Finalmente sento suonare il campanello, mi alzo dal divano stirandomi il vestito con le mani e mi avvicino alla porta, quando la apro mi trovo di fronte Marco, è davvero stupendo con la camicia bianca e dei pantaloni neri abbastanza eleganti mi piace ancor' di piú vestito così; lo guardo con squardo iterrogatore «dove mi porti?» gli domando, lui alza un sopracciglio « lo scoprirai principessa, sappi solo che ho organizzano una serata un po' speciale, voglio che sia indimenticabile, approprosito sei a dir poco meravigliosa» arrossisco violentemente a questa affermazione ma grazie ha tutti gli sctrati di fondotinta che no riesco a non farglielo notare e lo ringrazio con un sorriso; mi prende la mano, le nostre dita si intrecciano come se fossero nate per essere unite, ci avviciniamo ad una ferrari rosso fuoco, dove uno dei suoi guidatori ci sta aspettando, mi apre la portiare da vero gentil'uomo per permettermi di sedermi e poi si accomoda difianco a me.
Solo quando la macchina si ferma capisco che stiamo andando nel ristorante più bello e caro di tutta la cittá. Quando entriamo tutti salutano Marco come se lo conoscessero da una vita, allora incuriosita chiedo «ma perchè sembra che tutte queste persone ti conoscando dalla nascita?» lui mi rivolge uno dei suoi migliori sorrisi «perchè in effetti è cosi, questo è il ristorante della mia famiglia da anni ormai, qui tutti mi conoscono, ho deciso di venire qui perchè stasera per noi ci sarà una cuoca davvero speciale, sará mia nonna a cucinare per noi oggi, ha insistito così tanto che non ho potuto dirle no, sai di solito non invito mai ad uscire nessuna ragazza, tu sei la prima» mi sento davvero lusingata da questa cosa e mi fa davvero piacere, essere la prima ragazza ad essere invitata ad uscire da un ragazzo del genere è un onore.
Quando finimmo di mangiare avevo mangiato così tanto da aver paura di esplodere, era tutto troppo delizioso per non essere assaggiato! Io e Marco parlavamo da ore senza smettere mai, parlavamo e ridevamo come bimbi, era così tenero quando rideva a destra gli si formava una piccola fossetta al centro della guancia e questa lo resdeva ancora più tenero; dopo quasi due ore che avevamo finito di mangiare Marco mi invitò ad alzarmi, io lo feli e lo mseguii nuovamente in macchina, capii subito dove mi stava portando, al luna park, c'ero stata cosi tante volte che avrei potuto riconoscere la strada anche ad occhi chiusi, io amao quel posto e se lui voleva fare in modo che questa serata diventasse indimenticabile, bhe aveva scelto il posto migliore ... Ci fermiamo davanti alla ruota panoramica «ti va di salire principessa?» mi chiede, oh si mi piacerebbe tanto, la ruota panoramica è una delle giostre preferite degli innamorati, senza pensarci gli rispondo «si mi piacerebbe tantissimo se non fosse che ... Bhe io... Soffro di vertigini e questa cosa mi fa un po' paura ma ci saliró volentieri se te sei al mio fianco e mi abbraccerai se ho paura!» esclamo lui mi sorride e annuisce andando a fare i biglietti.
Salimmo sulla ruota ed il giro inizió, pensavo mi avrebbe fatto piú paura, in realtá non avevo paura con lui accanto, la vista che ci circondava era una cosa meravigliosa, mi girai e mi ritrovai a meno di due centimetri dalla bocca di Marco, si avvicinavano sempre più fino a quando non si toccarono, iniziamente era un bacio dolce e delicato che diventó sempre più passionale le nostre labbra si bodellavano e le nostre lingue si rincorrevano come in una danza. Era tuttu perfetto il bacio era perfetto, lui era perfetto, la vista era perfetta, tutto .
Finito il giro mi riaccompagno a casa, prima di andarsene peró prese qualcosa dalla tasca e lo tiró fuori, era una scatolina per anelli, ma la porse «aprila ti prego» mi disse e io cosi feci, all'imterno c'erano due piccole fedine argentate identiche su una c'era la S e sull'altra ma M incise con dei diamantini erano bellissimi, delle lacrime di gioia iniziarono a rigarmi il volto, lui mi prese in braccio e mi abbraccio poi all'orecchio mi sussurro «Sara Menon vuoi essere la mia fidanzata?» io faccio un gridolino abbastanza irritante ed inizio ad urlare «sisisi e ancora si Marco lo voglio» mi infiló l'anello al dito e si mise il suo poi mi diede un altimo tenero bacio sulle labbra «grazie di avermi reso felice, questa serata resterá davvero indimenticabile, buonanotte principessa» ricambiai il suo bacio «buonanotte » dissi sorridendo come un ebete e rientrai in casa dova mi fiondo nella mia camera mi infilo il pigiama e mi butto nel letto, lo sogno tutta la notte e spero che lui faccia lo stesso.
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Buongiorno principessa
Romancelei bella, ricca e un po'viziata lui bellissimo, arrogante e misterioso. Nonostante le diversitá peró... Tutto puó accadere