Belle notizie

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«Allora» inizia per poi grattarsi la nuca con la mano
«l'altro giorno con Jonas stavamo parlando di un viaggio che avrebbe voluto fare con Sam se avessero risolto» si ferma e guarda verso di loro «visto che adesso hanno fatto pace, deduco almeno, che quello sia ancora valido» sorride appena, io continuo a non capire proprio, non lo seguo. 

Cosa centra questo con il suo viaggio?

«Ma di che viaggio parli?» che ansia che mi mette questo ragazzo, giri di parole inutili.
Su vai al sodo...

E rilassati, metti ansia anche a me.

«Voleva andare a Parigi, con Sam e io avrei voluto portare te» si gratta la nuca di nuovo e guarda per terra.

È nervoso, quanto è bello bello quando si imbarazza.
Credo sia vero che non abbia mai avuto una relazione seria e che tutto questo sia nuovo per lui.
Gli metto una mano sotto il mento così da fargli alzare la testa per guardarmi.

«Ovvio che verrei, se mai me lo chiedessi»
E azzero la distanza tra di noi con un bacio, rimane all'inizio perplesso anzi sorpreso ma poi si lascia andare anche lui.

Quindi partiremo per Parigi?
Ma oggi dovrebbe andare da suo cugino e non sa neanche quando tornerà...

Ci stacchiamo da quel bacio anche se volevo durasse per sempre, giuro.

«Ma oggi non dovevi andare da tuo cugino?» chiedo stralunata.

«Era solo una copertura bambolina» mi dice sorridendo.

«Per questa "copertura" mi sarebbe potuto prendere un infarto lo sai vero?» mimo con le mani le virgolette, tiro un sospiro di sollievo portandomi la mano sul cuore, ora si che sono più tranquilla.
Mi farà morire lui e le sue dannatissime sorprese.

«Scusami tanto, come siamo suscettibili qui» scoppia a ridere come un matto.

Vorrei ucciderlo in questo momento, non sa neanche quanto questo scemo. Inizio a ridere anche io ed ovviamente non riusciamo quasi neanche a smettere.

«Quindi bambolina accetti di venire con me a Parigi?»

«Certamente mio prode cavaliere» dico in tono teatrale, riprendendo la parte di sta mattina.

«Ma smettila scema» sorrido, è così bello.
Lo abbraccio e decidiamo di andare a vedere come va la vita di coppia degli altri due.
Anche perché ho una fottuta voglia di vedere la casa.

Impicciona.

Entriamo dentro questa baita, se si può chiamare così. Insomma 'casadilegnochenonsocomesichiama' mi sembrava un po' troppo lungo. Potrei chiamarlo rifugio? Ma anche quello è di montagna e non mi piace, oh fanculo la chiamo baita e basta.

Cretina.

Quando entriamo troviamo i due piccioncini a baciarsi sul divano.

Si staccano non appena sentono il rumore della porta notandoci quasi subito.

«Ah ma quindi voi due..» inizia Sam guardandoci male ed incrociando la braccia al petto.

Non la lasciamo nemmeno finire di parlare «Si»
Diciamo in coro. Ci guardiamo e sorridiamo come due bambini. Nasce tutto così spontaneo quando siamo insieme, non abbiamo paura di mostrare il nostro vero carattere, non è forse questo il bello di trovare una persona con sui essere se stessi?

Il suo sorriso contagia sempre anche me, non sorride spesso ma quando lo fa gli si illuminano gli occhi.
Riesco a capire quando è felice anche solo da quelli, lui ride con le sue iridi anche quando non lo fa con le labbra.

Un amore improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora