Si e mille volte si

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Mi arriva un raggio di sole dritto sulla faccia che mi costringe a svegliarmi. La mattina la vetrata senza tende non è il massimo. Per niente direi.

Apro delicatamente gli occhi abituandoli alla luce e mi metto seduta sul letto, a quel punto questo dannatissimo raggio mi cieca completamente. Non vedo niente adesso.

Mi ributto giù di peso e mi giro dall'altra parte sbuffando. Sono ancora un po' indolenzita dopo la notte appena trascorsa. Azzarderei dire che abbiamo dormito ben poco ieri. Eppure rifarei tutto, dall'inizio alla fine.
Il pensiero mi costringe a sfregare le cosce tra di loro, possibile che lui non mi basti mai?

Allungo il braccio e non sento Travis. Mi alzo di nuovo per controllare e infatti non c'è.
Guardo l'orologio sulla parete che segna le undici e mezza. Mi guardo intorno e non vedo nulla che mi possa far pensare a lui, dove è finito?

Noto sul comodino una piccola una Torre Eiffel contornata da fiorellini rosa, ieri non c'era...
Vicino c'è un bigliettino:
«Je t'aime»
Significa ti amo in francese.
C'è scritto solo questo, strano.

Provo a girare il biglietto e recita:
"Buongiorno principessa, sono qui sotto al bar appena sei pronta scendi"
Che bel buongiorno, il cuore potrebbe esplodermi dal petto, da un momento all'altro.

Mi metto una maglietta a maniche corte bianca e dei jeans scuri con ai lati due strisce lunghe di pizzo. I miei preferiti, ne sono segretamente innamorata.

Si Madison Parigi ti fa male.
È l'amour, tutta colpa dell'amore.
Non capisci più niente quando sei innamorata, ti rincoglionisci più del solito.
Come siamo aggressive e divertiti anche tu! Non riuscirai a demoralizzarmi. Ho deciso di crederci e lo farò fino in fondo.

Mi do' una truccata leggera, prendo il giacchetto di pelle e mi infilo gli anfibi neri. Prendo la chiave della stanza, cellulare in tasca e scendo velocemente; non vedo l'ora di vederlo.

Appena arrivata nella hall mi vibra il telefono.
È un messaggio di Travis
"Sono sotto la torre Eiffel, nel posto che ti ho indicato ieri dal balcone, fai colazione e vieni, ti aspetto"
Uh si il posto che gli piace tanto. Ma dimmi perché ci sei andato da solo senza aspettarmi? Mi sembra una caccia al tesoro sta mattina.

Non rispondo e vado nella sala imbandita per la colazione che è piena di cose buonissime.
Prendo un cornetto al cioccolato con un caffè, mangio di corsa e sono pronta per andare a cercare Trav.

Chissà cosa avrà in mente oggi, lui e le sue sorprese. Ha sempre qualche asso nella manica questo ragazzo, mi farà impazzire.

L'ha già fatto.
Sono solo pazza di lui coscienza, aiuto.

Arrivo, dopo poco visto che la Torre è praticamente attaccata all'albergo e perché ho corso, al posto che mi aveva detto.

Lo vedo, indossa dei jeans stretti scuri e una maglietta nera a maniche lunghe che gli fascia perfettamente il fisico scolpito. Si sta guardando intorno, forse mi sta cercando.

Mi avvicino quando mi nota mi viene incontro e mi bacia tenendomi attaccata a lui con una mano dietro la testa.

Ci stacchiamo e mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mi accarezza lo zigomo con la mano prima di riportarla in tasca. I brividi mi percorrono tutta la schiena risvegliando ogni angolo del mio corpo, è questo il solito effetto che mi fa.

Ancora non ha parlato, mi guarda negli occhi e sorride. Sorrido anche io, non credo che adesso ci siano tante parole da dire.
Di punto in bianco si inginocchia davanti a me.

Un amore improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora