Diario di una escort

Attesa e guerra in testa

L'apertura del bar avverrà infine giovedì. Attendiamo questo momento da Giugno, praticamente da un mese, perché quello sarà il momento in cui si inizierà a guadagnare di più. I clienti scarseggiano, visto che gli altri bar sono aperti, tendono a venire a fine serata, praticamente a notte inoltrata. Inoltre, con gli europei ciao proprio. E io questo mese sono piena di spese, fino al collo.
Ogni sera al club è un'attesa tragica, ognuna di noi ammazza il tempo come può: musica, film, serie tv, una sigaretta dopo l'altra, un bicchiere di vino.. a volte non viene proprio nessuno. Straziante. Le ragazze vanno e vengono, perché non appena vedono che si lavora poco non restano.. vi parlerò prossimamente delle ultime arrivate con cui sono riuscita a parlare, e quindi a conoscerle.

E poi?
..
Daniele.
Mi sa che mi sentirete parlare di lui spesso. È venuto ancora una volta a vedermi, il peggio è stato che mi ha mandato un messaggio proprio quando avevo appena parcheggiato sotto casa. "Stai ancora al salone?". E per lui, la mia risposta è stata: "Guarda sono appena rientrata, ma se aspetti dieci minuti torno indietro". E così è stato.. abbiamo passato due ore insieme. È più forte di me, mi da quell'emozione che ultimamente a casa mia è sparita. So che è sbagliato, so di essere una pazza.. non voglio nulla da Daniele, a parte i soldi. Finché mi paga, va bene.. e quel brivido sarà la mia piccola oasi felice in un percorso buio e triste. Mi rifiuto di provare un briciolo di sentimento nei suoi confronti.. mi sto complicando forse la vita. Ma è come un vortice.. ti tira giù ed è difficile riuscire a stare a galla. Il pensiero fisso resta sempre uno: finire il corso iniziato, imparare un vero mestiere e tirarmi fuori da questa situazione.