Capitolo 24.

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Il resto delle prove per il ballo continuavano ad essere una tortura per quasi tutti i presenti.

Ron e Pansy non si erano mai alzati dalle sedie, fissavano torvi il resto dei presenti e talvolta si scambiavano delle occhiatacce.

-credo che dovreste almeno provarci- disse Harry avvicinatosi ai due

-oh Potter, stanne fuori – lo minacciò lei

-preferite stare da soli e fare gli emarginati mentre tutti noi balliamo?- continuò lui

-meglio soli che male accompagnati – replicò Ron

-io credo che dovreste almeno fare una prova, poi se va male ve ne starete soli a deprimervi-

-se i miei dovessero venire a saperlo .. – cominciò Pansy

-per fortuna sono ad Azkaban – ghignò Harry strattonando Ron costringendolo ad alzarsi – forza Pansy – la tirò su impedendole di replicare alla sua infelice battuta

Ron le si posizionò davanti e provò a metterle una mano sul fianco

-non toccarmi Weasley – sbottò lei

-ah no? E come facciamo a ballare piccolo genio del male? - sbuffò irritato – tanto vale che balli da solo non trovi? Vieni qua- attirò a se Pansy rigida come un tronco di legno

-oh mio dio – sussurrò quasi schifata

-non mi lavo le mani da una settimana ma tranquilla, cercherò di sfiorarti appena – Ron alzò gli occhi al cielo e Pansy, palesemente non abituata all'ironia si staccò immediatamente

-è un ballo Parkison, devi starmi vicino per forza- ghignò lui

-stai attento a non pestarmi le scarpe, costano un occhio della testa – sibilò

Ron le pestò il piede di proposito – fatto, ora non pensarci più -

-ti odio Weasley -

-ma non mi dire – alzò gli occhi al cielo lui

***

-è la coppia peggio assortita che la McGranitt potesse mai creare – disse Ginny a Harry poco lontano - credevo che Pansy e Nott sarebbero andati insieme, tutti sanno che scopano-

-l'unico impegno che prende Nott è quello alzarsi la mattina e fare il coglione – replicò Harry

-si è fatta meno bruttina lei, o no? -

-cos'è? Una domanda trabocchetto? - chiese Harry sospettoso

-no, voglio sapere cosa pensi di lei -

-amore, non creare una love story impossibile nella tua testa tra tuo fratello e la Parkinson, ti prego- Harry soffocò una risata rassegnato

-non era quello che intendevo fare, non vorrei mai nella mia famiglia quel manico di scopa-

Ron li raggiunse dopo la fine dell'ultimo ballo

-allora?- chiese Ginny mentre anche Hermione si venne a sedere affianco a loro dopo aver salutato Anthony con un bacio sulla guancia

-cosa devo dirvi- sbuffò lui – mi è andata male -

-hai reagito meglio del previsto però – disse Harry dandogli una pacca sulla spalla

-si perché da vicino non è malaccio -

Ginny sgranò gli occhi e Harry le mollò una gomitata sul fianco – non farlo – sussurrò

-questo ballo sarà un inferno – borbottò Ron

-a chi lo dici – concordò Hermione – mi dispiace Ron, persino Lavanda sarebbe stata un'opzione migliore -

-potevo pensarci prima, mai che vada dritto qualcosa nei balli – disse sconfortato

-forse potremmo chiedere a George se ha qualche vestito elegante, per evitare che mamma ne tiri fuori uno di qualche prozio – provò a consolarlo Ginny – o prozia- si lasciò sfuggire mentre il fratello la fulminava con lo sguardo.

-andiamo a prepararci per la cena, non pensiamoci – propose Harry mentre il gruppetto si alzava per tornare nella sala comune.

-andate avanti, mi sono dimenticata la felpa – disse Hermione ai suoi amici mentre si voltava per tornare nel salone. Fece per entrare quando le porte si aprirono per rivelare un gruppo di serpeverde intento ad uscire

-che hai da guardare Granger- disse Daphne oltrepassandola velocemente

Draco, ultimo della fila, la fissò mentre, da vero galantuomo, faceva passare Astoria.

-se lo vedo baciarti un'altra volta gli spacco la faccia – sussurrò all'orecchio di Hermione con un sorriso falso sfiorandola mentre usciva dalla stanza.

-muoviti Draco – lo richiamò Astoria

-vai, la tua padroncina ti sta chiamando, non farla aspettare – ghignò Hermione vedendo Malfoy contrarre la mascella arrabbiato

-stasera, nella stanza delle necessità – ordinò

-no- si impose Hermione

-stasera – disse con fermezza lui voltandosi a fissarla un'ultima volta prima di scomparire lungo il corridoio

***

Draco entrò nella sala comune e ispirò profondamente, sapeva che di li a poco sarebbe successo il finimondo e non era pronto per sopportare una litigata tra i suoi amici, era troppo frustrato e infastidito dalle prove appena tenutesi.

-Pansy – cominciò Nott

-non osare rivolgermi la parola – Pansy scandì ogni parola trasudando ferocia e odio da tutti i pori – mai più, letteralmente -

-non ti sembra di esagerare? - chiese Theodore

-oh mio dio, sei così stupido che non ti rendi neanche conto – urlò guadagnandosi occhiate curiose da parte di altri serpeverdi presenti

Zabini si grattò la testa imbarazzato fissando Draco che stava alzando gli occhi al cielo

-cristo Nott – cominciò Malfoy – scopate da mesi e ti porti al ballo una tizia a caso del quinto anno?-

-ha quindici anni – strillò la Parkinson – cosa cazzo ci fai con una bambina? -

-ha sedici anni testa di cazzo, ha perso un anno anche lei per colpa della guerra- provò a giustificarsi

-non cambia il principio amico – disse Zabini

-scopi con me e poi decidi di portare una bambinetta al ballo? -

-corvonero per di più- commentò Astoria

-ma che diavolo hanno di così affascinante questi corvonero? - borbottò Draco senza farsi sentire

-perchè lei? Come cavolo hai fatto a conoscerla?- chiese Daphne

-fatti gli affari tuoi, ho voluto chiederlo a lei – sbottò Nott – Pansy io e te ci siamo divertiti ma non c'era nessun vincolo, lo hai sempre saputo – continuò rivolgendosi a lei

-ogni volta che a Hogsmeade o a Diagon Alley qualcuno ci provava li allontanavi immediatamente – disse Pansy – ma quando si tratta di te puoi fare quello che vuoi vero? Giusto, sia mai che Theodore Nott non ottenga tutto quello che desidera – la ragazza respirava affannosamente puntando la bacchetta contro Nott

-mettila via Pansy, non fare idiozie – disse Zabini tirando la ragazza a se e mettendole giù il braccio a forza

-per colpa tua sono bloccata con quello scemo di Weasley – continuò lei

-non potevo prevederlo- si giustificò lui

-non parlarmi mai più- concluse lei mentre Astoria e Daphne cercavano di calmarla

-ok – disse lui alzando le spalle – nessun problema-

Draco scosse la testa mentre Zabini tirava uno scappellotto a Nott – sei un vero cazzone–

AFTER ALL (dramione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora