Capitolo 24. 325

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"Sono qui sorellina" mi prende la mano e me la stringe "Non voglio ferire nessuno dei due." abbasso lo sguardo "Non devi pensare a loro Aurora. Pensa a te per una volta. Pensa cosa fa stare bene  te." mi accarezza  il viso "Non ti dirò nemmeno come la penso io per non confonderti maggiormente e non influenzarti. L'unico consiglio che ti voglio dare è di riguardarti indietro nel tempo. Come sei stata con uno e con l'altro. Sai tutta la verità ora. Ti deve interessare questo non se ferisci uno o l'altro" mi abbraccia forte "Hai ragione fratellone. Grazie mille" rispondo "Prenditi del tempo e non prendere questa decisione su due piedi. Falli soffrire un po' " sorride "Hai ragione. Ci penserò con calma. Grazie fratellone" lo abbraccio "Per la mia sorellina questo ed altro" mi bacia forte la guancia "Vuoi venire a cena da noi oggi?" domanda "No preferisco rimanere a casa. Devo informare Simon di quello che è successo oggi" dico "Giusto. Niente segreti" mi sorride "Allora vado. Kostas mi sta aspettando." dice "Salutamelo e dagli un bacio da parte mia" rispondo "Va benissimo. Ti chiamo domani ok?" dice "Va benissimo. A domani" rispondo "Ti voglio bene" dice "Anche io. Tanto" lo accompagno alla porta, ci diamo un ultimo abbraccio e va via.

Non ho voglia di prepararmi nulla, quel gelato mi ha riempito, mi farò del latte con dei biscotti più tardi semmai.

Mi stendo sul divano al buio e inizio a pensare, pro e contro di entrambi. 

Per ora i contro li ritrovo solo in Tom ma è anche vero però che ho sempre visto Simon come un amico mai come altro.

Continuo a pensare fino a quando non vengo interrotta da una telefonata, è Simon "Ehi!" esclamo "Splendore! Come va lì?" domanda "Tutto bene. C'è stato un brutto temporale ma tutto bene" rispondo "Il tuo viaggio?" domando "Tutto bene. Anzi piuttosto perdonami se non ti ho chiamata subito ma sono dovuto passare dai miei per sbrigare delle cose." dice "Nessun problema. Non preoccuparti" lo rassicuro "Simon..." mi interrompo "...devo dirti una cosa" dico "Che succede?" chiede preoccupato "Dopo che te ne sei andato è venuto a casa mia Tom" rispondo "Lo hai invitato tu o è venuto di sua iniziativa?" domanda "Sua iniziativa" rispondo "E che voleva?" domanda "Voleva parlarmi. Mi ha raccontato tutta la verità sui mesi scorsi e mi ha chiesto di darci una seconda possibilità" dico senza nascondere nulla "Non ci credo. Ma con che faccia si presenta a casa tua dopo quello che ti ha fatto?" chiede "Simon non parlare così. Tu non sai tutta la verità. Ogni suo atteggiamento aveva un motivo." rispondo "Poi non doveva sposarsi scusa?" chiede "Non più. Ha deciso di annullare le nozze" rispondo "Per te?" chiede "In parte" rispondo " E' ora?" domanda "E ora non lo so. Voglio pensarci per bene." rispondo "Aurora non ci vuole un genio. Si vede già da come parli. Sceglierai lui. Non c'è competizione tra me e lui." si interrompe "Simon, non dire così. Se sono confusa un motivo ci sarà" dico "La tua non è confusione, hai solo paura di accettare la realtà dei fatti. Ami lui e lo amerai per sempre." si interrompe "So benissimo che ci tieni a me, ma è solo bene, non amore. Non rimandiamo una cosa che è già stata decisa. Non ti preoccupare. Starò bene Aurora, ti ringrazio comunque per l'amore che mi hai dato la scorsa notte, lo ricorderò per sempre." scoppio a piangere riconoscendo la verità nelle sue parole "Mi dispiace tanto Simon" dico "Non preoccuparti Aurora, lo comprendo. In fin dei conti al cuore non si comanda no? Starò bene. Vai Aurora, riprenditi la tua vita, con me saresti stata completa solo per metà. Ti voglio bene." si interrompe "Anche io Simon, moltissimo. Scusami tanto." continuo a piangere "Non devi scusarti Aurora, ho fatto sempre tutto perché lo sentivo senza mai pretendere niente in cambio. Non è andata, pazienza. Ora scusami ma devo proprio andare. Se vorrai sai dove trovarmi." conclude "Certamente. Non scomparirò, te lo prometto" rispondo "Ciao Aurora. In bocca al lupo per tutto" dice "Ciao Simon" chiudo la chiamata.

Continuo a piangere, ma è un pianto diverso, più liberatorio e felice "Grazie Simon" dico "Devo andare da Tom" continuo "Prima però ci vuole una doccia" corro in bagno e mi faccio una bella doccia.

Una volta uscita, mi asciugo i capelli, corro in camera mia e mi cambio, indosso un normale jeans e una maglietta.

Mentre mi preparo il mio sguardo ricade su un particolare, la felpa di Tom "Tu vieni con me" la prendo e la metto in una busta di cartone, mi metto la mia giacca di pelle, prendo il mio cellulare, le chiavi di casa e della moto ed esco di casa "Arrivo Tom" mi incammino verso il garage "Aspetta ma dove devo andare? Accidenti non so dove alloggia" prendo il cellulare e mando un messaggio a Matt:


"URGENTE. In che Hotel sta alloggiando Tom?"


Ricevo la sua risposta dopo pochi minuti:


"Lo sapevo che avresti preso la giusta decisione. 

Alloggia al Shankly Hotel. 

Vai sorellina. In bocca al lupo. 

Ti voglio bene"


Ringrazio Matt, salgo in sella alla moto e parto verso l'Hotel.

Sono un uragano di emozioni, mi scoppia il cuore nel petto, sono felice ed agitata allo stesso momento.

Arrivo all'hotel, parcheggio la moto, tolgo il casco ed entro "Salve ho bisogno di un favore. Oggi è il compleanno di un vostro ospite. Non sa che sono qui, vorrei fargli una sorpresa, mi potrebbe dire la stanza del signor Felton?" domando alla receptionist inventando una scusa "Io la conosco signora. Lei non è qui per il suo compleanno vero?" chiede "Devo vederlo la prego" insisto "Stanza 325. Il signore è solo. La sua compagna è partita nel tardo pomeriggio. Vada signora se lo riprenda" dice felice "Sono una vostra grande fan" conclude "Grazie mille gentilissima" corro verso l'ascensore.

 Vada signora se lo riprenda" dice felice "Sono una vostra grande fan" conclude "Grazie mille gentilissima" corro verso l'ascensore

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"Arrivo Tom"

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