Capitolo 4. Addio.

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"Ma quella è la moto di Aurora. C***O NO!" accosto la macchina e scendo di corsa "AURORA! AURORA! AURORAAAA!" ho il cuore che mi scoppia nel petto "Amore mio!" corro velocissimo per raggiungerla.

"No no signore non può superare le transenne." dice un poliziotto "La prego! E' la mia compagna!" lo supplico "Signore mi dispiace ma non posso proprio farla passare. I medici la stanno soccorrendo" insiste il poliziotto "Non ci credo. AURORA? AMORE? SONO QUI!" grido il più possibile "Amore...amore mio è tutta colpa mia" scoppio a piangere "Mi scusi se insisto. Può chiedere a un suo superiore se posso raggiungerla la prego, sono disperato" dico "Non posso signore. E' proprio il mio superiore ad aver dato queste disposizioni" dice il poliziotto dispiaciuto "Però se vuole posso dirle dove la trasporteranno. Lo hanno detto poco fa in radio" aggiunge il poliziotto "Oddio si la prego" dico singhiozzando "La stanno portando a Londra al St. Thomas" dice il poliziotto "Grazie mille. Le sono grato" dico mentre mi dirigo nuovamente alla macchina "RAGAZZO!" sento il poliziotto richiamarmi "VIENI QUI!" dice "C'è troppo traffico per andare all'ospedale. Raggiungimi qui con la macchina. Un mio collega sta tornando in centrale ti faccio incolonnare a lui così puoi arrivare subito in ospedale" mi dice il poliziotto "Grazie ancora! Arrivo subito!" dico correndo nuovamente verso la macchina "Arrivo amore mio" dico fra me e me.

Salgo in macchina e dopo aver suonato alle macchine per spostarsi raggiungo finalmente la macchina della polizia "Vai ragazzo! E in bocca al lupo" dice il poliziotto "Grazie signore" alzo il finestrino e mi metto dietro la macchina della polizia. 

Percorro tutta la strada a una velocità mai raggiunta, devo arrivare il prima possibile dal mio amore, devo scusarmi, devo starle accanto, devo sostenerla, è tutta colpa mia.

Arrivati alla stazione della polizia, vedo la macchina della polizia accostare"Ragazzo in bocca al lupo. Speriamo vada tutto bene. Ce lo auguriamo tutti, è giovanissima ce la farà, stai tranquillo" dice il collega cercando di rassicurarmi "Me lo auguro anche io, grazie per il sostegno" saluto il poliziotto e riparto verso l'ospedale.

Durante il tragitto chiamo Brandon "Amico che succede?" mi chiede "Un disastro Brandon. Aurora ha avuto un incidente, la stanno portando al tuo ospedale. Tu sei di turno?" domando "No amico sono in ferie. Sono proprio fuori Londra. Come è successo?" chiede "Lunga storia amico. Anzi perdonami sono quasi arrivato in ospedale, ti spiego più tardi" lo saluto "Aspetta amico. Chiamo subito qualche mio collega e mi faccio dire la situazione ok?" dice Brandon "Grazie amico. Chiamami il prima possibile" dico "Tranquillo. A dopo amico" lo saluto e attacco.

Arrivo in ospedale dopo cinque minuti, parcheggio subito la macchina nel primo posto disponibile, scendo dalla macchina e corro verso l'entrata "IL PRONTO SOCCORSO? DOV'E' IL PRONTO SOCCORSO?" chiedo gridando alla reception "Alla fine del corridoio, sinistra, destra e sempre dritto" mi risponde spaventata la signora "Grazie" corro velocemente verso l'entrata del pronto soccorso.

"Ecco la porta" dico, corro ed entro "AURORA! AMORE?" grido, mi giro intorno ma non la vedo "Signore lei non può stare qui" dice un'infermiera "Non mi interessa voglio sapere dove si trova la mia compagna. Aurora Bellini, ha avuto un incidente. La polizia mi ha detto che la stavano portando qui" insisto "Si è qui. Esca fuori nella sala d'attesa. Stiamo facendo degli accertamenti. Appena sappiamo qualcosa le diremo tutto, stia tranquillo. Ci distrarrebbe soltanto e non potremo dare il 100% per la sua compagna." dice l'infermiera accompagnandomi all'uscita "Ok, ma la prego mi tenga informato per qualsiasi cosa" dico "Ha la mia parola" mi dice sorridendomi e chiudendo la porta del pronto soccorso.

Mi siedo su una delle sedie presenti, ho paura, mi metto le mani nei capelli per l'ansia "Brutto stronzo!" sento qualcuno gridare, sollevo la testa e vedo Simon aggredirmi "Oh! Ma che fai?" grido "Che faccio? Che ci fai tu qui? Hai anche il coraggio di stare qui?" dice incazzato "E perché non dovrei? Piuttosto tu che ci fai qui?" chiedo "Perché non dovresti stare qui? Hai anche il coraggio di fingere st***o? Aurora mi ha detto che è successo qualcosa tra di voi e che non voleva più stare a casa tua. Stava venendo da me prima dell'incidente. Che le hai fatto brutto s****o eh?" mi domanda "Non sono fatti tuoi idiota" rispondo freddo "Ah no? E dimmi perché ha chiesto di chiamare me invece che te? Rispondimi" dice Simon "Non può essere" rispondo "Guarda tu stesso" dice porgendomi il suo cellulare "Ho ricevuto una chiamata poco fa in cui mi dicevano che Aurora aveva chiesto di me" risponde con aria di sfida, non ci voglio credere, mi siedo sulla sedia nuovamente e metto le mie mani tra i capelli "Amore mio, scusami tanto. E' colpa mia" ripeto in continuazione "Esatto è proprio colpa tua. Io ti avviso se Aurora non sopravvive non farai una bella fine star del c***o. Non capisco come fai ancora a stare qui dopo quello che le hai fatto. Guarda cosa hai provocato." scoppio a piangere "Signore, brutte notizie." vedo l'infermiera uscire "Lei sapeva che la signora Bellini era incinta?" domanda "Si, è incinta. Quindi?" rispondo "Mi dispiace ma..." si interrompe "...ha perso il bambino" dice dispiaciuta, sgrano gli occhi "Cosa?" domando "Mi dispiace tanto" ripete, scoppio a piangere "NO! NO!" grido "Oh c***o" dice Simon "E lei come sta?" domanda "Ecco altra brutta notizia. La signorina Bellini ha bisogno urgente di sangue." dice disperata "E non avete scorte?" domanda Simon "Si le abbiamo, ma non del gruppo sanguigno della signorina" risponde amareggiata l'infermiera "Che gruppo le serve?" domanda Simon "AB negativo" risponde "I...I...Io sono AB negativo" esclamo singhiozzando "Oh santo cielo che bella notizia. Venga mi segua, dobbiamo prepararla per la donazione" inizio ad incamminarmi verso l'entrata ma vengo trattenuto da Simon "Dona e poi scompari. Hai creato già troppa sofferenza ad Aurora che dici?" gli tolgo il braccio che mi trattiene "Ragazzi non mi pare il momento di litigare" interviene l'infermiera "Ha ragione. Arrivo" dico dirigendomi verso la sala prelievi.

Passo tutto il tempo del prelievo a piangere per la perdita del nostro bambino e a pensare alle parole di Simon, forse ha ragione, ho provocato io tutto questo, è colpa mia se Aurora si trova tra la vita e la morte.

"Bene ragazzo abbiamo finito" dice l'infermiera "Corro a portare la sacca alla tua amata. Vedrai che si risveglierà. Potrete nuovamente stare insieme" dice "No. Non torneremo insieme. E' colpa mia se ha fatto questo incidente e se ha perso il bambino. Devo scomparire dalla sua vita" rispondo "Ma..." la interrompo "Mi faccia un favore. Non dica che sono stato io ad avergli donato il sangue." dico "Ma così la odierà soltanto" aggiunge l'infermiera "Sarà più semplice per lei dimenticarmi" rispondo "Arrivederci" esco dalla sala prelievi.

Raggiungo Simon nella sala d'attesa "Prenditi cura di lei" gli porgo la mano "Non dirgli della donazione di sangue" dico "Ci penserò io" dice freddo "Perfetto" dico incamminandomi verso l'uscita in lacrime "Addio amore mio."


Prendo il cellulare.


Scrivo un messaggio.


"Addio"

"Addio amore mio"

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"Addio amore mio"

​𝑷𝒆𝒓𝒇𝒆𝒄𝒕 𝑺𝒕𝒓𝒂𝒏𝒈𝒆𝒓𝒔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora