*Michael's pov*
Forse sì, forse ci avevamo messo troppo a tornare.
La mattina seguente ci svegliammo e Luke si lamentò che faceva fatica a camminare per via del mio cazzo grande. Risi di gusto e gli baciai le labbra rosee, poi lui disse che doveva fare pipì e corse dietro ad un cespuglio.
Non l'avevo mai visto così felice e spontaneo, decisi che avrei cercato di non fargli mai perdere questo stato d'animo.Lo presi per mano e pensai alla strada più sicura per tornare a casa di Zoey e gli altri.
Parlammo e ridemmo per tutta la strada, però con discrezione per non farci sentire, correndo svelti come gatti.Con Luke era tutto così irreale, così bello, così sereno.
Sono fottutamente innamorato."Allora" lo fermai, lo spinsi contro un albero e lo baciai con tenerezza, mi mancava già un contatto con lui. Lui giocò con i bottoni della mia camicia e sorrise sulle mie labbra.
"Fammi pensare.. uhm, per di qua si arriv-"
"Eccoli!" urlò una voce maschile, percepii cattiveria e sollievo nel suo tono.
Imprecai contro la mia imprudenza ed afferrai la mano di Luke, correndo dalla parte opposta della voce.
"Stanno scappando! Inseguiamoli e fai chiamare i rinforzi!" esclamò di nuovo, salendo in auto. Le sirene iniziarono a suonare, quel rumore mi faceva impazzire.
Corsi a perdifiato tra gli alberi, mentre gli sbirri ci stavano accanto sul ciglio della strada. Ero contento, però, che ci considerassero pericolosi. Insomma, almeno valgo qualcosa, sono un pezzo grosso, non è facile acchiapparmi.
Luke non era della stessa idea, stava quasi per piangere:"Michael, perché ci inseguono così? Non siamo dei criminali, voglio essere trattato da persona normale!"
Mi morsi il labbro, le sue parole mi facevano male.
"Non ti preoccupare piccolo, sei la persona migliore che esista. Sono loro che non capiscono" cercai di sorridere. Lui si calmò e strinse la presa sulla mia mano.
Passò un quarto d'ora, svoltai in tutte le strade più strette cercando di seminarli, ero stanchissimo. Mi accorsi troppo tardi che stavo andando dritto verso una strada a senso unico.Eravamo bloccati.
Le sirene si fecero più forti, le macchine bianche e blu si avvicinarono, io mi guardavo intorno senza sapere dove fuggire.
"Michael?"
"È tutto okay Lukey" ansimai, stavo sudando freddo.
La polizia ci accerchiò, arrivò anche un furgone con dei giornalisti e uh, la madre di Luke.
"Ancora quella donna, Cristo" sibilò lui con irritazione.
"Senti Luke, ascoltami, ti prometto una cosa. Ho sbagliato, ma non ti lascerò più andare. Staremo sempre insieme, non ci separeranno più. Ricordati che ti ho promesso di portarti a vedere le stelle" dissi velocemente, le labbra mi tremavano e sentivo le gambe cedere.
"Ti credo, Michael, ma ora loro.. loro ci rinchiuderanno, non potremo uscire mai più"
"No, stai zitto, non andrà così" ribattei con più ostilità di quanto volessi.
Luke era pallido, stanco, non sorrideva più come qualche ora prima e ciò mi fece odiare maggiormente quei dannati poliziotti.Uno di loro avvicinò un megafono alla bocca: ci intimò di arrenderci e di mostrare le mani. Io stringevo ancora quella di Luke nella mia.
La telecamere ci stavano riprendendo, il giornalista parlava di noi.
Luke sembrava prestare ascolto alle parole, ad un certo punto mi guardò e mormorò:"Ci vogliono mandare in un altro posto. Non voglio Michael, non voglio che tutto torni come prima."
"Non sarà così" assicurai, fissando quei due splendidi occhi azzurri che mi avevano rubato il cuore.Ad un certo punto Luke sembrò ricordarsi di una cosa ed il suo sguardo si illuminò.
Lasciò la mia mano ed estrasse dalla tasca due candelotti di dinamite con un accendino.
"Li ho rubati dall'arsenale di Liam tempo fa. Li ho nascosti in quel bosco prima di consegnarmi in commissariato e prima, quando ti ho detto che dovevo fare pipì, sono andato a recuperarli" sfoggiò un grande sorriso, mettendo in risalto il suo anellino nero.
"Dio Lucas, sei un.. maledetto genio" spalancai gli occhi e ridacchiai. "Cosa dovremmo farci?"
"Beh, non abbiamo più via di scampo, giusto?" fece scattare l'accendino, un'espressione quasi malefica era dipinta sul suo viso.
"Dovremmo.. Luke, sei un fottuto pazzo" risi per la seconda volta, sentendo i poliziotti parlare tra loro confusi.
"Fidati che con questo vedrai le stelle" rispose.
"Ehi" mi corrucciai "non rovinare le mie frasi d'amore"."Fermi!" uno di loro si accorse della situazione e cercò di fare qualcosa, ma Luke aveva già acceso entrambe le bombe.
"Credo siano anche dei fumogeni, sai?" mi comunicò, osservando le scritte sulla dinamite che teneva in mano.
"Come quelli che usano i maghi per sparire" ironizzai, osservando le scintille che stava producendo il mio."Ci vediamo all'inferno, Ashton!" gridai, sperando che il mio amico ci stesse guardando. Non mi ero dimenticato di lui, non avrei mai potuto.
"Sai Luke?" borbottai poi, perdendomi nei suoi occhi per l'ennesima volta.
"Cosa?" fece con innocenza, il fuoco stava per raggiungere l'apice.
"Trovo che questa sia una cosa alquanto punk rock."t h e - e n d .
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riferimenti ai gatti pt.39836273 lol
tra un'oretta circa posto l'epilogo, mi sono impegnata un sacco per fare tre aggiornamenti in un giorno, ma voglio farmi perdonare per aver aggiornato a grandi distanze di tempo ultimamente.
vi prego, non odiatemi, questa non è ancora la fine dei Muke.
-ashtonandpizza xxx
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Psychopath Love. || Muke
FanfictionNiente è noioso se riguarda Michael Clifford, e niente è stupido se riguarda Luke Hemmings. "Quindi ti hanno rinchiuso qui dentro perché esigevi a tutti i costi di possedere qualsiasi cosa pensavi potesse aiutarti a costruire la tua astronave?" chie...