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Joyce era chiusa in camera sua, pensierosa. Non sapeva cosa pensare. E non sapeva cosa provare. 

Hopper era prigioniero in Russia, ma almeno era vivo.  Pure la Cosa che aveva catturato Will era viva, ma era pure lei prigioniera dei Russi, il che significava che il portale era aperto Undici aveva ritrovato i poteri ma non era ancora abbastanza potente per trovare il poliziotto.
E poi bisognava ancora capire se tutto ciò non era solamene frutto di un sogno particolarmente realistico di Undici.

Insomma, il caos più totale.

Però quella situazione si doveva sbloccare. Era lì ferma a pensare da... quanto? Un'ora? Due ore?

Bah, pensò lei, nel dubbio bisogna essere positivi. E così, anche quella situazione era stata sbloccata.


Intanto, al piano di sotto, Dustin aveva appena finito di pensare agli avvenimenti di quella mattina per ragionare su una cosa: non aveva presentato Undici e Will al suo nuovo amico, Stanley Uris (#justiceforstantheman)!
Ovvio, Stan non era un suo amico quanto Mike, Lucas e Will, ma quel ragazzo era comunque veramente simpatico.

Era un loro compagno di classe, e ovviamente non era a conoscenza del Sottosopra e di tutta la baracca, ma era uno di cui ci si può fidare. Era anche lui uno degli "sfigati" della scuola, tra gli altri motivi perché era ebreo. Ma che senso ha? Solo perché uno si può definire ebreo allora deve essere... che ne so, antipatico o inaffidabile?  Si chiedeva Dustin.
Comunque, tornando a Stan, dovevano assolutamente incontrarsi.

Lo fece notare a Lucas, Max e Mike, che gli diedero ragione, e decisero che tanto valeva farlo subito.
Mai rimandare a domani quel che puoi fare oggi, come disse saggiamente la rossa.

<<Undi ti va di uscire a fare un giro?>>
La chiamò il suo fidanzato, mentre Lucas andava ad avvertire Will e Dustin contattava Stan.

Lei si girò, interessata, e poi annuì.
<<dove andiamo?>>

<<vogliamo far conoscere a te e a Will un nostro nuovo amico, si chiama Stanley Uris>>
Questa volta rispose Max.

Uscirono, e montarono tutti sulle rispettive biciclette (tutti tranne Undici ovviamente, la quale adorava aggrapparsi a Mike mentre andavano in bici con il vento che le scompigliava i capelli castani. Provava una via di mezzo tra libertà è una sensazione che sembrava dirle: "stai tranquilla, ci sarà sempre qualcuno qui per te ad aiutarti, che sia il tuo ricciolo preferito o Hopper". Due estremi che stavano benissimo insieme, come dolce e salato).

Dopo una decina di minuti raggiunsero la discarica, dove videro un ragazzo smilzo e basso con dei ricci castani, un piccolo naso e degli occhi marroni che sembravano leggerti dentro.
Quando si avvicinarono videro che sorrideva.
<<finalmente! Vi stavo aspettando!>>

<<ciao, io sono Will. Tu sei Stan giusto?>>

<<sì, proprio così. Ho sentito parlare molto di te. Mentre suppongo che tu sia Undici, o sbaglio>>
Chiese girandosi verso la ragazza.

<<già, sono proprio io>>
Rispose lei, stranamente imbarazzata.

Lui la scrutò in modo strano e poi si girò verso gli altri ragazzi, tirando fuori dal suo zaino una scatola rossa.
<<ehi, che ne dite se facciamo una partita a D & D?>>

SPAZIO AUTORE

Sì, lo so, questo capitolo è cortissimo, ma verrete ricompensati prossimamente. A proposito, dato che il prossimo è il capitolo numero 011 aspettatevi delle belle sorprese...
P.S. ho iniziato una nuova storia che si chiama Neverending Story

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