CALEB POV
Era giunto giugno e Caleb non smetteva di guardarla nascosto nel suo albero. La vedeva dannarsi per un esame che l'avrebbe avviata solo alla morte 19 anni, era resistita 19 anni, 1 anno in più di quanto detto dalla profezia. " Ogni 18 anni lei morirà, colpa umana o naturale. Gli angeli non possono sopravvivere senza la loro vera forma".
Caleb lo vedeva, Ro era consumata non solo esternamente ma nel profondo. Sarebbe morta e quella volta per sempre, la sua anima era lacerata impossibilitata a rincarnarsi in un nuovo corpo. La natura la prenderà, rendendola parte di essa come un fiore o un albero, e lui l'avrebbe persa per sempre.
Non poteva agire, poteva solo guardare mentre il tempo la consumava. Doveva esser lei a reagire, la forma angelica c'era anche se corrotta dal marchio delle streghe, la doveva solo sprigionare, forse così sarebbe rimasta con lui.
L'aveva vista morire così tante volte da non riuscire più a contarle, anche se solo 3 gli erano rimaste ferme negli occhi perché brutali e compiute da esseri viventi. Si ricordava ogni istante ed era sua la colpa, lui l'aveva condannata a tutto questo...a tutte le sue morti.
Chissà... forse se le avesse raccontato tutto gli avrebbe creduto o, cosa molto probabile, l'avrebbe preso per un pazzo e sarebbe scappata
Caleb era fermo lì a pensare quando Dawidh si sedette accanto -"Non fai altro che guardarla" -disse,
-" Cos'altro potrei fare? Lei è lì tra i suoi libri e le sue lacrime ed io non posso fare nulla se non guardarla mentre cammina verso la morte"- rispose senza distogliere lo sguardo dal balcone,
-" Non so, invitala ad uscire a prendere un gelato è vero morirà ma questo non ti impedisce di stare con lei"- disse il biondo guardandolo,
-"Bell'idea, così la vedo morire davanti ai miei occhi, Le e Mi farei ancora più male"-rispose Caleb mentre una lacrima tentava di fuoriuscire dagli occhi.
-"Stai piangendo, sai che fanno le lacrime angeliche"- disse Daw mentre raccoglieva la lacrima in un fazzoletto,
il moro singhiozzò -" Scusa, non so nemmeno come mi sia uscita"-,
-"Tranquillo, non è sbagliato anzi dimostri di avere sentimenti tristi ma sono sempre sentimenti"- rispose dandogli una pacca sulla spalla.
-"Già dei sentimenti li avrei dovuti aver prima, almeno lei sarebbe una di noi"- disse Cal giocando con una foglia,
-"Non lo potevi sapere"- ribatté Daw.
Il tramonto avvolgeva le case, Ro si alzò dalla scrivania ed uscì sulla terrazza.
I suoi capelli venivano mossi dall'aria e la sua pelle bianca esaltata da quegli ultimi raggi di sole morenti. Caleb perse un battito e cadde dal ramo.
Dawidh rise -" Lo sai che possiamo volare e 2 che lei non può vedere la nostra forma angelica? Siamo invisibili"- disse mentre scendeva con tutta la sua eleganza,
-"Si, lo so ma non mi sono trovato più"- ribattè Cal.
-"Eh l'amore, gioca brutti scherzi"- rise Daw,
-" Smettila"- lo fulminò il moro.
Dawidh continuò a ridere per tutta la serata.
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La ragazza di Luna
FantasyIn un paesino, in una notte estiva venne alla luce una ragazza dagli occhi neri e la pelle bianca. Non sapeva cosa aveva in serbo il destino per lei.