Capitolo 43. Confessioni.

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Rimaniamo a chiacchierare per tutto il resto della giornata fino a quando ormai stanchi decidiamo di andare a dormire "Bene ragazzi voi dormite nella stanza di Aurora. E' come l'hai lasciata tesoro" dice mia madre "L'ho solo spolverata" sorride "Grazie mamma" dico "Vieni amore ti mostro la mia stanza" lo prendo per mano "Buonanotte mamma. Ciao fratellino" dico "Buonanotte a voi" dice mia madre "A domani Martina. Ciao Daniele" conclude Tom.

La mia stanza è davvero tale e quale a come l'avevo lasciata, ogni singola cosa è al suo posto "Ecco qui la mia stanza" dico togliendo le mie mani dagli occhi di Tom "Amore ma è meravigliosa" risponde entusiasta "Piccolina" aggiungo "Ma no dai" dice Tom avvicinandosi alle cornici attaccate al muro "Lei chi è?" domanda "E' la mia migliore amica Stefania. Domani te la faccio conoscere" rispondo "Siete entrambe molto belle" dice "Ah si?" dico lanciandogli un cuscino "Ahia!" esclama "Te la sei cercata" rispondo sollevando le braccia al cielo "Ho solo detto la verità" risponde accennando un sorriso "Ma tu lo sei molto di più" dice avvicinandosi "Molto di più" ripete mentre mi bacia delicatamente "Ti sei salvato" rispondo ridendo "Vieni ti mostro una cosa" dico prendendolo per mano.

Apro il mio armadio, prendo una scatola verde e la metto sopra il letto "Vieni amore siediti" dico "Questa è la mia scatola dei segreti" aggiungo "La camera dei segreti il ritorno" scherza "Aprila pure" dico "Sicura?" domanda "Certo" faccio un cenno con la testa, solleva il coperchio e inizia a prendere tutte le cose che erano presenti "E questa?" domanda "Questa è bella" inizio a ridere "Come potrai notare è una bacchetta fatta in casa" rispondo "Me l'ha fatta mia cugina. Eravamo entrambe patite per Harry Potter. Passavamo i nostri pomeriggi a inventarci storie su possibili avventure ad Hogwarts. Io Serpeverde, lei Grifondoro. Io innamorata follemente di te, o meglio Draco" rido "Bei tempi quei" rimango a fissare la bacchetta "Non me ne avevi mai parlato" dice Tom "Vero. Diciamo che all'apparenza può sembrare una bella storia, per me invece non lo è" rispondo "Perché amore?" domanda "Io e mia cugina eravamo molto legate. Vivevamo lontane, ci vedevamo solo per le vacanze, ma come ti dicevo cercavamo di passare la maggior parte del tempo a disposizione insieme. Eravamo due sorelle si può dire. Poi è accaduta una cosa che ci ha fatto allontanare senza che noi lo volessimo. I nostri genitori litigano e noi ci siamo ritrovate da sorelle a complete estranee" rispondo "Mi dispiace amore" mi accarezza il viso "Tranquillo. Ormai è acqua passata. Me ne sono fatta una ragione" sorrido prendendo la sua mano che continuava ad accarezzare il mio viso "Dai prendi un' altra cosa" dico "Si..." si interrompe "...vediamo..." continua arricciando il naso "Questa lettera" dice "Ah si si!" scoppio a ridere "Leggila ti prego" continuo a ridere "E' in un inglese mezzo italiano" concludo.

Tom legge la mia lettera, si tratta di una lettera indirizzata a lui, lo lusingavo con belle parole d'amore "Amore ma eri tenerissima" dice man mano che legge la lettera "Ora posso dire che anche io ti amo" afferma concludendo la lettera "Il destino. Se chiedevi alla me di diciotto anni fa non ci avrebbe nemmeno scommesso un centesimo che io mi sarei ritrovata fidanzata con te." sorrido "Vero il destino" dice abbracciandomi forte "Amore?" si interrompe "Si?" domando "Devo chiederti una cosa. Perché hai detto a tua madre che io e te ci siamo conosciuti grazie ad un caffè?" domanda "Non ce l'ho fatta Tom. Non sono riuscita a dirle la verità. Mettiti nei miei panni. Avevo paura che le venisse un colpo sapendo una cosa del genere. Ne ha passate tante amore, non si merita anche questo dispiacere." rispondo chinando il viso "Ehi. Ehi!" esclama sollevandomi il viso "Va tutto bene" mi abbraccia forte "Tutto chiaro. Hai fatto benissimo" risponde "Sarà il nostro segreto" mi bacia delicatamente "La scelta che hai preso ti fa solo onore" mi stringe forte tra le sue braccia "Grazie amore" rispondo "Dai basta parlare di questo. Raccontami qualche cosa che mi farà arrabbiare" sorride "Del tipo?" domando "Qualche ex romano" risponde "Perché dobbiamo rovinarci la serata amore?" domando "Hai ragione. Forse è meglio di no. Pessima idea" sorride "Ti propongo un'altra cosa" dico sollevandomi sulle ginocchia "Spara!" esclama Tom "Ti mostro dei miei filmini di quando ero piccolina. Che ne pensi?" domando "Non potevi propormi di meglio" sorride dandomi un bacio veloce "Prendo subito i dvd e il computer" rispondo.

Ci addormentiamo abbracciati con i filmini che continuavano ad andare avanti, la stanchezza del viaggio ha avuto la meglio, mi sveglio dopo qualche ora, spengo il computer e mi rimetto a dormire abbracciando forte Tom.

La mattina seguente sento dei baci muoversi sul mio viso "Piccola principessa svegliati" dice Tom "Ehi amore mio. Buongiorno" dico sottovoce "Dormito bene?" domando "Benissimo amore" risponde felice "Sento un odorino buonissimo provenire dalla cucina" aggiunge "Si lo sento anche io. Mi mancava questo odorino di caffè italiano, quello originale" sorrido "Dai andiamo. Mia madre avrà apparecchiato di nuovo per un esercito" dico ridendo "Aspetta aspetta!" dice Tom trattenendomi a letto "Prima una cosa" inizia a baciarmi "Tom..." mi interrompe "Shh! Silenzio" dice continuando a baciarmi e ad accarezzarmi i capelli "C'è mia madre di là" dico sottovoce "Shh!" mi interrompe nuovamente continuando a baciarmi spostandosi però verso il collo "Tom..." continua ad azzittirmi "Promettimi che faremo piano" aggiungo "Te lo prometto" risponde sospendendo per un attimo i suoi baci "Bene allora continua" rispondo ridendo "Vado" dice ridendo anche lui.

Continuiamo a baciarci sempre più intensamente fino a quando presi dalla passione finiamo per fare l'amore.

"Avevamo sospeso i lavori " dice Tom accennando un sorriso "Hai fatto benissimo a rimetterli in corso" rispondo "Magari l'Italia ci porterà bene" dice Tom "Chi lo sa" rispondo "Se veramente ci riusciamo gli o le daremo un nome italiano, promesso" dice Tom "Ci conto eh!" esclamo "Aggiungo anche un'altra cosa" si interrompe "Te lo farò scegliere a te" aggiunge "Lo sceglieremo insieme" rispondo felice "Tu proponi e io ti aiuto allora." dice "Va bene" rispondo "Su andiamo ora tua madre ci starà aspettando" dice alzandosi dal letto "Andiamo" ci vestiamo e usciamo dalla mia camera.


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​𝑷𝒆𝒓𝒇𝒆𝒄𝒕 𝑺𝒕𝒓𝒂𝒏𝒈𝒆𝒓𝒔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora