Le settimane dove si lavora di più sono quelle dove la gente riceve lo stipendio. Quindi, più o meno, la prima e l'ultima del mese. Le ragazze vivono lì, nelle loro stanze dove ricevono i clienti, mentre io vado lì solo la sera, per lavorare.
La più parte di noi, gironzola in intimo con una vestaglia elegante addosso, in attesa di ricevere qualcuno alla porta o di prendere una telefonata. Ognuna di noi ha un proprio annuncio su un sito web creato appositamente per le escort, in cui ci sono foto, numero di telefono, indirizzo e informazioni su prezzi/prestazioni. Per quelli che non usano internet, basta venire davanti al salone: ci sono gli schermi con le varie foto e il numero da premere sul citofono per ogni ragazza. Da un lato c'è quindi il salone, cioè le camere delle ragazze e dall'altro il bar, che dovrebbe aprire a breve.
Solitamente io ed Enca ci mettiamo nel bar, che per ora è praticamente tutto a nostra disposizione, a guardare film, serie TV, mangiare e fumare in attesa di ricevere i clienti. Ogni tanto, passiamo il tempo anche a ballare, scherzare tutte insieme (una volta Irina si è ubriacata e ha iniziato a lanciare banconote in piedi sul divano), oppure ad annoiare Giul.
Giul è il padrone del club, è un ragazzo molto intelligente che ha vari business, tra cui appunto noi. Non prende soldi da noi, ci affitta solo la stanza. Si mantiene professionale, non ci prova con noi ragazze, anzi ha molto rispetto e per qualsiasi cosa è sempre disponibile. Anche solo per ascoltare ognuna di noi. Non so come sono gli altri club, ho intrapreso questo mestiere pochi mesi fa e non mi sono mai spostata, ma non penso che sia così ovunque e nella mia drastica scelta, penso di essere stata fortunata.Prossimamente vi parlerò dei clienti, quelli abituali e quelli che si dileguano in fretta.
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Diario di una escort
AléatoireTutto quello che leggerete è reale. Ho deciso di raccontare il mio mondo, il mondo di una escort, della prostituzione al giorno d'oggi. Prometto di non traumatizzarvi.