7-So molte cose di te

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La giovane se ne stava in un angolo di stanza, il volto posato sulle ginocchia, la fronte con quella piccola ruga che le si formava quando era concentrata, le sopracciglia aggrottate, la mano che teneva saldo il manico del pennello, intingeva dalla sua tavolozza del verde spento, passando il colore sulla parte scoperta della coscia destra, linee sfumate finivano gli ultimi particolari della sua arte.

Dalla sua finestra si poteva vedere perfettamente il giardino di villa Malfoy, ma l'attenzione di quella mattina che attirò la ragazza furono i meravigliosi fiori che sbocciavano sempre prima del Natale.

Le rose di Natale.

Chiamate ellebori, piante molto rustiche, nate selvagge vicino al maestoso albero che riempiva la maggior parte del terreno. Le foglie frastagliate persistenti, verde più o meno scuro, piante che fioriscono bene all'ombra, l'esterno dei fiori è porpora scuro con riflessi azzurrognoli.

Il cielo oggi più cupo di quanto non lo fosse nei giorni precedenti, stava per scatenarsi un bel temporale.

Selene poggiava gli scalzi piedi sul pavimento, la felpa arrotolata tra il reggiseno, lasciando le gambe scoperte, aspettando che la pittura si asciughi.

A lenti passi si avvicinava allo specchio facendo ondeggiare di tanto in tanto i fianchi cercando di far seccare in fretta il colore, si aiutava con le mani a fare aria sulla parte.

Passava i polpastrelli sulla morbida pelle segnando i contorni poco definiti apposta, quel bel colore fece illuminare gli occhi della corvina, adesso amaranto.

Si sentiva così rilassata, appagata, felice.

La sua arte era la boccata d'aria più fresca che potesse respirare.

Si sedette sul materasso il volto verso l'alto, fissava quel cielo stellato e a quanto il mondo si potesse congelare in quel momento.

Voleva in un certo senso ritornare lì e sapere che l'aveva fatto soltanto perché lo sentiva veramente e non per cercare una scappatoia a quello che era diventato.

Forse sarebbe meglio disegnare qualcos'altro su questo muro- pensava.

Un prato di margherite-banale.

Il mare forse-azzeccato per la Scozia.

Il forte tonfo dei libri appena caduti a terra la fece sobbalzare dal letto, i suoi pensieri erano stati appena interrotti.

<< Ma che diamine... >> si teneva le mani al petto, trattenendo il cuore che le stava per uscire dalla gabbia toracica.

Non c'era nessuno davanti la piccola libreria di lato la porta.

Sbuffando rumorosamente si alzava dal letto piegandosi per prendere le cose cadute, cercando di metterli al proprio posto.

Troppo in alto per le sue braccine, la ragazza saltellava per arrivare al punto, mentre imprecava malamente.

Una sonora risata riecheggiava nella stanza.

Selene girava il corpo con gli occhi spalancati, non c'era nessuno.

Pensava di star impazzendo sul serio.

Si diresse velocemente alla scrivania agguantando la bacchetta.

<< Chi c'è? >> disse cercando di far sembrare la sua voce il più sicura possibile.

Si girava attorno, guardava sotto il letto, dentro le ante dell'armadio, entrò in bagno, perlustrando dentro la doccia, nel mobiletto sotto il lavandino, ma c'era solo lei in camera.

Probabilmente sarà qualche scherzo del fratello- pensava.

Ma come poteva essere lui?

Sarebbe dovuta andare con loro al posto di fare l'orgogliosa e restare a casa da sola, certo c'erano gli elfi, ma si dileguavano quando il resto della famiglia andava via, non potevano non sfruttare l'occasione di prendere aria fuori dalle porte del Manor.

Descendant || Draco Malfoy or Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora