III - "Non voglio veder sollevare un manico dal terreno"

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Per tutta la lezione Severus Piton cercò qualcosa con cui togliere punti a Grifondoro per colpa della ragazza, ma non ne trovò.
Per altro riuscì a fare una delle pozioni migliori in tutta la classe.
E quello gli dava i nervi.
Forse era per via di suo zio, si ripeteva, ma ciò che gli dava veramente fastidio era la sua casata e quel ghigno che aveva sfoggiato poco prima.
La campanella suonò, annunciando la fine della doppia ora di pozioni, mentre tutti i ragazzi e le ragazze uscivano esclamando dall'aula.

Nonostante ogni singolo tentativo da parte del cugino di coglierla in fallo, di scoprirla a fare qualcosa di illecito, non riuscì a trovare nulla che potesse farla mettere in punizione.
Aveva solo legato con una ragazza dai capelli castani, una Nata Babbana.
- Annie- chiamò la ragazza, salutando con una mano quando la vide.
Pochi minuti dopo sarebbe iniziata la lezione di incantesimi, che la ragazza stava aspettando frenetica.
Si era esercitata di nascosto con la bacchetta della zia quando questa non guardava e non per vantarsene, ma le erano venuti quasi tutti.
Tranne uno che pretendeva di fare il solletico, quello.proprio non le veniva.
- Hermione- disse, voltandosi, accennando a un debole sorriso, pallido, appena accennato, quasi temesse di essere vista.
Era strano vederla sorridere per il ragazzo, che per anni l'aveva vista solo come una ragazza fredda e distaccata, incapace di fare un sorriso.
- Tu hai già provato gli incantesimi?- domandò la ragazza, mentre la castana sorrideva, avviandosi con la nuova amica verso le scale.
- Secondi te?
- Quale non ti è venuto?- domandò, vedendo lo sguardo di sfida che brillava negli occhi della ragazza.
- L'incantesimo del solletico.
- Ma è uno dei più semplici- borbottò rassegnata la ragazza, mentre l'altra scrollava le spalle, sapendo che la ragazza aveva ragione, ma non sapeva per quale ragione a lei proprio non riusciva.
Nel parlare avevano raggiunto la classe di incantesimi, trovando il professore arrampicato su una pila di libri, che aspettava che entrassero.
- Sedetevi- disse, mentre tutti prendevano posto.
Quando fece il nome di Harry rotolò giù dalla pila di libri con un gridolino che fece e scoppiare alcune risate.
Non aveva voglia di ascoltare il discorso introduttivo, così si perse a pensare a ciò che era successo negli ultimi giorni.
Il sogno che continuava a fare si faceva sempre più nitido.
Ormai le era chiaro che quel ragazzo fosse Regulus Black, solo non sapeva dove fosse, cosa stesse facendo poco prima, che cosa gli stesse capitando, perché stava venendo trascinato sul fondo di quel lago.
- Signorina Black, ha capito il movimento del polso?- domandò il professore, mostrando il leggero movimento da compiere con la bacchetta.
- Certo professore- disse, anche se non aveva sentito una parola di quanto detto dall'insegnante.
- Bene, ora provate voi- la lezione passò nel più completo silenzio e nella tranquillità quasi più totale fino a che Seamus non fece esplodere qualcosa davanti a lui, mentre l'attenzione degenerava in uno scoppio di risate incontrollabili.
L'unica lezione che non aveva minimamente voglia di seguire era Volo.
Non voleva minimamente salire a cavalcioni di un manico di scopa tutto traballante per venire ribaltata fuori bordo da suo cugino, ma sembrava che la professoressa non fosse d'accordo.
- Nessuno ribalterà nessuno, sono stata chiara?- ma non fece a momenti in tempo a concludere la frase perché Neville aveva preso il volo e non riusciva più a scendere.
Nascose le mani dietro agli occhi, sapendo bene come sarebbe finita, ci era già passata anche lei, un ruzzolone giù dal manico di scopa e un giro in infermeria, in quel caso.
Infatti dopo poco Neville era atterrato, senza manico di scopa, poco lontano, mentre qualcosa luccicava e rotolava poco lontano da loro.
Malfoy la.raccolse al volo poco prima che la ragazza riuscisse a recuperarla.
La professoressa accompagnò Neville in infermeria, dopo essersi assicurata di aver traumatizzato alcuni dei suoi studenti con la minaccia di espellerli se avessero volato su un manico di scopa, ma ovviamente, presero a volare.
- Guarda guarda- mormorò Malfoy ritirandosi la Ricordella.fra le dita, mentre Harry cercava di recuperarla.
- Paciok ha una Ricordella, penso che gliela andrò a mettere dove fa più fatica a riprenderla- disse, facendo per sollevarsi in volo.
- Draco- lo richiamò, autoritaria, la ragazza, ben abituata agli atteggiamenti del cugino.
- Ridammela- disse, allungando una mano verso di lui e aspettando.
- Che fai? Adesso stai dalla loro parte? Che dirà la nonna?- un leggero tremito la scosse, ma cercò di non farlo a vedere.
Il ragazzo rise, mentre lei cominciava a perdere la pazienza.
- Dammela Draco- tagliò corto, gli occhi che mandavano scintille, si capiva che era meglio non intromettersi.
Nessuno infatti aveva intenzione di intromettersi in una discussione Black contro Malfoy, nemmeno Harry.
Il ragazzo sogghignò, per poi prendere il volo.
Fece appena in tempo a realizzare ciò che stava accadendo che Harry sfrecciò accanto a lei con il manico di scopa.
Maledicendo il cuginò capì che non avrebbe giocato pulito, così afferrò a sua volta un manico e nonostante non ne fosse per niente convinta si diede la spinta, ignorando per la prima volta in vita sua l'avvertimento di espulsione dalla scuola o un qualsiasi altro avvertimento.
I due ragazzi stavano dibattendo e per ora Draco non aveva ancora fatto niente, constatò la ragazza, ma non fece quasi in tempo a pensarlo perché lo vide portare la mano vicino alla bacchetta.
Senza pensarci due volte scattò in avanti, chinandosi quasi raso con il manico, colpendo in pieno il cugino, voltandosi, con la parte finale della scopa, facendolo ondeggiare pericolosamente.
Un sorriso di vittoria le si dipinse in volto quando fu costretto ad allontanarsi appena.
- Se ci tieni tanto Potter, va a prenderla- disse, lanciando la Ricordella verso il suolo, mentre il ragazzo si lanciava in una pericolosa picchiata, tanto a far rizzare i peli alla McGranitt che passava in quel momento.
- Potter, vieni- disse la donna, severa, quando Harry arrivò a terra trionfante, acclamato dal resto del gruppo, seguito da un Malfoy trionfante e una Annie rabbiosa.
Appena la vicepreside si fu allontanata sguainò la bacchetta, puntandola contro il cugino e facendo zittire in un solo colpo tutti quanti.
- Un giorno o l'altro tua affatturo, Malfoy- disse con un sibilo, allontanando la bacchetta dal viso del cugino con uno scatto repentino.
- Che gentile cugina- mormorò con un ghigno, venendo zittito dal movimento veloce della bacchetta della ragazza e da un suo sussurrare Wingardium Leviosa.
Senza rendersene quasi conto si ritrovò a volteggiare per aria a qualche metro da terra, per essere poi scagliato contro il prato dopo essersi abbassato a un metro dal suolo.
- Divertiti, Draco- mormorò, allontanandosi, senza rendersi conto di aver ormai scelto da che parte stare nella guerra che sarebbe scoppiata pochi anni dopo.

La figlia di Regulus BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora