5- Massaggi alle Cosce e Buon Comportamento

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Il mattino seguente, Harry arriva in tempo per paura di cosa potrebbe fare Louis se non l'avesse fatto. Le gambe gli bruciano per il giorno prima e quasi non si era presentato, ma sapeva che poi Louis non l'avrebbe mai più allenato.

"Per una volta in orario vedo." Dice Louis appena Harry mette piede sul campo.

"Sì ma le gambe mi stanno fottutamente uccidendo." Si lamenta Harry.

C'è un attimo di silenzio prima che Louis parli.

"Vieni qui." Lo chiama Louis mentre si siede sulla panchina.

Per caso Harry aveva fatto qualcosa di male? Lo punirà per ieri come aveva detto?

Le gambe di Harry si rifiutano di muoversi da dove sono nonostante la sua mente gli dica di muoversi.

"Harry, non ti farò del male. Porta il tuo culo qui." Louis indica per terra di fronte a sé.

Harry si trascina fino a Louis e rimane in piedi esattamente di fronte a lui, confuso su cosa stia succedendo. Permette a Louis di farlo sedere a fianco al più grande.

"Gamba su, sul mio ginocchio sarebbe preferibile." Istruisce Louis.

Harry segue gli ordini nonostante non abbia idea di cosa stia succedendo. Louis appoggia una mano dolce sulla coscia carnosa di Harry ed Harry sussulta.

"Mia madre lo faceva a me quando ero più piccolo e avevo appena iniziato a giocare a calcio. Mi aiutava a dormire meglio perché le mie gambe erano sempre troppo indolenzite." Louis inizia a massaggiare dolcemente la coscia di Harry, sentendo i muscoli tesi fra le sue dita.

"Non mi aspetto che tu ti addormenti, e né lo voglio. Abbiamo ancora un allenamento da completare, e forse anche le conseguenze di ieri se non sei fortunato." Dice Louis fermamente.

"Sì, signore." Risponde Harry piano.

"L'altra gamba, non abbiamo tutto il giorno." Dice Louis, lasciando cadere la gamba di Harry dal grembo.

Harry alza l'altra gamba indolenzita e sente la differenza fra le due. L'altra sembra più leggera e con meno crampi, mentre la coscia che Louis ha ora è dolorante e infiammata.

Louis massaggia con attenzione la coscia spessa di Harry con le dita, abbandonandosi a sé stesso un pochino mentre appoggia la mano nella parte interna della coscia di Harry e alzando lo sguardo verso il più piccolo. Harry sente l'urgenza di chiudere le gambe quando Louis lo guarda, la mano ancora sulla sua coscia. La faccia gli diventa di un rosa acceso e chiude gli occhi.

Louis gli dà dei leggeri schiaffetti sulla coscia, poi tira giù la gamba dal suo grembo come aveva fatto con l'altra.

"Meglio?" Chiede Louis mentre si alza in piedi.

Harry apre gli occhi ed evita lo sguardo di Louis, provando a non mettersi in imbarazzo ancora di più. Si alza anche lui in piedi e sente quanto sembrino più leggere le sue gambe.

"Molto meglio. Grazie, signore." Gli fa i complimenti Harry.

"Bene. Ora non aspettarti che io lo faccia ad ogni allenamento. Prova a farlo quando torni a casa prima di andare a letto e ti sentirai meglio il mattino dopo. E questa sensazione andrà via quando ti abituerai ad allenare le tue gambe più spesso, te lo prometto."

Harry annuisce con la testa alla voce dominante di Louis.

"Bene, potremmo iniziare con dei giri intorno al campo?" Chiede Louis retoricamente, sapendo che avrebbe deciso di fare qualsiasi cosa avesse già preparato.

Harry geme sofferente al pensiero dei giri di campo. Dopo ieri, non crede che avrà più dei ricordi piacevoli legati a questi.

"Smettila di lamentarti e fai 15 giri." Ringhia Louis, diventando infastidito per il comportamento piagnucoloso del ragazzo.

Harry sussulta e annuisce, camminando oltre Louis per iniziare. Louis dà uno schiaffo sul sedere di Harry mentre questo gli cammina davanti. Harry salta e piagnucola per il dolore improvviso, poi rilascia un gemito morbido quando realizza da dove stesse venendo il dolore.

"Più veloce Harry, non abbiamo tutto il giorno." Ordina Louis. "Se non hai intenzione di metterci tutto l'impegno possibile, forse dovremmo solo smettere qui e puoi andartene dal mio campo. Non sono qui perché tu possa fare il minimo indispensabile Harry."

"Mi scusi signore." Si scusa Harry prima di andare via correndo iniziando a fare i suoi giri di campo.

Louis guarda Harry per un po' di giri, notando come Harry si stia stancando sempre meno velocemente. Tuttavia, va comunque negli spogliatoi per prendere un po' d'acqua per entrambi.

Quando torna, Harry ha finito i giri ed ha iniziato con dei piegamenti senza che gli venisse chiesto. Louis è impressionato con questo improvviso cambio di comportamento. Cammina verso di lui e gli appoggia a fianco una bottiglietta d'acqua.

"Bene, riccio. Quanti ne hai fatti fino ad ora?"

Harry fa una pausa ma non alza lo sguardo da per terra. "10 signore, ho appena iniziato."

"Bene, a 20 prenditi una pausa e bevi dell'acqua."

L'allenamento continua così per tutto il tempo rimanente. Diverso dal primo allenamento perché Harry sa un po' di più di quando aveva messo piede sul campo per la prima volta. Stavolta, Harry supera le sue barriere e fa di più di quanto Louis gli chiede e così Louis sa che si sta impegnando. È addirittura migliorato un minimo nel calciare. I due si incontrano nello spogliatoio dopo l'allenamento, proprio come avevano fatto il giorno prima.

"Stai migliorando riccio. Sono quasi fiero." Dice Louis al ragazzo seduto sulla panchina con la bottiglietta dell'acqua in mano.

Harry permette ad un piccolo sorriso di arricciarsi nelle sue fossette. "Grazie, signore."

Louis pensa a cosa dire prima di rilasciare i suoi pensieri in aria. "Se vai così bene nell'allenamento di domani, forse possiamo dimenticarci della punizione che ci sarebbe stata per gli errori di ieri, sì?"

Harry alza lo sguardo verso di Louis. "Sì, grazie signore." Sorride.

"E forse possiamo smetterla con il 'signore.'" Negozia Louis.

Le sopracciglia di Harry schizzano verso l'alto. "Wow, è molto clemente oggi."

"Hai ragione. Forse terremo il signore per ora. Non voglio che la gente pensi che io sia inferiore o uguale a loro."

Harry si pente delle sue parole. "Sì, signore."

"Dovremo trovare qualcosa di diverso però, questo mi fa sembrare così vecchio. Anche se preferisco i nomi formali, non mi piace sentirmi più vecchio. Solo superiore." Riflette Louis.

"Okay." Risponde Harry, senza il 'signore.'

"Troveremo qualcosa. Comunque, l'allenamento è finito. Assicurati di fare quello che ti ho detto stanotte. Sarà solo d'aiuto." Louis se ne va, uscendo dallo spogliatoio.

"Ciao, Lou." Dice Harry piano, sapendo che Louis non lo sentirà.

Quando si alza dalla panchina, non cade in avanti. Tuttavia, quando se ne va, Harry guarda Louis calciare la palla in giro per il campo e sorride triste prima di andarsene.





N/A:

raga io vi dico

il prossimo capitolo è un bordello della madonna e un trip mentale assurdo

Credo che aggiornerò domani pomeriggio o domani sera, perchè oltre a tradurlo dovrò anche provare a rendere la situazione più chiara perchè si confonde parecchio

ciao!

Football L.S.  {traduzione italiana}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora