Nuova vita

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A ricordarmi che oggi iniziano le lezioni è il suono insopportabile della mia sveglia.

La notte passata insonne non mi aiuta di certo, anzi aumenta solo il mio nervosismo; ho paura.
Cambiare scuola io e la mia migliore amica Sam, a metà dell'ultimo anno, adesso non mi sembra più una cosa tanto sensata...

So benissimo che è stata un po' azzardata come decisione, penso però sia stata la cosa giusta da fare. Non verrò più giudicata per colpa delle cose che ho fatto e sopratutto potrò smettere di nascondermi e forse riuscirò a stare più tranquilla.

Bussano alla porta riportandomi alla realtà senza delicatezza. Sobbalzo appena e il mio cuore perde un battito.

Cerco di riportare il respiro regolare per andare ad aprire, sicuramente è lei.
Mi alzo a malavoglia e vado ad aprire.

Appena apro la porta me la trovo davanti tutta felice e in tutta la sua bellezza; dovrebbe trasmettermi almeno un po' della sua euforia eppure non riesco a togliere tutti i miei pensieri dalla testa.

I capelli castani le ricadono mossi sulle spalle, gli occhi color caramello sono più brillanti che mai vista la sua contentezza.

«Dai Mady, sbrigati che sennò facciamo tardi» mi dice indicando la macchina con sua madre e suo padre dentro, nel vialetto di casa mia.

«Buongiorno anche a te eh, dammi un minuto per finire di prendere le ultime cose e arrivo» le rispondo cercando di nascondere tutto il mio nervosismo sotto il mio sorriso. 

Ringrazio il mio buon senso per aver fatto la valigia ieri sera, ogni tanto ho delle buone idee anche io. Potrei azzardarmi a dire che succede molto spesso, ma non voglio elogiarmi troppo.

Chi si loda si sbroda cara Madison
Infatti ho smesso cara coscienza.

«Va bene ma fai presto»
Richiudo la porta alla sue spalle e finisco di sistemare mentre lei si stravacca sul mio divano, un sorriso spontaneo si materializza sul mio viso, come farei senza di lei.

È sempre stata puntualissima, fin da piccola. Invece io no, faccio tutto con molta calma, infatti la maggior parte delle volte sono in ritardo.
Siamo due opposti praticamente, forse per questo andiamo tanto d'accordo.
Io super pazza e lei tranquilla, anche se mi asseconda parecchio.

Mentre i miei pensieri corrono prendo l'ultima foto incorniciata che ci ritrae da piccole intente a costruire un castello di sabbia, la metto in borsa e scendo.
Sam mi aiuta con le borse che mettiamo nel porta bagagli e partiamo.

Dal finestrino do un'ultima occhiata alla mia casa...alla mia famiglia, possibile che io non l'abbia mai sentita mia?

I miei genitori, come al solito non sono a casa, ieri sono rientrati tardi e se ne sono andati via sta mattina presto...
Non mi hanno nemmeno salutata e il fatto che io mi trasferisca nel dormitorio della nuova scuola non li tocca per niente, sono figlia unica e ció nonostante per loro è come se non ci fossi.
Non so perché ma non sono mai stata tanto importante per loro, il lavoro è sempre stata l'unica parte fondamentale della loro vita.
Mi hanno concepita giusto per fare la figura della classica e bella famiglia benestante, tutto per immagine.
Da molto piccola mi lasciavano a casa con la baby-sitter, da più grande hanno iniziato a lasciarmi da sola per questo sono sempre stata con Sam e i suoi genitori. Loro mi vogliono molto bene, è praticamente mia sorella.

Un amore improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora