddo.

Uscii dal suo corpo appena in tempo, il mio liquido cadde sul pavimento accompagnato da un mio gemito roco.
Lei respirò affannosamente e scoppiò a ridere per ciò che avevamo appena fatto, qualche secondo dopo la seguii anche io.
Ridemmo come matti, guardandoci per poi ridere ancora di più.
Fu una di quelle cazzate adolescenziali.
"Non sei male, Michael" esclamò, con la lacrime agli occhi per le risate.
"Nemmeno tu" ribattei, alla ricerca delle mie mutande.

D'un tratto tesi l'orecchio alla vecchia TV rimasta accesa quando eravamo arrivati.

Desiderai di non averlo fatto, anche se ciò che sentii mi riportò alla realtà.

Stavano mandando in onda il telegiornale delle quattro di mattina, quello che guardavano i lavoratori che si svegliavano presto.. o gli adolescenti che facevano tardi la sera.

Diceva:<<Uno dei quattro pazzi evasi dal Psychiatric Hospital di Sydney si è consegnato questa notte alla polizia.
È Lucas Hemmings, il ragazzo la cui madre chiedeva disperatamente aiuto per ritrovarlo.
Per ora è stato rinchiuso di nuovo, i dettagli nella prossima edizione del telegiornale.>>

Il mio cuore si fermò.

Oh, Luke.

Rimasi immobile, mentre grosse lacrime sgorgavano dai miei occhi.

No, non poteva essere vero.

Mi voltai di lato e vomitai.

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dedico il capitolo a tutte voi che nel capitolo precedente vi siete "disperate" nei commenti, siete dolcissime e boh, non capisco ancora come faccia a piacervi questa roba, però dai, ne vado abbastanza fiera.
ormai sono affezionata a tutto questo.
e grazie per aver aggiunto la storia ai vostri elenchi di lettura, vi amo troppo, tutte.

prometto che i Muke si ritroveranno presto 💕

scusate se non ho aggiornato prima, ma ero impegnata ad abbracciare Calum nella mia mente ;--;

vvb, al prossimo capitolo x

-ashtonandpizza

Psychopath Love. || MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora