Capitolo 12.

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Il resto della settimana la trascorsero ad evitarsi. Serpeverde e grifondoro continuavano a prendersi a parole, tutto era veramente come prima.

- questo weekend verrai? - chiese Harry – andiamo a Hogsmeade -

- non credo – rispose Hermione mentre finiva di scrivere l'ultima pergamena

- Hermione – protestò Ron – non fai altro che studiare, non passi più tempo con noi-

- scusatemi, prometto che al prossimo ci sarò – sorrise

- il prossimo sabato c'è la partita di quidditch – le ricordò Harry

- dopo andrete a festeggiare?- chiese

- probabile- Ron alzò le spalle – o andremo a bere per dimenticare la sconfitta -

- i corvonero li battiamo senza problemi – contestò Harry – andrai alla grande – gli mollò una pacca sulla spalla

Hermione inconsciamente sperava di incrociare nuovamente Draco, da solo, quel weekend, sperava che anche lui decidesse di rimanere al castello.

Abbastanza incoerente da parte sua, lo sapeva, ma aveva capito che se si trattava di lui non riusciva a connettere bene le sinapsi.

                                      ***

Sabato notte il castello era deserto e silenzioso, quasi tutti i ragazzi dell'ultimo anno erano al Nox ed Hermione vergognosamente vagava per i corridoio nella speranza di incrociare Draco.

Durante la ronda percorse tutti i corridoi principali ma del ragazzo nemmeno l'ombra.

- bene – sussurrò Hermione – c'era da aspettarselo, non so neanche perché sono delusa. Me lo merito, l'ho rifiutato. Cosa mi aspettavo? Che mi avrebbe rincorsa pregandomi di scopare con lui? Stupida Hermione – si disse

Decise di incontrarsi con Luna per fare una partita a scacchi magici, le avrebbe fatto bene distrarsi.

Era cosi distratta che perse. Perse con Luna che aveva passato metà partita a guardarsi intorno alla ricerca di piccole creature magiche.

Cercò di addormentarsi ma tutto quello che fece per le due ore successive fu di girarsi e rigirarsi nel letto.

Senti i suoi compagni ritornare all'alba e sperò che Draco non avesse fatto il coglione con qualcuna.

                                         ***

- che palle – sbuffò Ron accumulando libri su libri – una domenica sera di merda -

- pensa che per diventare un Auror dovrai studiare ancora un bel po' – ridacchiò Hermione – sai quante altre domeniche passerai sui libri? -

- gne gne – le fece una smorfia

- com'è andata ieri?- gli chiese

- bene, perché? - domandò

- no, così – Hermione ritornò a leggere il libro di difesa contro le arti oscure

- beh se proprio vuoi saperlo – continuò l'amico dopo un po'

- Lavanda e una tipa dei tassorosso si sono baciate -

Hermione rise – davvero?- chiese

- già – rispose Ron – le prossime volte ti conviene venire se non vuoi perderti scene di questo genere -

- i serpeverde si comportano bene?- chiese

- se non gli stai addosso si, ci sono state delle mezze scazzottate con quei deficienti di Nott e Goyle però per il resto sono tranquilli -

- merda – Hermione con un movimento distratto aveva fatto cadere il calamaio sulla pergamena

- Hermione ti senti bene? Sei troppo strana in questi giorni -

- sto bene – con un incantesimo risolse il pasticcio che aveva creato -devo andare a fare la ronda – sospirò

- buon giro – le augurò lui

Hermione per quella sera aveva quasi finito quando un'incredibile puzza di valeriana la fece insospettire. Seguì la scia il cui odore era sempre più forte.

Spalancò la porta dell'aula di pozioni e si trovò davanti la combriccola dei serpeverde amici di Malfoy

- bene bene – disse Hermione sorridendo – cos'è questa festicicola?- continuò guardando il gruppetto palesemente fatto.

Erano tutti in disordine e con dei sorrisi da ebeti stampati in faccia

- meno 20 punti ai serpeverde – annunciò

nessuno protestò anzi si misero a ridere – tornate nella vostra sala comune, muovetevi -

- rilassati Granger – biascicò Zabini – vieni qui e prova questa meraviglia -

- Zabini, ma che cazzo fai – disse Nott – non ce la voglio qui la mezzosangue -

- Nott altri 10 punti in meno per i serpeverde -

il ragazzo fece per alzarsi ma non ci riuscì

- dai lascia perdere – disse Pansy – Granger un po' di valeriana ti farebbe rilassare-

Hermione non la ascoltò nemmeno

- Malfoy – disse invece guardandolo

il ragazzo era stravaccato per terra addosso ad un banco, i capelli arruffati, le guance rosse e la camicia sbottonata a metà.

Lui però non la guardava perché il suo sguardo era rivolto ad Astoria che gli sorrideva.

Hermione strinse i pugni

- ora basta, andatevene -

- smettila di rompere le palle – Draco pronunciò molto lentamente queste parole e finalmente la guardò – smettila di rovinare le serate divertenti. Sei noiosa, vattene tu -

Hermione era decisamente furente.

- accio valeriana – pronunciò tirando fuori la bacchetta togliendo la sigaretta dalle mani di Zabini

- ehi – protestarono tutti

- la festa è finita, sparite cretini – detto questo Hermione si scostò per farli passare – muoversi-

- sei proprio una pigna nel culo mezzosangue- disse Nott mollandole una spallata uscendo dall'aula

Malfoy passò per ultimo, sfiorò la mano di Hermione che si sentì come elettrificata al contatto con la sua pelle.

Non si rese conto che il ragazzo le aveva sfilato la valeriana dalle mani. Le lo squadrò mentre lui si faceva un ultimo tiro per poi buttare fuori il fumo addosso al suo viso mentre i suoi amici ridevano.

Lei scosse la testa – sei un coglione – sussurrò mentre apriva il palmo per farsela restituire

- e tu mi hai rifiutato – disse lui facendo cadere la sigaretta ormai finita sulla mano della ragazza

- vuoi un fazzoletto per asciugarti le lacrime Malfoy?- sputò arrabbiata Hermione – consolati con Astoria -

- forse lo farò – le fece un occhiolino

- Malfoy – Hermione strinse i denti infastidita

– tanti cari saluti Granger- si voltò e raggiunse i suoi amici

lo odiava. Era ufficiale.

AFTER ALL (dramione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora