"Dammi la valigia che la metto in macchina" dice Damiano posando in macchina la roba da portare.
"Ehi tra una settimana siamo qui, non c'è bisogno di fare un dramma dai" dico a Tommy mentre ci abbracciamo.
Dopo aver salutato tutti partiamo.
"Ansia?" Chiede lui guardandomi con occhi dolci.
"Diciamo, però andrà bene, almeno spero"
"Posso chiederti una cosa?" Annuisco
"I tuoi lo sapevano che eri gay?"
"Ovviamente mia mamma no, ero piccolo, non lo avevo ancora capito. Mio padre si. Mi aveva visto in giro con un ragazzo e ha subito capito. Quando sono tornato a casa mi ha detto "ehi figliolo lo sai che a me puoi dire tutto vero?" E io gli ho chiesto cosa. Lui mi ha detto che mi aveva visto il pomeriggio con quel ragazzo e che per lui andava benissimo, che non aveva nessun problema"
"È stato stra comprensivo. Se io lo avessi scoperto così mi sarei incazzato."
"Be si è vero. Le mie sorelle non lo sanno ancora. Pero non sarà di sicuro un problema, sono cresciute con una mentalità aperta"
"E quella zia di cui mi parlavi?"
"Lei...lei mi preoccupa in realtà. È un estremista religiosa, non la prenderà benissimo"
"Ci sono io con te okkei?" Mi dice stringendo la mia mano e io sorrido.Siamo arrivati.
Ecco che scendiamo dalla macchina e le mie sorelle mi vengono incontro abbracciandomi.
"Ethan che fine hai fatto? Non ti sei fatto più sentire. Come stai?"
"Ciao piccole. Scusatemi avete ragione, sono stato uno schifo, ma volete sempre bene al vostro fratellone vero?"
"Certo stupido" dicono ridendo e continuando ad abbracciarmi.
Quando ci stacchiamo decido di presentare il mio ragazzo
"Bimbe lui è Damiano. Ehm.. il mio ragazzo" dicono un po' insicuro
"Oh, non sapevo avessi un ragazzo. Okkei che sei bello, ma avere come ragazzo il più bello di Roma non me lo aspettavo"
"ALEX"urlo rimproverando mia sorella mentre Damiano sta ridendo come un bambino.
"Ehi piacere comunque, io sono Alex" dice dando la mano a Damiano ma lui la abbraccia come se si conoscessero da una vita. All'abbraccio si aggiunge anche Olly, che è più piccola di qualche anno.
"La zia dov'è?"
"Ehm, viene domani mattina, non stava bene, è rimasta a riposare"
"Oh okkei" dico soltanto
...
Ci siamo svegliati da poco, abbiamo dovuto dormire sul divano per la mancanza di letti, e anche perché non volevo dormire nel letto dei miei, come se niente fosse.
Sentiamo la porta aprirsi, è il momento.
"Ciao zia" dico sorridendo e andandogli incontro
"Ehi che ci fai qui, non mi avevi detto che tornavi a casa"
"Ehm no infatti sono di passaggio, cioè stiamo qualche giorno, poi torniamo a Roma"
"Ah che bello, ti sei fatto anche degli amici" dice guardando Damiano.
"Ehm be si, ma lui è... è il mio ragazzo" dico con voce tremolante
"Stai scherzando vero?"
"No, per niente"
"E hai avuto il coraggio di venire qui, dove ci sono anche bambine piccole con quel frocio?"
"Prima cosa, non insultare Damiano perché anche io lo sono. Seconda, non ho di sicuro scandalizzato le bambine perché loro sanno cos'è l'amore, e non gli interessa affatto se il loro fratello prova questo sentimento per una ragazza o un ragazzo"
"Che schifo" dice guardandomi dalla testa ai piedi. Poi sento Damiano prendermi la mano e stringerla per darmi un po' di forza, che in questo momento serviva perché sto trattenendo le lacrime.
"Ah, dato che non le scandalizzi, questi giorni che ci sei tu, le accudisci tu. Io non ho intenzione di stare nella stessa casa con due pervertiti come voi" dice sbattendosi la porta alle spalle.
Finalmente il mio ragazzo mi abbraccia e mi lascio trasportare, facendo scendere tutte le innumerevoli lacrime che non ho versato in presenza di mia zia.
"Ehi amore dai, so che è difficile ma non siamo noi il problema, è lei"
"Lo so m-ma non riesco a non sentirmi accettato dalla MIA famiglia" dico tra i singhiozzi.
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Boys do cry • ethdam
FanfictionUN RAGAZZO DI NOME DAMIANO VA AD UNO STRIP CLUB PERCHÉ È ARRAPATO INCONTRA UN GIOVANE FANCIULLO DI NOME ETHAN CHE DANZA AL PALO DAMIANO CHIEDE AD ETHAN DI DANZARE SUL SUO DI PALO VANNO IN CAMERINO E FINE DELLA STORIA