Talenti

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L'importanza del talento, qualcosa che ossessionava un poco tutti i ragazzini dell'età di Ro e anche lei cercava il suo.
I genitori la portarono a danza, la frequentò per 7 anni.. l'ultimo anno aveva, finalmente la parte di un protagonista, seppur maschio.
Il tema era Harry Potter, quella sera diede il massimo, sul palco stava bene.
Si la vergogna c'era ma era poca confrontata all'emozione di sentire la musica in ogni parte del proprio corpo, nelle vene, nei polmoni, nel cuore stesso.
Forse le piaceva immaginare che per una sera non era lei, non era la bambina che veniva isolata, era qualcun altro...qualcuno di speciale, di non realistico certo. Ma qualcuno che non veniva giudicato per la sua "diversità".
Ma quel sogno durò poco, quella stessa estate si ruppe il ginocchio mentre correva sugli scogli e le fu negato il sogno di ballare.
Cercò mille altri hobby: canto, violino, poesia. Ma nessuno le dava l'emozione del ballo. Lei cercava questo talento in modo frenetico, lo doveva trovare. Non accettava di essere l'unica ad essere senza talento, non accettava di esser diversa anche in questo modo. "Cosa vivi a fare se non hai talento?" si ripeteva ogni volta che falliva un solfeggio. Sapeva fare mille cose, scrivere, leggere un libro in meno di una settimana, trovare le definizioni giuste a tutto. ma non aveva un talento degno di nota.
Anche quando le amiche le facevano notare la sua velocità nello scrivere lei sminuiva con- Sono solo nozioni, non è un talento-, così definiva tutto ciò. Nozioni, qualcosa di appreso, non dato alla nascita. Qualcosa di strettamente legato alla scuola o alla stessa società...Ma lei voleva esser unica, come tutte le altre...

La ragazza di LunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora