Panico.

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La preoccupazione saliva come non mai, le sirene dell'ambulanza ci stordivano violentemente e le lacrime sui nostri visi aumentavano ogni secondo sempre di piu'.

Arrivammo in ospedale, seguimmo gli infermieri con la barella fino a dentro l'ospedale.

Portarono Tyler in una stanza per effettuare una tac,noi rimanemmo nella sala d'attesa,ero stretta tra le braccia di dyl che era in un rigoroso silenzio e Dacre anche.

"non riesco a capacitarmi di tutto cio'" dissi sospirando

"non e' mai capitato, mai.." disse dylan tirando su col naso

"era qualcosa di grosso ragazzi, mio dio" rispose dacre

Aspettammo lunghe ore seduti su quelle sedie verdi della sala...attendendo notizie sul nostro grande amico.

dylan aveva cominciato a fare avanti e indietro torturandosi le mani, mi alzai prendedogli il viso e dandogli un piccolo bacio promettendogli che tutto sarebbe andato per il meglio, lui mi strinse forte a se come per ringraziarmi, mentre ci staccammo un medico venne nella nostra direzione.

"Beh ragazzi la situazione e' complicata,  la tac ha messo in evidenza un ematoma nella zona calda posteriore corticale,ovvero la parte del cervello che controlla le attivita' della fase dormiente della persone, in parole povere quella che controlla gli incubi, i sogni ecc, a quanto pare il signor posey ha preso un colpo forte alla testa che ha causato un attacco di incubi ad occhi aperti con crisi epilettica, non riusciva piu' a capire qual'era la sua realta', possiamo ritenerlo fuori pericolo? purtroppo no, ora per non peggiorare la situazione abbiamo indotto un coma  farmacologico per preservare tutte le funzioni vitali" disse il medico

Dylan si appese al mio braccio per sostenersi.. "potrebbe morire dottore?" disse con la voce rotta dal pianto

"siamo su una percentuale sulla media, potrebbe migliorare come no, appena avremmo notizie vi aggiorneremo, se volete potete entrare ora, vi chiedo la cortesia di non toccargli la testa, un solo tocco e probabilmente tutto andrebbe perso" concluse

Annuimmo con forza ringraziandolo successivamente e tutti ci avviammo nella stanza 119, dove trovammo Tyler cosparso di fili in tutto il corpo, dei bendaggi alla gamba per il colpo al tavolo di vetro, e la testa fermata da una struttura.

Ci avvicinammo increduli e rotti dal pianto... accarezzai la sua mano appoggiandomi con la testa sul suo letto, sentii dylan prendere posto sulla poltrona accanto al letto insieme a dacre mentre si teneva la testa fra le mani in preda alla disperazione.

"non posso perdere mio fratello cristo" sussurro' lentamente

"non lo perderai amore mio, non lo perderemo, Tyler e' una forza della natura" conclusi asciugandomi le lacrime.

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