Solita routine

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È passata una settimana da quando sono uscita dall'ospedale.

In questi giorni sono stata sballottolata ancora un po' qui e là per le ultime visite che fortunatamente sono andate tutte bene.

La mia vita ora può riprendere con serenità.

I punti sulla testa sono stati tolti e in quella parte i miei capelli stanno già ricrescendo. È una parte coperta non si vede neanche, sono stata parecchio fortunata.

Ho recuperato il più possibile anche le lezioni che avevo saltato, sono fiera di me stessa in questo momento. Sono riuscita a finire tutti i compiti e fare le verifiche che in quel frangente di tempo non avevo potuto fare.

Niente male Madison, se ti ci metti puoi fare qualsiasi cosa. Chissà se poi è realmente così, questo è quello che mi hanno detto i professori.
Ogni tanto te la cavi bene.

Voglio cambiare e fare qualcosa della mia vita, non sono più la ragazzina di prima, questo è servito a farmi crescere.

Ora è mattina e sono le sei.

Che bello ritornare alla monotonia di sempre, una vera gioia.

Lunedì mattina, ma dico non si può abolire? Eh no non si può fare purtroppo.

E poi questa sveglia del cazzo ha un suono insopportabile, ma dico chi le ha inventate così fastidiose non aveva un briciolo di umanità?

Mi allungo verso il comodino per spegnerla. Con la mano cerco di prenderla ma con mia sfortuna il telefono non c'è.

Ancora con gli occhi impastati dal sonno mi devo alzare per cercarlo e andare a scuola.

Bene Madison, alzati e cammina! Anche nel minore tempo possibile cara.

Era caduto sulla moquette, fortunatamente intatto e si è anche caricato. Tutto sommato qualche volta l'universo è dalla mia parte.

Mi avvicino al bagno stile zombie e mi butto nella doccia.
Cinque minuti e sguscio fuori.
Ma chi voglio prendere in giro? Sarò stata sotto il getto d'acqua calda almeno mezz'ora e ci tornerei volentieri.

Opto per un outfit semplice: maglioncino bianco, dei leggins neri e non possono mancare le mie amate air force one bianche.

Ripasso in bagno metto un filo di trucco e per asciugare velocemente i miei capelli con il phon, ringraziamo almeno che sono lisci.

Capelli ai lati del viso e posso andare, pronta in meno di un ora. Potrei dire di aver fatto un nuovo record.
Anzi no devo prendere ancora la borsa e poi si va.
In tutto questo tempo non mi ero nemmeno accorta che Sam non era nel suo letto. Dove starà mai così presto?
Non lo so ma ovviamente mi sono dimenticata di prendere il telefono. Torno in camera e lo prendo.

Ci sono un po' di messaggi
Uno è di Travis leggo prima quello, priorità assoluta la tua.
"Oggi niente scuola sciopero all'ultimo momento ci vediamo?"
E che cavolo dirmelo prima no?
Si ho appena detto 'e che cavolo' per non iniziare già di mattina a imprecare.

Messaggio da Sam
"Visto che c'è lo sciopero esco con Jonas a dopo baci"
Ecco un'altra che lo sapeva.

Rispondo a Travis
"Sono nella mia stanza già pronta, passi di qui?"
"Cinque minuti e sono li"
"Sbrigati mi manchi"
"A dopo bambolina, anche tu"

Da quando sono stata in coma non trovo grandi differenze in me, non sono cambiata molto, anzi cerco di essere più tranquilla ed evitare di dire parolacce ogni tre secondi. Sono una ragazza a modo dopo tutto.
Il mio modo di pensare si è un po' rivoltato.
Non so ancora se in meglio o anche in peggio.

Un amore improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora