La scommessa

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Arriviamo in mensa, quasi tutta piena.
Non mi sembra che fossimo arrivati tanto tardi, evidentemente appena finite le lezioni si precipitano tutti qui.

Appena entriamo si girano tutti quanti a guardarci.  I ricordi tornato subito a tormentare la mia mente ma cerco di reprimerli al meglio.
Sono solo una semplice ragazza, qui non sa niente nessuno.
Chiedo subito a Travis «Perché ci guardano tutti?»

«Bambolina sei entrata con me, era ovvio che tutti ci guardassero» sorride malizioso. Ha un ego smisurato il ragazzo qui presente.
Il suo umorismo mi fa tirare un sospiro di sollievo e cerco di ritrovare la calma. Vivo su un fottuto filo del rasoio.

«Ah giusto la tua "fama", però non conoscono la verità»
Mimo anche le virgolette, per prenderlo un pochino in giro, rido e cerco di concentrarmi su altro «io e te siamo solo amici» calco sulla parola "solo" molto intensamente.

«Per tuo volere comunque e poi non è solo per quello bambolina»

«E allora per cosa?» cerco di indagare il più possibile, magari ne uscirà altro.

«Te lo dirò in un altro momento»

«Non ti fidi? Dovrebbe essere il contrario sai? Sono un innocua ragazza che viene infastidita da un grande e grosso ragazzo come te »
Rido di gusto toccando il suo corpo tonico con l'indice, sembra essere più strano di quanto pensassi.

Evidentemente nasconde qualcosa e quel qualcosa sembra essere abbastanza oscuro.
Non hai bisogno di altri problemi.
Lo so.

«Bambolina non ho bisogno di fidarmi per parlare di me, però non mi piace essere ascoltato, qui anche i muri hanno le orecchie e le sedie gli occhi, impara»
Come se non lo sapessi, credo che lui veda in me un angioletto, caro mio hai capito ben poco.
Se solo sapesse...

«Diciamo che ci credo» gli sorrido, meglio cambiare discorso.
Vado anzi andiamo verso il tavolo di Sam dove c'è anche Ashely...
Si conoscono? Molto bene.
Spero non le abbia detto di Travis.

Stai andando con lui al loro tavolo, pensi che non ti abbia visto con i suoi occhi?

Ah ma aspettate un secondo Sam lo conosce, me ne aveva parlato una volta però non avevo associato subito...
È il migliore amico di Jonas, possibile che io non ricordi proprio nulla? Anzi possibile che non ne faccia una giusta?

Io l'ho detto che non mi posso fidare di te.

Sam mi sta guardando di traverso, non appena ci avviciniamo al tavolo si alza e viene verso di me con aria minacciosa, sono veramente nei guai...
Mi ucciderà o dovrò subirmi un'altra delle sue solite ramanzine?
Spero di morire prima. Si salvi chi può.

«Madison posso parlarti? In privato»
Immagino la sua sia una frecciatina a Travis, lo guarda in cagnesco per due secondi e lui capisce al volo.

«Samantha» dice a mò di saluto «Si me ne vado subito» Risponde prontamente e visibilmente irritato. Non credo scorra buon sangue tra i due.

Evidentemente si conoscono piuttosto bene. La mia vita è finita.

«Andiamo»
Ringhia fra i denti Sam alla sottoscritta.

Inizio a pensare. Tutte le possibili cause del suo nervosismo ma non ne trovo, è solo un ragazzo. Mi conosce e va bene ma non per questo dovrebbe preoccuparsi per uno così. Bello si ma stronzo anche, quindi passo.

«Riparte all'attacco?» dice Travis a Jonas.
Lui ride e gli dà un pugno scherzoso sulla spalla «Smettila»

Non riesco a sentire più nulla visto che Sam mi sta letteralmente trascinando fuori e non ho un buon presentimento. Non appena varchiamo le porte arriva la sua voce «Madison cara» dice con tono fin troppo calmo per poi partire in quinta con tutta la sua furia «mi dici che cosa ti salta in mente?»

Un amore improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora