Capitolo 8.

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CENA DEL LUMACLUB.

PARTE 1

Ronald squadrava Hermione mentre finiva di truccarsi nella sala comune

- smettila di fissarla Ron – Ginny ridacchiò – non essere geloso -

-non sono geloso – ribattè lui

- e invece si – Hermione lo squadrò con un sorrisetto – se avessi studiato e non avessi sempre e solo copiato avresti potuto accompagnarmi stasera invece che farmi andare da sola-

- beh potevi invitarmi– sbuffò lui – non sarò certo una cima o il più influente ma anche io ho contribuito alla fine di Voldemort – si lagnò

- guarda caso sei in punizione – sbuffò lei – te lo sei dimenticato?-

Ron le fece la linguaccia

- sei pronta Hermione?- chiese Ginny, lei ed Harry erano stati entrambi scelti da Lumacorno sebbene per motivi diversi.

Ginny si era rivelata molto più brava a pozioni di quanto si aspettasse e Harry ... beh era Harry Potter.

- divertitevi – sbuffò Ron uscendo dalla sala comune con Neville, Seamus e Dean.

                                                                              ***

Harry e Ginny erano seduti l'uno accanto all'altra lungo un lato tavolo allestito perfettamente nel grande ufficio di Lumacorno, Hermione era quasi di fronte a loro.

Tutti erano abbastanza spazientiti dal ritardo dell'ultimo ospite.

I tre grifondoro, gli unici rappresentanti della casa guardavano con l'acquolina in bocca le pietanze fumanti davanti a loro scambiando qualche convenevole con gli altri 7 ragazzi presenti.

Lumacorno li fissava sorridente e soddisfatto di aver radunato quel bel gruppetto.

Pochi istanti dopo Malfoy fece il suo ingresso sotto lo sguardo sorpreso di tutti che furono ancora più sorpresi quando si andò a sedere nel posto libero affianco ad Hermione.

Malfoy decise di scegliere il posto meno peggiore.

O tra Lumacorno e l'insopportabile serpeverde Johanna Abrahm, la prefetta, avendo oltretutto davanti a lui Harry il bambino prodigio Potter oppure sedersi dall'altro capo del tavolo vicino alla Granger che poteva importunare.

- scusate per il ritardo – disse Malfoy sedendosi tirando una lieve gomitata ad Hermione che stava deliberatamente occupando un sacco di posto invadendo il suo spazio

- bene, ora che ci siamo tutti, possiamo cominciare – annunciò il professore allargando le braccia e invitando i ragazzi a favorire.

Harry si sporse per lanciare un'occhiata stranita ad Hermione che ricambiò infastidita, Ginny per distrarlo gli versò una porzione di patate nel piatto

- guarda nel tuo piatto e non fare scenate – bisbigliò

- non avrei comunque fatto una scenata – ribattè Harry – ma non ti sembra strano?-

- certo che mi sembra strano- sussurrò Ginny – osserviamoli senza farci scoprire – guardò il suo ragazzo – Harry – gli mollò una gomitata – sii più discreto-

Hermione che era seduta di fronte a Ginny le lanciava occhiatacce intimandole con lo sguardo di lasciar perdere.

- sono sorpresa di vederti Malfoy – si voltò mostrando uno dei suoi sorrisi più falsi

- sai, non sei l'unica a essere brava a pozioni – ribattè lui – so che è difficile da comprendere con la tua testolina che ci sia qualcuno intelligente tanto quanto te -

- preferisco non commentare, alcune tue scelte sono state tutto fuorchè intelligenti – Hermione lo incenerì con lo sguardo

- hai preparato l'arco stasera Granger? - sussurrò lui – ti avviso che non sei la sola a saper tirare frecciatine -

- tu non lanci frecciatine Malfoy, tu lanci pallottole di cattiveria – la ragazza di voltò e prese la ciotola con le patate e se ne mise una generosa porzione sul piatto

- versa qua- Malfoy le indicò il suo piatto

- hai le mani, prenditele – bisbigliò Hermione posando la ciotola al suo posto in mezzo alla tavola

- vuoi della burrobirra Granger?- sussurrò Malfoy al suo orecchio – mi sembri molto più accettabile da ubriaca-

Hermione sussultò a quel contatto e il profumo inebriante di Malfoy la annebbiò

- accettabile? Io? Accettabile – lo fulminò con lo sguardo voltandosi verso di lui – le tue parole non sono accettabili, la tua presunzione non è accettabile e .. e -

- e cosa mia piccola petulante Granger – sorrise lui

Hermione arrossì mentre prendeva un bicchiere d'acqua per berlo in un sol sorso, Draco Malfoy si voltò di scatto e guardò il suo piatto quasi vuoto. Si morse il labbro maledicendosi per aver usato l'aggettivo "mia". Che cazzo gli era preso? Due serate con la Granger passate a bere lo avevano forse mandato fuori di testa? Eppure stasera non riusciva a staccarle gli occhi di dosso.

Hermione pur non avendo la solita divisa comunque non indossava un vestito vistoso come alcune delle persone presenti, aveva un maglioncino scollato e dei pantaloni eleganti in velluto. Era davvero molto semplice ma emanava una certa sicurezza e luce. I lunghi capelli ricci erano raccolti in un grande chignon basso e aveva degli orecchini pendenti che le facevano risaltare il volto e il collo.

Draco Malfoy si voltò a fissarla nuovamente – mi passi queste patate?- sbottò, poi lo sguardo gli cadde sul seno della ragazza

- ehi – Hermione gli schiaffeggiò la gamba in malo modo – piuttosto umiliante per un purosangue come te guardare le tette a una come me- sibilò – e no, le patate non te le prendo, serviti da solo. So che non sei abituato e che può essere difficile ma crediamo tutti in te Malfoy, prenditi queste patate -

Draco fece un sorrisetto di quelli che Hermione non sopportava, si sporse e prese la ciotola con le patate – e per la cronaca, non ti stavo guardando le tette ma quella grossa macchia di sugo su quel povero maglione – indicò un punto vicino al petto della ragazza che sussultò

Malfoy si mise in bocca una patata guardandola ridendo dopo aver visto la faccia di disappunto di Hermione nel notare che non esisteva nessuna macchia.

-sei un maiale -

- il più bel maiale purosangue che avrai mai l'onore di incontrare – gnignò Draco

- in questo momento preferire mangiare la cacca di un ippogrifo piuttosto che stare seduta vicino a te, Malfoy – Hermione fece una smorfia.

AFTER ALL (dramione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora