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Undici, come innumerevoli altre persone, nelle situazioni di stress e di paura aveva fame. Molta fame.
Fu proprio per questo che, una volta tornata a casa, si diresse verso la cucina.

Quando entrò nella stanza trovò Karen indaffarata su un fornello. Un buonissimo odore di waffle dominava la cucina.
«Salve, Signora Wheeler»

«Oh, ciao cara! Non ti avevo visto! Tutto bene?»

«Sì, e lei?»
Mentì la ragazza.

«Non potrei stare meglio. Non mi dare del lei, comunque. Chiamami Karen»

«Ok, signora Wheel... scusa, Karen»

La donna sorrise, e dopo una piccola pausa pensò a una cosa.
«L'anno scorso, quando Mike scompariva per ore, veniva da te, vero?»

Undici divenne porpora.

«Suppongo di sì»
Sospirò Karen. Restò un attimo a fissare il vuoto per poi continuare il suo monologo.

«Non vorrei risultare invadente, ma non ho mai capito una cosa: perché tutti ti chiamano Undici
Chiese Karen scandendo il nome come se fosse una parola in una lingua straniera e incomprensibile.

«Be'... in realtà è un motivo un po' stupido...»
Disse Undici, provando in maniera disperata a cambiare argomento.

«Bene: adoro le cose stupide»
Insistette Karen mantenendo l'enorme sorriso che non aveva praticamente mai lascito la sua faccia dall'inizio della conversazione.

«Ok. Io amo gli eggo. Così tanto che un giorno, qualche anno fa, ne ho mangiati Undici. Dustin, appena venne a conoscenza di questa storia iniziò a chiamarmi Undici, e così tutti gli altri miei amici, che siano adulti o ragazzi. Il mio vero nome è Jane»
Si inventò lì per lì la ragazza, sorpresa lei stessa dalla bugia che aveva inventato. Da quando era andata a vivere a Bethel aveva imparato a inventare un sacco di bugie. Era necessario, essendo una nuova arrivata in città con un passato così burrascoso.

Karen rise.
«Allora sei proprio fortunata: si da il caso che io stia proprio preparando degli eggo!»

«Sì... l'avevo notato»
Undici si leccò le labbra, annusando il forte odore di waffle.

Per l'ennesima volta negli ultimi cinque minuti, Karen scoppiò in una risata genuina.
«Se vuoi ne possiamo fare di nuovo undici, come ai vecchi tempi. Non li puoi mangiare tutti tu, però. Non sarebbe per niente bello se Joyce scoprisse che ti ho fatto andare in overdose di zuccheri»

Colei che Mangiò Undici Eggo la guardò confusa.
«Overdose?»

Karen sgranò gli occhi.
«Overdose. Sai, come quando... vabbè, fa niente. Comunque, ci stai?»

«Certo signora Wheeler!»
Esclamò lei, entusiasta.

«Karen»
La corresse allegramente la donna.

«Karen»
Scandì Undici con tono deciso.

«Brava. Per iniziare dobbiamo trovare gli ingredienti, che ho ovviamente appena messo via»

Una mezza risata increspò il viso di Undici. 

«250 grammi di farina... ecco qua la farina e qui c'è la bilancia»
Karen armeggiò con gli scafali, consapevole di avere lo sguardo ansioso e avido di waffle di Undici sulla schiena.

«Quattro cucchiaini di lievito per dolci»
Karen prese un piccolo cucchiaio appena lavato e il lievito per dolci.

Undici si chiese cos'era quell'orribile polvere marrone che veniva versata in un una ciotola. La parola "lievito per dolci" non dava per niente l'idea di una cosa apparentemente disgustosa come quella.

«Ora due cucchiai di zucchero, ma secondo me ne puoi usare anche tre»
Karen le fece l'occhiolino, ma ciò non addolcì quello che provava.

Undici aveva capito solo ora che Karen voleva farla cucinare. Lei non voleva cucinare. Lei voleva solamente mangiare.
Ma d'altronde non era colpa sua. Probabilmente pensava che per una quattordicenne una delle cose più divertenti che si possa fare è una cucinare una badilata di waffle.

«Ora prendiamo il sale...»

«Sale? Negli Eggo?»
Chiese inorridita Undici.

«Proprio così. Sale. Però non preoccuparti. Ne mettiamo molto poco. Giusto un pizzico»

«Negli Eggo c'è il sale? Perché?»
Come già detto in precedenza, Undici era letteralmente inorridita.

«Per mettere in contrasto il dolce. Ti assicuro che senza sarebbe molto meno buono»
Le assicurò Karen.

La ragazza mugugnò qualcosa che ricordava incredibilmente la parola "bah".

«Ora prendiamo le due uova»

Undici guardò con disgusto le uova crude che venivano rovesciate in una nuova ciotola  a righe rosse e bianche.

«270 millilitri di latte»

Karen prese una bottiglia di vetro piena di latte e ne verso un quarto in quello strano bicchiere a tacche chiamato misurino. Poi travasò tutto il liquido in una ciotola.

«Ora un po' di burro fuso. Accidenti, mi sono dimenticata di accendere il forno prima»

Un povero pezzo di burro fu inizialmente tagliato e poi infilato dentro a un forno appena acceso, dove due minuti dopo aveva già iniziato a sciogliersi lentamente.

«Povero burro»
Sussurrò Undici.

«Cosa, cara?»

«No, niente»

«E ora l'ultimo ingrediente... l'estratto di vaniglia»
Karen prese un barattolino pieno di uno strano liquido marrone.

"Che schifo" Pensò Undici. "Sembra gelatina alle feci di gatto"

Poi mise l'estratto di vaniglia, le uova e il burro sciolto nella ciotola con il latte, mentre mischiò in un'altra ciotola tutto il resto, e iniziò a mescolare. Sbatté le uova e unì i due miscugli di ingredienti. Ricominciò a mescolare.

"Che palle cucinare. Fai sempre le stesse cose"
Pensò Undici.

Mise mezzo mestolo di pastella in una strana piastra ad alveare messa a scaldare chissà quando, e la chiuse.

«Finito! Ora non ci resta che aspettare. Tra...» Karen guardò un orologio appeso al muro «due minuti sarà pronto»

Undici non disse niente e si passò la lingua sulle labbra. Karen le fece domande per tutti i due minuti, e quando gli eggo finirono di cuocersi ci versarono sopra dello sciroppo d'acero e si misero a mangiare.

Dopo che un paio di waffle finirono nello stomaco delle due, Mike entrò nella stanza.
«Undi, dobbiamo andare»

Lei si girò a guardarlo e, totalmente esausta da tutte queste uscite (d'altronde non era neppure mezzogiorno!) gli sorrise.

«Ciao, Mike. Vuoi dei waffle?»


SPAZIO AUTORE

Dopo circa un mese sono finalmente tornato. Scusate per il ritardo, ma la scuola mi ha colto di sprovvista. Avete visto il nuovo teaser di Stranger Things 4? Comunque giuro che l'ide della casa di Will e Stan con tutte le uova di demogorgone mi è venuta prima di sapere che ci sarebbe stata una casa stregata o chissà cosa.

P.S. sono consapevole del fatto che in questo capitolo Karen ride in continuazione. Pazienza.

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