come va va

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Sono cosí immersa dai miei pensieri che non mi rendo condo del suono continuo del campanello, me ne accorgo solo dopo un po', non ho proprio idea di quanto tempo sia passato da quando hanno iniziato a suonare, sono sicura che siano la mia amica e il mio amore, prendo la borsa e mi fiondo giú.
Aprendo la porta trovo Mari che mi guarda malissimo, probabilmente è da parecchio che è lá, ci guardiamo e scoppiamo a ridere, proprio in quel momento sentiamo il rumore della macchina di Andre e capiamo che è lui che ci sta avvertendo di muoversi, sopratutto se non vogliamo arrivare in ritardo, anche se in veritá siamo già abbastanza in ritardo, non fa nulla peró, le ragazze sono sempre in ritardo, è un dato di fatto; do un tenero bacio sulla guancia a Mari e saliamo in macchina, bacio appassionatamente Andre e partiamo a tutta velocitá perchè il mio Andrea odia davvero arrivare in ritardo, eppure con me si dovrá abituare, non sono mai stata una ragazza puntuale.
Durante il viaggio nessuno parlava così ne approfitto io, voglio dirlo prima a lori che a tutti gli altri.

«Ragazzi, devo dirvi una cosa, voglio che siate i primi a saperlo, ho un po' paura delle conseguenze di quello che sto per dirvi ma non ho nessuna intenzione di nascondervelo»

«amore io voglio sapere qualunque cosa riguarda te» disse Andre

«concordo con lui, qualunque cosa stai per dirci noi ti staremo accanto» disse la mia adorata Mari

Presi un respiro profondo, avevo paura ma sapevo che dovevo farlo «ragazzi, io tra due settimane torno a casa e con casa intendo a Londra, non ho problemi economici, verro a trovarvi spesso ve lo giuro come giuro che mi mancherete ragazzi, un anno è passato così in fretta che non me ne sono nemmeno accorta» senza accorgermene ero scoppiata a piangere, Andrea senza pensarci due volte mi accarezzó una guancia togliendomi le lacrime, pensavo si sarebbe arrabbiato ma sorrideva, era un sorriso tenero e sincero, mi aspettavo tutti tranne che una reazione del genere, sapevo bene che Andre era un ragazzo tenero e comprensivo ma non pensavo che lo sarebbe atato fino a questo punto, credo che chiunque avrebbe reagito male a una cosa del genere, lui no, il mio tenerone no, era un sorriso compresivo e tenero che mi tolse un grosso peso dallo stomaco, mi voltai per vedere la reazione della mia migliore amica parigina e con mia grande sorpresa anche lei rideva e scherzava, loro erano felici per me e ora che finalmente glielo avevo detto ero felice anche io

«noi saremo sempre vicino a te che te stia qua a Parigi o a Londra tesoro te sarai sempre un ricordo meraviglioso di quest'anno, ti vogliamo davvero bene piccola» disse la mia migliore amica sorridendo e anche Andre annuì come per darle ragione e tutto ció mi rendeva ancora piú felice

«grazie ragazzi, grazie di tutto anche io vi voglio bene e ora mi sento decisamente meglio» sorrisi come un'ebete ma non mi importava, non mi importava perchè ero felice.

Buongiorno principessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora