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*spazio autrice*
Nuovo aggiornamento! Se questo capitolo raggiunge 15 stelline ci sarà un nuovo capitolo siccome abbiamo visto visualizzazioni ma non stelle ai capitoli❤️
Vi aspettiamoo!

È passata una settimana da quella "gita" all'acquario di Genova, sono stata benissimo, i delfini, le meduse e tanti altri tipi di animali marini, tutti bellissimi, mi fermavo minuti interminabili davanti le grandi vetrate per guardare gli animali.
Addirittura, un delfino, dopo che ho poggiato la mano sul vetro, ha messo il suo muso nel punto esatto dove si trovava la mia mano, come se sapesse che poi alla fine tanto bene non stavo.

Da quando siamo tornati, Luca l'ho visto si o no due volte, dice che è spesso in studio e io non voglio dargli fastidio, la notte vado a lavoro, stacco la mattina presto e torno a casa a dormire.
Sono le 13 e ero intenzionata di fare una sorpresa a Luca, volevo portagli il pranzo in studio.

A Bubu💙: Buongiorno Bubu, sei a studio?
Nel giro di un secondo ricevo subito la risposta
Da Bubu💙: No
A Bubu💙: È tutto ok?
Da Bubu💙: Sisi, vado, ci sentiamo dopo.

Luca mi ha liquidato così, come niente fossi.
Mi preparo e vado verso la porta di Francesco. Busso e non risponde nessuno.
Rassegnata prendo le chiavi della mia macchina e decido di avviarmi comunque allo studio.
Arrivo sotto il palazzo dello studio e parcheggio, mi faccio aprire il portone dal portiere e salgo le scale.
Arrivo al secondo piano con un po' di fiatone e suono alla porta dello studio.
Aspetto un po', mi giro rassegnata per tornare giù, ma sento la porta scattare, mi giro, una bionda compare dietro la porta mezza nuda, il mio cuore accelera, sto per pronunciare mezza parola quando una figura esile compare dietro di lei mettendogli una mano sul fianco.
"Chi è?" Riconoscerei quella voce ovunque e quelle mani ovunque..
Alzo lo sguardo i suoi occhi incrociano i miei, diventa pallido come parete bianca..
Sta per dire qualcosa ma lo blocco subito
"Luca, lascia perdere, non voglio sentire nulla. Ciao."
Mi giro, scendo le scale, le mie gambe non mi tengono su. Esco di corsa dal portone e salgo in macchina. Metto in moto e parto, non so dove andare.. Mi viene da piangere, ho il cuore in gola..
Perché ci ho creduto di nuovo?
Una volta mi hanno detto che l'uomo si dimentica del dolore, sa di essere stato male, ma non ricorda quanto dolore ha provato.. e mi ritrovo così, da punto a capo, non ricordando quanto dolore si prova, ma col ricordo di essere stata male di nuovo per averci creduto ancora..

Maledetto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora