Capitolo 12Di morbosi rapporti e morse di gelosia
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Trascorsero altri interminabili mesi e giunse il famigerato 1922.
Con l'avvento del nuovo anno seguirono diversi cambiamenti: gli Shelby ottennero sempre maggior potere in tema di spedizioni import-export, inaugurarono altri casinò nelle città più strategiche della nazione dove girava il maggior numero di soldi facili e in cui era possibile riciclare denaro sporco, di provenienza illecita. Inoltre, anche le case d'oppio iniziarono a prendere sempre maggior piede, frequentate sia da artisti che da attori emergenti in cerca di ispirazione.
Gli affari procedevano alla grande e senza intralci di alcun genere; ormai mancava solo una cittadina da controllare, anche se rimaneva probabilmente la roccaforte più importante da portare al più presto sotto il dominio degli Shelby: Londra.
Malgrado ciò Thomas continuava a rimandare l'argomento, nonostante l'indecisione non rientrasse decisamente nei suoi tratti distintivi.
Il motivo? Era legato da un rapporto con Amanda e per quanto anomalo, era un legame sincero.
Da qualche settimana era giunto alla conclusione che la donna non potesse essere una spia mandata da Vito Pocettino per riferirgli le sue mosse; nel caso in cui fosse stata una traditrice, si sarebbe smascherata da tempo con le sue strambe manovre prive di alcuna logica.
No, la donna aveva realmente ripudiato il padre e scelto una vita diversa da quella del gangster che l'aveva messa al mondo. Però, al tempo stesso, se la faceva con un gangster; un altro fatto decisamente anomalo.
Thomas arrivò a pensare che non l'avrebbe mai compresa del tutto, così come capì che oramai fosse troppo tardi per fingere di non averla mai incontrata: ci era fottutamente dentro fino alle scarpe. Amanda era a tutti gli effetti una presenza costante della sua quotidianità.
Di giorno si occupavano dei rispettivi affari, di pomeriggio talvolta si incrociavano al bancone del Garrison anche se non si scambiavano che poche veloci parole per non destare sospetti nei clienti abituali, ed era dunque di sera che avvenivano i veri incontri, lontano da occhi indiscreti e da scomode domande a cui non volevano ancora rispondere.
Thomas sbuffò rumorosamente e si massaggiò le tempie, le dita irrequiete delle mani che chiedevano di premere rapidamente qualcosa, magari il grilletto di una pistola.
Peccato che quel fastidio che covava nell'animo non si potesse risolvere con una bella sparatoria a sangue freddo.
Stanco di riflettere si versò un copioso bicchiere di whiskey e ne tracannò l'intero contenuto in un sorso solo.
Poi gettò un'occhiata distratta alla stanza che lo ospitava.
Era nel suo ufficio, nel maniero di Arley Hall, intento nonostante l'ora tarda a controllare i saldi degli ultimi mesi e a compiere qualche chiamata al telefono per monitorare che le merci via mare procedessero secondo gli accordi presi. Non dovevano esserci problemi durante il trasporto, lui doveva garantire un servizio di qualità.
Lo sguardo gli cadde sulla cartina dell'Inghilterra che giaceva abbandonata nel bel mezzo della scrivania, fermata da un robusto poggia carte a forma di cavallo da corsa. C'era addirittura qualche granello di polvere a ricoprirla, segno che non venisse aggiornata da tempo. Nel foglio erano cerchiate con spesso inchiostro le varie cittadine che si era prefissato di conquistare entro la fine dell'anno. Eppure Londra, quella fottuta Londra, pareva svettare in mezzo alle altre capitali oramai soggiogate sotto il suo totale controllo economico.
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End Game || Thomas Shelby
Romance🏆 Finalista Wattys 2022 🏆 * Birmingham, 1921. Thomas Shelby è il leader dei Peaky Blinders, la gang criminale che domina la città. Amanda Pocettino è una donna indipendente che gestisce un'impresa di spionaggio ma soprattutto è la figlia del princ...