16-Mattheo

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Linguaggio scurrile, parole e pensieri forti.

Una ventata d'aria fredda la travolgeva, provocando piccoli brividi su tutto il corpo della ragazza che giaceva sul letto.

Era ancora qui.

Il suo corpo non l'aveva lasciata andare, non permetteva che il suo potere si spegnesse, che lei lo facesse.

Sbatteva le palpebre, le lunghe ciglia che incorniciavano i suoi occhi stanchi si sollevavano lentamente.

Alzava il busto, stiracchiandosi dalle ossa doloranti data la posizione assunta.

Un ticchettio attirava la sua attenzione che le fecero girare la testa verso l'angolo della stanza.

Lo sguardo duro, mentre portava alla bocca una di quelle strane cose.

Il fumo riempiva tutta la camera facendola tossire all'odore quasi pungente che ne usciva.

Ma i suoi occhi erano puntati da un'altra parte, la ragazza abbassava il capo seguendo la traiettoria.

Le sue gambe.

Ancora scoperte, perfettamente sane ma piene di residui di sangue, proprio come le lenzuola

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Ancora scoperte, perfettamente sane ma piene di residui di sangue, proprio come le lenzuola.

Livellava adesso lo sguardo verso i suoi occhi scuri, cupi, furiosi.

<< I-io....>> cercò una giustificazione plausibile la ragazza.

Il moro si spinse via dal muro buttando con prepotenza quello che aveva in mano sul pavimento, avvicinandosi pericolosamente.

Afferrò con la grande mano le guance della corvina stringendole, portando ad incastrare le loro iridi.

<< Che cazzo ti passa per la testa?! >> sibilò a denti stretti sul volto di lei.

Non ebbe nemmeno il tempo di replicare che il mago lasciava la presa facendola scontrare con il materasso.

Si passava frettolosamente le mani tra i riccioli tirandoli.

Sembrava così frustrato, involontariamente fletteva i muscoli sotto il completo che indossava, mentre faceva avanti indietro per la camera.

Selene era così scossa da questa situazione, non riusciva a parlare o a dire niente.

Poggiava gli scalzi piedi per terra avvicinandosi pian piano a lui.

Mise una mano sulla sua spalla, che al contatto si girò di scatto facendola indietreggiare.

La ragazza sobbalzò quando toccò la superficie dura della porta.

Il giovane Riddle, metteva una mano accanto la testa di lei, imprigionandola.

<< Che avevi intenzione di fare eh?! >> sbraitava.

Il fiato caldo sul viso di lei, poteva quasi sentirsi riscaldata.

Il volto basso si alzava guardandolo, la mascella serrata, stava cercando di non far trasparire nessuna emozione.

<< Cosa dovrebbe importarti? >> disse fredda la ragazza.

Il viso del mago si avvicinava al collo di Selene scomparendo in esso.

Chiudeva e riapriva gli occhi ripetutamente la ragazza, questo non poteva essere reale.

Non stava accadendo veramente.

Una mano di lui raggirava una ciocca dei suoi scuri capelli tra le dita, mentre le parlava all'orecchio.

<< Ti odio così tanto per questo. >> sussurrava con voce calma il moro.

I sensi della ragazza furono scossi, non aveva mai avuto un contatto così ravvicinato con lui.

Il suo corpo che si premeva al suo.

Le mani che cercavano appiglio sulla giacca di lui, aggrappandosi.

<< Mattheo...>> disse in un pagnucolio.

La prima volta che pronunciava il suo nome.

Che diamine stava facendo?

La bocca del moro iniziava a tracciare umidi baci sul collo scoperto di lei.

Chiuse gli occhi sospirando al contatto della lingua sulla sua carne scoperta, scottante.

Portò indietro la testa, lasciandogli più spazio di lei.

Era da settimane che non aveva alcun tipo di avvicinamento, un abbraccio, un bacio, una carezza.

Tutto ciò la faceva risvegliare.

Le serviva.

Un mugolio usciva dalle sue labbra che tentava di trattenere, la mano del giovane Riddle prese con forza quella di lei strappandola dalla giacca, inchiodandola con la sua al muro.

<< Basta! >> quasi urlava il moro spingendosi via.

Era una visione così bella.

Le labbra schiuse e gonfie mentre respiravano affannosamente, cercando un senso.

<< Mattheo cos....>> non finì di parlare che lui si diresse su di lei.

Ancora una volta.

Doveva intimorirla.

Era rapita, incantata da questo.

La sua figura torreggiava su di lei.

<< Non dire il mio fottuto nome così. >> disse acido, girando la lingua nella guancia.

Si stava trattenendo.

Il suo nome sulla bocca di lei, suonava così bene...

<< Perc...? >> la interruppe ancora una volta.

Un pugno si scontrava rumorosamente contro la porta, facendo chiudere gli occhi della ragazza di soprassalto.

<< Maledetto inferno! >> imprecava il giovane Riddle.

Si spostò al centro di stanza, agguantò dal letto la bacchetta della corvina per poi sparire nella scura nube da Mangiamorte.

Selene stupita e sconvolta da tutto ciò si accasciò per terra portandosi la testa tra le mani.

Adesso pure la sua fonte di fuga le era stata tolta.

La sua bacchetta.

Un modo per scappare dalla sua quotidianità soffocante, un modo per fare qualcosa dal buio costante che l'avvolgeva.

E se anche lei sapesse quanto fosse sbagliato, in quel lasso di tempo le sembrava fosse corretto.

Si autoinfliggeva sofferenze soltanto per scalfire la sua anima.

Per punirsi di essere finita in mezzo ad una battaglia a cui lei non voleva appartenere.

Schiava per il volere di altri.

E di questo non ne aveva controllo.

Descendant || Draco Malfoy or Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora