Festa a sorpresa

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Oggi è il mio compleanno ma non farò niente di estremamente grande, uscirò con Sam a cena come abbiamo sempre fatto, solo che prima andremo un po' in giro, a fare shopping! Di nuovo.

Adoro stare con lei, è diventata parte integrante della mia vita da subito, è la mia migliore amica non so nemmeno da quanto, ormai è tantissimo.

Comunque ripensandoci Travis è stato il primo a farmi gli auguri e ne sono molto felice.  Mi scoppia il cuore quando ci penso.
Si è informato per sapere qualcosa su di me e questo mi piace, anche se in parte è anche inquietante.

Ad essere sincera è molto inquietante il fatto che sappia tutte queste cose di me senza avermele chieste, da chi potrebbe saperle?  Qui non mi conosce nessuno così bene da andarle a dire proprio a lui, di certo non può essere stata Sam.

Devo ancora capire perché tra loro non scorra buon sangue, non riesco a togliermelo dalla testa. Non capisco neppure perché non vogliano dirmelo, sono sicura che lo scoprirò prima o poi.

Potrebbe però aver messo da parte l'ascia di guerra e averglielo detto, così da appianare le loro divergenze. Si sicuramente è stata lei.

Vado verso il salotto visto che mi sono svegliata da poco, sola nella stanza, chissà dove sarà andato Trav così presto.

Ho tanto sonno ancora. Quasi quasi mi rimetto a dormire...

Il loro appartamento è accogliente ma sembra poco vissuto, da quel che ricordo Sam mi aveva detto che vivono qui da quando hanno iniziato la scuola e mi sembra veramente impossibile che sia rimasto così spoglio, ne approfitto per guardarmi un po' intorno.

Sam è sul divano ma non c'è nessuno altro, dove saranno Trav e Jonas?
«Ma ben svegliata!» mi dice facendomi sobbalzare, non credevo mi avesse vista.

Sbadiglio e poi rispondo
«Buongiorno anche te! Ma gli altri due?»

«Avevano delle cose da fare con il fratello di Jonas» risponde con nonchalance.

«Uh....okay»
Il giorno del mio compleanno se ne vanno, meglio lasciar correre. Tanto noi abbiamo altri piani.

Bussano alla porta e vado io, visto che Sam non si degna di muoversi, come se fosse una cosa nuova...

Apro la porta e c'è Trenton.

Trenton a casa di Travis. C'è qualcosa che non va, non lo vedo solo io vero?

Mi viene quasi da ridere, sto per avere un attacco isterico, me lo sento. Non è possibile.
Riconnetti il cervello e di qualcosa.

Rimango immobile a fissarlo con gli occhi sgranati.
Cosa vuole adesso? Perché si presenta qui senza un apparente motivo? Come diavolo fa a sapere dove abita e che poi ci sarei stata anche io, anzi solo io.
Tra l'altro addosso ho solo la maglia di Trav che a malapena mi arriva sotto i glutei.

Ma che cazzo.
Respira.

«Auguri micetta, non mi sarei mai dimenticato di questo giorno tanto importante» mi dice per poi passarmi una scatolina, credo di non essere mai stata più sorpresa di così e di certo non in senso buono.

"Micetta" che soprannome orrendo. Potrei quasi vomitare.

«Ehm..grazie» non sapendo che rispondergli dico solo quello, se gli tirassi la scatolina sembrerei troppo maleducata.
Tanto non l'avresti fatto comunque, le cose giuste non le fai mai.

«Di niente, aprilo no?» mi dice con un sorriso forzato, credendo di avere ancora qualche potere su di me.
Si appoggia allo stipite della porta sbirciando poco dentro. Sam non fa un fiato rimanendo concentrata sul suo telefono, fa finta di nulla.

Un amore improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora