Parte 4

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dopo aver fatto il rapporto missione a Fury, senza perdere altro tempo gli chiedo della ragazza con il cecchino. "ho capito di chi stai parlando, la chiamano il soldato dell'inferno, non sappiamo nulla su di lei, è praticamente un fantasma. Nessuno l'ha mai vista in viso e chi l'ha fatto beh non è sopravvissuto per raccontarlo.
Ad altri miei Agenti è capitato di scontrarsi con lei, su venti solo uno è sopravvissuto. Questo è tutto quello che so.  Mi alzo insoddisfatta dato che speravo di ricevere qualche informazione in più "ti ringrazio" prima di uscire si alza anche lui avvertendomi  "Natasha se posso darti un consiglio, resta fuori da questa storia, non sappiamo contro chi stiamo combattendo. Anche se so già che non mi ascolterai, ti chiedo di pensarci su." Annuisco e senza aggiungere altro esco da lì. Torno alla torre per poter continuare la mia ricerca. Voglio trovare quella ragazza ad ogni costo. So che la conosco, ne sono sicura ma non riesco a ricordarlo. Mi butto sul divano accanto a Steve, che sta leggendo dei fogli. "come sta andando la ricerca sulla ragazza della missione?" Mi massaggio le tempie frustrata "male, la tua?"
Allontana i fogli da lui per poi poggiare completamente la schiena al divano.
"sono a niente, Alex è stata avvistata l'ultima volta nel 1945 due anni dopo la sua scomparsa e poi nulla, nessuno l'ha più vista. Tutte le informazioni su di lei sono scomparse. È praticamente un fantasma" fantasma..
immediatamente mi tornano in mente le parole di Fury "È praticamente un fantasma.."
Mi giro verso Steve che mi guarda confuso
"e se fossero collegate?" Steve si raddrizza sul divano cercando di capire cosa sto dicendo "cosa intendi"
"se Alex fosse la ragazza che ci ha attaccati durante la missione?" Inizia a ridere per poi secondi per poi tornare serio "impossibile" capisco sia improbabile come tesi ma non la escluderei a priori  "perché?"
"conosco Alex, non starebbe mai dalla parte del nemico. Non è da lei." Cerco di trovare un motivo logico a finché questa tesi possa essere valida "sono passati tantissimi anni, la gente cambia" risponde immediatamente mettendosi quasi sulla difensiva "non lei, è impossibile.
A meno che.." alza gli occhi pensieroso e questo aumenta la mia curiosità  "a meno che?" Il suo sguardo ritorna su di me
"a meno che non la stiano controllando, cancellando i suoi ricordi, proprio come.." completo la sua frase sapendo bene di chi sta parlando  "..Bucky" annuisce d'accordo
"ma è soltanto un'ipotesi, non abbiamo nessuna prova"
"c'è solo un modo per sapere la verità, dobbiamo scontrarci di nuovo con lei" mi guarda titubante per poi riprendere i fogli che prima aveva in mano.
"Oppure se un modo più semplice" esce una foto e me la passa "era lei" la prendo e inizio a guardarla attentamente ma i ricordi di quella sera ma il ricordo del viso che ho visto è troppo offuscato ormai. Mi soffermo a guardare l'occhio destro ma non vedo nessuna cicatrice. Ma gli occhi mi sembrano quelli
"Non lo capisco, era troppo buio. Dobbiamo tornare al piano A" riprende la foto e incrocia le braccia diffidente  "e come pensi di fare? Se pensa che le stiamo dando la caccia, non si farà trovare così facilmente." Mi alzo in piedi sicura di me  "ti sbagli, cos'è la cosa più importante in questo lavoro? L'anonimato. Se vuole continuare ad essere praticamente un fantasma, e fidati che lo vuole, dovrà eliminarmi perché io l'ho vista in volto."
soldato dell'inferno pov
"rapporto missione" cerco di parlare ma la mia mente è inondato di immagini che non mi permettono di concentrarmi. "rapporto missione, ora" la voce dura e seccata del mio capo mi riportano alla realtà  "la donna sul ponte, chi era?" Perché mi interessa..
"l'avevi già vista, in un'altra missione, tanti anni fa, sei stata tu ad allenarla per diventare una vedova. Lei è la tua missione nient'altro, è chiaro?!"  Cerco di pensare a ciò ma non ricordo niente, solo il suo viso che viene affiancato da quell'altro ragazzo anche lui vagamente familiare.
"anche il ragazzo, io lo conoscevo" si avvicina possiamo le mani sui braccioli della sedia, mentre mi guarda seccato
"Il tuo lavoro è stato un dono per l'umanità, mi serve che tu lo faccia ancora una volta.
Ma se non farai la tua parte, io non posso fare la mia e l'Hydra non potrà dare al mondo la libertà che merita." Cerco di concentrarmi sulle sue parole, ma i volti di quelle persone mi distraggono nuovamente.
"Loro ti hanno riconosciuta?" Cerco di pensare a cosa è successo prima di rispondere
"no.. io non credo. La maschera è caduta per un istante" riconosco immediatamente il suo sguardo, sta per chiedermi di uccidere qualcuno.
"non possiamo rischiare, devi ucciderli. È un ordine." Non voglio uccidermi perciò mi ribello al suo ordine. "ma.. io li conoscevo" mi ignora girandosi verso delle persone che ci hanno osservati per tutto il tempo "preparatela" uno di loro fa un passo in avanti  "ha sospeso la crioterapia troppo a lungo" si gira verso di me pur continuando a parlare con loro "riportatela a zero e ricominciate. Quando ha finito, portatela da me"

Forever and ever // Natasha RomanoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora