Mi sveglio guardo il telefono e sono le 11. Ho dormito meno di mezz'ora, santo cielo riuscirò mai a recuperare un po' di sonno arretrato?
Decido di andare a correre, oggi non abbiamo lezioni, un po' di tempo libero non mi farà poi così male.
Mi rinfilo di nuovo le scarpe ed esco.Non ho voglia di cercare le cuffie quindi niente musica per oggi. Avrò parecchi pensieri che mi faranno compagnia durante la corsa.
Infilo il telefono in tasca ed inizio a correre, non so dove sto andando, scarico solo la tensione. Anche se correndo in realtà non mi cambia molto, dovrei fare un giro in macchina. Direi che è proprio una grande idea, magari dopo potrei andare da qualche parte.
Inizio a camminare e decido di sedermi su una panchina per riprendere un po' fiato.
Si sta bene al sole mattutino, sto bene basta non fermarsi a pensare. Ma non è poi così facile.
Quando penso a Travis e a quello che ha fatto l'altra sera mi viene in mente Trenton...
E quello che io ho fatto.Ma ormai Trenton è passato e nel mio futuro voglio solo Travis, ma non ce la faccio è più forte di me... ho paura di soffrire di nuovo e non voglio.
Non dovrei lasciare fare quello che vuole a Trenton, è solo che, non so cosa mi prende a volte sono così stupida, lo so che l'ho fatto solo per far incazzare Travis prima, lo so benissimo. Probabilmente lo sa anche lui.
Mi manca già stare con lui, è così strano. Non riesco a capire come possa una persona appena conosciuta già avermi rubato il cuore così rapidamente.
Da quando l'ho visto la prima volta mi è stato già tutto così chiaro, lo volevo solo per me.Le chiacchiere in fondo non mi hanno mai spaventato, sono sempre stata al centro di quelle, non descrivono chi sei ma solo cosa fai.
Non conosco a fondo la mente di Travis eppure sicuramente non è cattivo, forse un po' impulsivo quello sì...
La mente umana è imprevedibile, mi sento così stupida per aver rovinato tutto.
Una lacrima bollente mi riga il viso, piango perché sono una bambina. Avrei dovuto solo dire a Trenton che non lo volevo, non era poi così difficile la prima volta. Mi porto la testa alla mano poggiandomi con i gomiti sulle gambe.
Trenton è solo un segno del destino per farmi ricordare di non commettere gli stessi sbagli di un tempo, ma ovviamente senza sbatterci la testa io non le capisco le cose.
Questa sarà l'ultima volta in cui lui ha così potere su di me. Devo iniziare a crescere, niente sarà più come prima.
Qualcuno mi poggia una mano sulla spalla facendomi sobbalzare, mi giro ma non conosco il ragazzo che mi ha appena toccato...
Ma qui tutte le persone che non conosci si avvicinano e fanno come vogliono o raccontano fatti tuoi in giro?
Inizia a parlare, senza dire nulla mi fermo ad ascoltarlo. Ha un so che di famigliare...
«Ti ho vista qui da sola e non mi sembri tanto felice, è successo qualcosa di brutto? Vuoi parlarne?»«Scusa ma c..chi sei?»
Riesco a dire tra i singhiozzi. Mi guardo intorno e le altre persone nel parco sembrano ben poco interessate a quello che sta succedendo, perché lui si invece?«Oh scusami sono Jacob»
«M...Madison»
«Riformulo la domanda vuoi parlarne?» mi chiede girando intorno alla panchina sedendosi vicino a me.
Rimane a distanza di sicurezza e all'improvviso ho voglia di parlare con lui.
È un bel ragazzo all'apparenza, capelli neri e occhi altrettanto scuri. Il suo abbigliamento è piuttosto casual, ha una felpa grigia e dei jeans aderenti. Eppure sento di averlo già visto. Il suo sguardo sembra dolce.
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Un amore improvviso
RomanceNel sangue di Madison scorreva benzina, lei era fuoco ma aveva finito per bruciare anche chi le stava intorno. È costretta a cambiare città per sfuggire al passato che tornerà a tormentarla, fin troppo in fretta. È estroversa, dolce e sensibile ma...