Parte 18

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Alex's pov
scendo in palestra e salgo sul ring mentre aspetto che Nat arrivi. quella ragazza mi fa uno strano effetto è così dannatamente sexy, ma tutta questa situazione è così complicata, non voglio rovinare il rapporto con l'unica ragazza con cui vado d'accordo in questo posto. La voce di Nat mi riporta sulla terra "eccomi" cerco di concentrarmi sul suo viso ma involontariamente il mio sguardo scende su ciò che indossa, una semplice canottiera e dei pantaloncini "Alex stai bene? Sei più pallida del solito" scuoto la testa allontanando tutti i pensieri che non mi permettono di pensare lucidamente  "eh ah si sì tutto apposto. Allora iniziamo?"  Sale anche lei sul ring mettendosi difronte a me "non vorrei farti male" dice con quel ghigno divertito, vuole provocarmi. Faccio un passo verso di lei, lei mi schiva e il braccio dritto la schiena. "guarda e impara" Con un salto, mi libero dalla sua presa e blocco le sue braccia dietro la sua schiena. È vicina, è troppo vicina. Mi allontano di scatto e lei nota il mio strano atteggiamento. "tutto bene?" Sembra preoccupata dalla mia reazione perciò cerco velocemente una scusa che possa funzionare "si si, solo che oggi c'è più caldo del solito" mi guarda confusa "ma siamo a dicembre..." Che idiota come ho fatto a non pensarci "saranno i riscaldamenti" sento il mio viso andare a fuoco deve averno notato il mio imbarazzo. "sono spenti.." mi risponde seriamente ma è ovvio che stia cercando di non ridere  "ok ok basta parlare, continuiamo forza" continuiamo a lottare corpo a corpo e non posso fare a meno di notare quanto sia migliorata rispetto a tanti anni fa. Stare con gli Avengers le fa bene, è più veloce, è più forte e i suoi riflessi sono praticamente perfetti. mi avvicino provando a farla cadere ma si aggrappa a me e cadiamo insieme. Ma prima dell'impatto con il pavimento del ring ribalta la situazione, spingendomi sotto di lei. Quando riapro gli occhi mi rendo conto di quanto vicina sia. così vicina... ancora quella sensazione, devo essere rossa, mi sento come se la pelle andasse a fuoco e il suo ghigno divertito dalla situazione non aiuta. Perché non si alza, è troppo vicina. mi basterebbe alzare la testa  di pochissimo per baciarla. Sto per parlare ma qualcosa mi impedisce di farlo o meglio qualcuno. Mi sta baciando, ricambio e il bacio diventa sempre più passionale, ma devo staccarmi per mancanza di ossigeno. Lei si alza e mi allunga una mano che afferro immediatamente. Ha uno sguardo diverso dal solito, mi fa quasi paura. "vieni con me" annuisco e senza dire nulla la seguo. Arriviamo fino alla sua camera e mi fa entrare. "Che ci facciamo qui?" Invece di rispondermi mi spinge sul letto "oh.." prevedo una bella serata.

Forever and ever // Natasha RomanoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora