XIX - "Horcrux"

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Si stava dirigendo verso il parco, quando vide il preside arrivare di tutta fretta.
Le scoccò uno sguardo di rimprovero, del resto era in giro di notte, ma proseguì la sua corsa.
Sapeva che era sconsiderato, indisciplinato e potenzialmente pericoloso quello che stava per fare, ma non aveva di meglio per non sognare suo padre, quindi decise di seguirlo.

Dopo poco raggiunsero l'ingresso del terzo piano e la ragazza cominciò lentamente a capire.
Doveva essere successo qualcosa, perché il cane non ringhiava più.
Per sua fortuna gli esami erano già finiti, quindi di quello non si doveva preoccupare, soprattutto perché erano andati stranamente bene.
Il professor Silente sorpassò Fuffi senza accorgersi di essere seguito.
La ragazza si lanciò giù nella botola.
Quando atterrò ringraziò che non ci fosse solo il suolo, ma che la pianta avesse attutito la sua caduta, almeno fino a che non capì di cosa si trattasse.
- Lumos- sussurrò, ma dovette aver sbagliato mossa, perché Silente si accorse di lei.
- Signorina Black?- domandò quando atterrano al suolo.
- Professor Silente- mormorò, era stata scoperta.
Sapeva che Harry, Ron e Hermione erano scesi lì, lo aveva scoperto da Neville quando lo aveva trovato paralizzato in Sala Comune.
E quello era uno dei principali motivi per cui aveva seguito il preside.
- Non dovrebbe essere qui- disse, cominciando a camminare velocemente verso la porta.
- Dei miei amici potrebbero essere in pericolo, quindi penso di dover essere qui.
Il preside non ribatté, sapendo di non aver tempo per ricacciare la ragazza.
Lo sguardo della ragazza si posò su Hermione.
- Dove sono Harry e Ron?
- Ron è fermo agli scacchi mentre Harry è andato avanti.
Un brivido freddo attraversò la spina dorsale della giovane Black, che accelerò il passo.
Non ricordo bene, in seguito, cosa successe, solo che quando arrivarono nella sala degli scacchi magici giganti e trovarono Ron Weasley steso a terra, Silente le disse di portarlo in infermeria.
- Bisognerebbe essere in più posti nello stesso momento, per riuscire a sapere tutto prima- disse, con una nota di rammarico, Silente, osservando la Black che si passò una mano in viso.
Sfoderò la bacchetta, facendo levitare il ragazzo.
Le parole di Silente le rimbombarono in mente per tutto il tragitto dal terzo piano all'infermeria.
Non si ricordò nemmeno cosa disse a Madama Chips, tanto che era indaffarata a pensare a come le suonasse strane e allo stesso tempo importanti quelle parole.
Poi ci arrivò.
La biblioteca di Hogwarts conteneva il numero maggiore di libri proibiti a cui fosse mai stata in grado di accedere.
Era un'occasione che non poteva perdere.
Però, allo stesso tempo, era in pensiero per Harry e Hermione.
"Se la possono cavare, c'è Silente con loro" pensò, cercando di convincersi che quella fosse la scelta migliore.
Così corse in biblioteca, il cuore che martellava nel petto, furioso, mentre scattava a ogni minimo rumore.
Si avvicinò cautamente all'ingresso del Reparto Proibito, stanti attenta a non essere scoperta dalla bibliotecaria.
Si infilò, tenendo la bacchetta levata a fare luce davanti a sé.
Non aveva idea di cosa stesse cercando di preciso, di che libro si trattasse davvero, ma sapeva che era importante conoscerlo.
Prese un respiro profondo, sarebbe stata una lunga ricerca.

Stava leggendo un libro da qualche minuto, quando sentì la bibliotecaria avvicinarsi a passo spedito.
Si allontanò velocemente, rimettendo a posto il libro, correndo via, sentendo il battito del suo cuore accelerare per la corsa, il respiro frasi quasi affannoso, mentre correva per gli intricati passaggi fra uno scaffale e l'altro di quel reparto.
Senza volerlo andò a sbattere addosso a uno di quegliscaffali, mentre un libro le cadeva poco distante.
- Horcrux- lesse, sentendo un brivido correrle lungo la schiena.
Ecco cosa stava cercando, gli Horcrux.
Ripose in fretta e furia il libro, sapendo di tornare il.prima possibile, ma la bibliotecaria si stava avvicinando e se fosse mancato un libro probabilmente se ne sarebbe accorta.
Aveva spento la luce sulla punta della bacchetta da un po' ormai e trovò l'uscita quasi per caso.
Si appoggiò ansimante al corridoio vicino alla biblioteca, cercando di riprendere fiato mentre saliva fino alla torre di Grifondoro.
Ora doveva capire come mai fossero così importanti gli Horcrux.

La figlia di Regulus BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora