Capitolo 16.

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Hermione non chiuse occhio per tutta la notte dopo lo scontro con Malfoy e la mattina il suo risveglio fu piuttosto traumatico. Barcollando, la ragazza scese dalla sua stanza alla sala comune di grifondoro sussultando dolorante ad ogni passo.

Si lasciò cadere su una poltrona e aspettò che uno dei suoi amici si svegliasse per darle una mano, non ce l'avrebbe mai fatta ad andare da sola da Madama Chips.

Si era svegliata abbastanza presto, passò almeno un'ora da sola a fissare il sole che filtrava tra le tende e finalmente, verso le dieci, Ron fece capolino nella sala.

-ehi Herm - la salutò con un bacio sulla fronte - che ti è successo? - le chiese curioso

-lascia perdere, devo aver preso una storta ieri sera -sospirò lei – mi accompagneresti in infermieria per favore? - gli chiese 

-certo - le sorrise il suo amico - vieni qui, tieniti - con attenzione la aiutò a sollevarla e con non poca fatica e coordinazione riuscirono ad arrivare da Madama Chips. Hermione si fece medicare con un unguento che nel giro di poco le avrebbe fatto sgonfiare la caviglia e il piede.

-mi raccomando cara, non fare troppi sforzi, dovrebbe agire in un paio di ore, però se riesci non appoggiare il peso sul piede - le disse dolcemente Madama Chips

Hermione sorrise mentre si aggrappava a Ron – ci proverò -

-per fortuna che la tua attività preferita non richiede movimento – ridacchiò il suo amico accompagnandola nella sala grande.

-mangia qualcosa– disse Ginny una volta che Hermione e Ron arrivarono giusto in tempo per la colazione– devi riprenderti dal post sbornia –

-non ho molta fame – rispose distratta l'amica sorseggiando una tazza di te bollente. Continuava a lanciare occhiatine verso la tavola dei serpeverde cercando di non farsi scoprire. Malfoy non c'era.

Hermione sospirò e si costrinse a sorridere mentre addentava il toast che la sua amica le porgeva con insistenza. La caviglia le bruciava ed era seduta in una posizione scomoda tenendo la parte dolente sollevata, si guardò sospettosa e notò che il gonfiore non stava diminuendo. La giornata non poteva cominciare peggio di così.

                                                                          ***

Nella sala comune di grifondoro non c'era praticamente nessuno. Ormai era pomeriggio e fuori c'era un tempo favoloso ma Hermione era bloccata su una stupida poltrona a studiare il grosso manuale di incantesimi. La situazione era abbastanza deprimente.

-Hermione – Harry la chiamò una volta entrato nella sala attraverso il quadro della signora grassa– cosa dovevi dirmi ieri sera? - esordì con un sorriso andandosi a sedere vicino a lei. La ragazza impallidì, non pensava che si sarebbe ricordato.

-nulla di importante - balbettò lei

-non mi pare, andiamo, sono il tuo migliore amico – provò a convincerla lui – fidati di me-

-non è che non mi fido, è solo difficile da capire Harry - sospirò Hermione chiudendo il libro che stava leggendo

-non ti giudicherei mai -

Hermione lo guardò incerta e prese un bel respiro - ok allora, non ti allarmare, ho già risolto tutto  – cominciò con una premessa 

Harry la guardò curioso invitandola a proseguire

-sono stata letto con Malfoy - borbottò Hermione - una volta e basta. Ho subito chiarito che non volevo avere nulla a che fare con lui – si affrettò ad aggiungere mentre guardava la copertina del volume che aveva sulle ginocchia. Non aveva il coraggio di guardare in faccia il suo amico

AFTER ALL (dramione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora