Capitolo 51. La cena è servita.

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Mia nonna ha preparato di tutto, come immaginavo naturalmente, ha preparato una quindicina di piatti "Tom caro queste sono tutte cose tipiche salentine eh!" dice nonna raggiungendoci a tavola "Ti prego spiegami ogni singolo piatto" risponde entusiasta Tom "Ma certo caro. Allora..." si alza dalla sua sedia "Questa si chiama pitta, è una sorta di tortino di patate con all'interno la famosa pizzaiola" risponde "Di cosa è composta la pizzaiola?" la interrompe Tom "Allora. Diciamo che ognuno la fa come vuole aggiungendo o togliendo qualcosa. Comunque di norma è formata da pomodorini, cipolla, capperi e tonno" risponde "E' molto buona amore" mi intrometto "Queste invece sono delle polpettine di carne fritte, primo sale e mozzarelline arrivati entrambi direttamente dal caseificio di mio nipote..." si sposta leggermente "Questo invece è un pane tipico, lo chiamiamo puccia o panetto, sono fatti di farina di grano ed infine queste sono le famose pittule" la interrompe "Queste le conosco. Aurora una volta me le ha fatte" dice ridendo "Questi sono solo gli antipasti" dice "Cosa?" domanda Tom sgranando gli occhi "Dopo c'è la pasta fatta in casa. Ho preparato le orecchiette al sugo. Le ho fatte con le mie mani" conclude sorridendo "Beh allora mangiamo!" esclamo "Buon appetito" dice nonna "Buon appetito" risponde Tom ancora perplesso.

"Nonna" dice Tom "Si Tom?" dice "Tutto buonissimo" dice bevendo tutto d'un sorso "Sono felice caro" sorride "Vado a cucinare la pasta" aggiunge "Questa sarà ancora più buona" conclude "Nonna aspetta ti aiutiamo" esclamo "Porta solo i piatti. Cucino io" mi rimprovera "Eh va bene" rispondo ridendo.

Una volta finito di portare gli antipasti in cucina, e dopo averli sistemati in frigo torno da Tom "Amore?" mi chiama sottovoce "Dimmi" rispondo "Sono pieno" dice toccandosi la pancia "Hai fatto l'abbuffata di antipasti amore. Ci credo" sorrido "Non preoccuparti. Ho detto a nonna che non siamo abituati a mangiare troppo di sera. Non ha cucinato molta pasta." mi avvicino e lo bacio a stampo "La mia salvatrice" ridiamo insieme.

Dopo circa dieci minuti mia nonna torna a tavola portando i piatti "Tommaso!" esclama "Aurora ha detto che non siete abituati a mangiare molto e non ho fatto molta pasta, se ne vuoi altra poi non fare complimenti dimmelo senza problemi che te la cucino" conclude "Nonna come l'hai chiamato?" scoppio a ridere "Vabbè Tommaso - Tom non c'è molta differenza. L'ho detto in italiano" ride "Va benissimo così." si intromette Tom sorridendo.

La serata con nonna va benissimo, Tom dopo il primo ha iniziato a parlare più tranquillamente con mia nonna, hanno chiacchierato di diversi argomenti, compresa la vita di mia nonna "Ho sempre amato mio marito, sin da quando l'ho visto per la prima volta quando avevo dodici anni, la stessa cosa lui. Era un amico di mio fratello. Ci siamo sposati a ventidue anni e vista la situazione economica siamo partiti per la Svizzera per trovare maggiore fortuna. Lì sono nate le mie tre figlie e sempre lì..." si interrompe "...l'ho perso all'età di quarantadue anni" si commuove "Nonnina" mi alzo e l'abbraccio "Sto bene sto bene" dice "Poi sono tornata in Italia. Le mie figlie sono andate a scuola, poi si sono sposate e io sono rimasta da sola. Ma è la vita, non posso prendermela con loro." risponde "Poi sono nati i miei sei strepitosi nipotini." dice mia nonna stringendomi la mano sorridendo "Voletevi bene ragazzi" conclude "Lo sappiamo benissimo nonna. Stai tranquilla" rispondo "Darei la mia vita per Aurora" dice Tom "Bene sono felice" sorride "Beh ragazzi. Limoncello e pasticciotto ora" dice "Veramente..." dice Tom "No Tom! Al pasticciotto non si dice no!" esclama "Mangia quello che vuoi ma assaggialo" insiste "Dai facciamo metà io e te" mi intrometto "D'accordo" risponde.

È inutile dire che Tom non ha resistito alla bontà del pasticciotto divorandoselo in un secondo "Piaciuto?" domanda mia nonna "Da pazzi" dice toccandosi la pancia "Te l'ho detto che dovevi assaggiarlo" risponde mia nonna ridendo "Avevi ragione" risponde.

Dopo il racconto della sua vita mia nonna gli ha voluto anche far vedere qualche vecchia foto, gli ha mostrato la casa in Svizzera, le recite di Natale, le foto del suo matrimonio ma anche quello delle sue figlie.

Non potevano mancare le foto dei suoi amati nipotini "Guarda Tom questa è Aurora. Aveva un anno, le avevo regalato per Natale la trapuntina e le lenzuola della carica dei 101, usciva pazza per quel film" dice "Lo so benissimo." ride "E questa foto bellissima?" dice Tom "Vero molto bella" risponde nonna "Qui aveva quattro anni. Era a Roma a casa di sua zia, la mia figlia più grande. Quando Aurora era più piccola tutte e tre le mie figlie prendevano Aurora per una modella. Le facevano foto in continuazione..." si interrompe "...e devo dire che usciva sempre una meraviglia la mia piccolina. Peccato che hai perso quei riccioli incantevoli" dice rammaricata "È vero nonna" rispondo "Comunque Tom se ti piace così tanto te la regalo. Ne ho così tante, posso regalartela senza problemi" dice porgendogliela "Grazie. La conserverò come un gioiello prezioso." risponde felice Tom.

Salutiamo mia nonna poco dopo "Dove lo porti domani Aurora?" domanda "Non saprei ancora nonna. Decidiamo sul momento in base a cosa ci va di fare" rispondo "Se volete venire a mangiare venite senza problemi" risponde "Tranquilla nonna. Nel caso ti avviso" rispondo "Va bene amore" ci da un bacio sulla guancia ed usciamo di casa.

"Sappi che amo tua nonna" esclama Tom "Davvero?" ridacchio "Io invece credo che lei ami te" aggiungo "Sono felicissimo di questo" sorride dolcemente.

Stavamo per partire quando vedo mia nonna aprire il portone di casa "AURORA!" grida affannata "Che è successo ora?" dico tra me e me abbassando il finestrino "Dimmi nonna. Che succede?" domando "Avete dimenticato i pasticciotti per la colazione di domani!" esclama ancora affannata "Ma nonna non succedeva nulla se li lasciavamo da te. Ti è venuto l'affanno per correre a partarceli" dico scendendo dalla macchina "Ora rientra in casa, prenditi un bicchiere d'acqua e siediti per qualche minuto" insisto "Sta tranquilla..." si interrompe "...sto bene" continua "Fa come ti dico" insisto "Va bene. Buonanotte amore" risponde "Buonanotte nonna" la bacio io questa volta "Buonanotte Tom!" grida sporgendosi dal portone "Buonanotte nonna Ada" dice Tom.




Tom incantato dalle storie di mia nonna

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