14 ~ worth it.

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*Michael's pov*

Avevo le palpebre pesanti, ma stavo per cedere al sonno. Forse sapendo che Luke stava bene ed era vicino a me, forse questo mi fece finalmente addormentare.
Ma, ad un tratto, un rumore catturò la mia attenzione, risvegliandomi del tutto.
Sentii qualcuno grattare sui vetri della finestra, così mi alzai e focalizzai lo sguardo sul quadratino posto nel punto più alto della cella. Percepii altri rumori, poi una figura forzò l'apertura quel tanto da riuscire a rimetterla a posto senza destare dubbi. Si sporse all'interno, riuscendo a far passare solo la testa. Lo riconobbi all'istante:"Louis!"
Le sue labbra si aprirono in un sorriso:"Sono io, non urlare idiota" dopo un attimo tornò serio "Ora ascoltami. Ashton non si sveglia, perciò spiego tutto a te, okay?"
"Dimmi."
"Non ci siamo fatti vedere per un po' perché ho avuto lavoro, ma mi sono fatto perdonare, ho tutti i documenti falsi. Quando uscirete saranno subito in mano tua, ma ora senti bene: quello che vi chiedo in cambio sono 900 dollari e queste medicine" lasciò cadere a terra un foglietto, che afferrai al volo. "Quindi.. so che per i soldi dovrò aspettare che uscirete. Sai, gli affari sono affari e la vita è dura per tutti; però siete fortunati: ho disperato bisogno di quelle medicine e non so a chi altro chiederle. Tornerò a farvi sapere la data della fuga, ho ancora dei problemi perché il furgone non è.. ehm.. propriamente mio" concluse.
"Uh.. okay. Posso sapere a cosa servono le medicine?" domandai fissando il foglio con aria perplessa.
Louis sospirò. "Per Harry. Ha sentito delle voci stanotte, è in ansia, peggiora sempre di più. Ma non posso farci niente, devo continuare ad usare Eleanor come copertura, altrimenti sospetteranno per tutto il tempo che passo con lui e finirò qua dentro. E non può succedere Michael, ho troppi affari in sospeso. Sai, la pago pure; non è facile tirare avanti"
Solo in quel momento notai i suoi occhi tristi e stanchi, illuminati solo dalla fioca luce esterna. "Ho capito" feci "tranquillo, riuscirò a procurartelo, una volta lo hanno dato anche a me. È un calmante potente, forse lo danno ad Ashton"
"Basta averlo. Adesso vado, ci vediamo Michael" concluse.
"Louis?" lo richiamai.
"Si?"
"Ash ti ha avvisato che c'è anche Luke?"
"Luke? Ah si.. ho fatto i documenti anche per lui. È il prezzo dei soldi" disse con un ghigno.
Mi voltai un attimo verso la sua cella, stava dormendo, era adorabile.
"Cazzo se me lo fai costare caro" Sorrisi. "Ma ne vale la pena."
Louis annuii e fece per richiudere la finestra, ma lo richiamai di nuovo.
"Che c'è?"
"Grazie per tutto quello che fai. Davvero, in fondo sei una brava persona."
"Solo in fondo?" mi apostrofò ridendo.

*Luke's pov*

La mattina dopo mi sentii davvero meglio. Per fortuna ero riuscito ad addormentarmi qualche ora prima dell'alba, ed era come se i residui della giornata precedente fossero svaniti; le parole di Michael mi rimbombavano ancora nella mente. Dio, quanto potevo amarlo?
Incrociai il suo sguardo, rivolgendogli un mezzo sorriso; non ero sicuro avesse dormito, ma sembrava sereno.
"Zitti e mangiate" grugnì la guardia con la sua solita gentilezza, seguita da un dottore che trasportava un carrello pieno di vassoi. Ci venne data la colazione, che sorprendentemente spazzolai in un minuto.
Ogni volta che mi voltavo verso Michael vedevo la sua allegria. Sembrava sollevato, felice e impaziente allo stesso tempo. Era carino quando cercava di tenere dentro le emozioni, ma falliva. Ridacchiai. Il suo sguardo si spostò sul mio volto, sentivo che voleva dirmi qualcosa, ma non poteva. Ashton aveva già intuito, anche lui sembrava eccitato e sollevato; a dirla tutta, quei due non smettevano di agitarsi: camminavano su e giù, si sistemavano nervosamente dei ciuffi ribelli e avevano un sorriso ebete stampato in faccia. Inarcai un sopracciglio, irritato e divertito da quella scena. Michael si accorse del mio cipiglio e mi disse con un gesto che mi avrebbe spiegato più tardi. Annuii, ma non ebbi il tempo di fare altro: una segretaria di cui non avevo notato la presenza su avvicinò e fece cenno alla guardia di aprire la mia cella. "C'è una visita per lei, Hemmings". Dapprima fui sorpreso, ma dopo qualche secondo sfoggiai un espressione annoiata:"Se è mia madre mandatela via". La giovane donna controllò il foglio che aveva in mano, poi tornò a guardarmi. "È una certa Lisa Walker, dice di essere sua amica".
Lisa? Questo nome non mi diceva niente. Anzi, conoscevo un po' di persone con questo nome, ma nessuna mi sarebbe venuta a trovare. Poi, d'un tratto, capii chi era; ma avevo paura ad abbinare il cognome. Lisa Walker. Respirai faticosamente, realizzando che mi stava aspettando. Era lei, la mia unica ed ex fidanzata. Anche Michael la conosceva.

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ho freddo.
ho fame.
ho sonno.
voglio Michael Clifford.

baaaasta lamentarsi.

da quel che ho sentito in Australia usano i dollari, poi boh lol.

buon ritorno a scuola a tutti ^^
okay, che palle.
ma durante le lezioni fate così: voltatevi verso la finestra e immaginate che arrivi CalPal che da fuori fa una faccia cretina che vi fa sorridere.
non so se sia una buona idea, ma vbb, io ci ho provato.
cerco in tutti i modi di alleggerire le ore che non passano più.

- ashtonandpizza x

p.s.: yay, it's Larry time! 😎

Psychopath Love. || MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora