9- Giornate Storte e Allenamenti Saltati

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Harry si sveglia, confuso sul perché la sua sveglia non abbia suonato. Controlla il telefono per vedere che sono le 9:00 e ha già perso la prima metà di economia domestica.

"Merda!" Urla.

"Harry?" Sua madre chiede dal corridoio. "Pensavo avessi scuola, tesoro?" Apre la porta della camera di Harry per parlare.

"Lo so mamma, non è suonata la sveglia." Harry si affretta a mettersi velocemente dei jeans che aveva sul pavimento.

"Oh beh, non devi andare se non vuoi, amore." Dice Anne dolcemente.

"No, devo." Harry trova una maglietta nera dall'armadio e si precipita verso la porta, scansando Anne.

"Okay beh buona giornata Harry. Io più tardi parto per un altro viaggio di lavoro, quindi ci vediamo fra qualche settimana." Anne sorride, dandogli un bacio sulla guancia.

"Okay. Ci vediamo presto mamma, ti voglio bene." Harry le dà un bacio sulla guancia come saluto e corre fuori dalla porta. Era abituato ai viaggi di lavoro quindi non era neanche più qualcosa di importante.

Quando inizia a guidare si accorge di aver lasciato lo zaino a casa, ma ora è troppo tardi per tornare indietro. Inchioda con la macchina quando il passaggio per i treni si chiude, bloccandogli la via verso la scuola. Urla in frustrazione e fa velocemente manovra, prendendo una strada secondaria e arrivando all'inizio della seconda ora.

"Ms. Thomas mi scusi tantissimo." Dice Harry mentre si imbatte nella sua insegnante della prima ora in corridoio.

Ms. Thomas era una dei suoi insegnanti più severi, Harry dà la colpa al fatto che insegni matematica. Nello specifico Algebra 2.

"Perché anche disturbarti di venire a scuola dopo che ne hai già persa la metà? Ms. Thomas dice con sarcasmo.

Harry sussulta. Non mi è suonata la sveglia e ho allenamento di calcio oggi. Ho pensato di dover venire qui e fare il più possibile."

"A che ore è il tuo allenamento Harold?" Incrocia le braccia, annoiata dalla conversazione.

"4. Devo andare via appena finisce la scuola."

"Sei in punizione dopo la scuola fino alle 4:30 allora." Dice prima di andare via, i tacchi che echeggiano lungo il corridoio.

La bocca di Harry si spalanca e vorrebbe provare a negoziare ma sa che peggiorerebbe solo la cosa. E visto che Louis non va nella sua scuola, non può spiegargli quello che è successo.

Si avvia verso la sua seconda ora, in ritardo per la conversazione e si scusa subito con Ms. Rose. Lei sorride cortesemente e annuisce. La sua insegnante della seconda ora compensa per quella della prima, che è il motivo per cui ha scelto le sue classi in questo ordine.

Harry si siede in fondo alla classe e decide di scrivere a Niall per fargli dire la situazione a Louis. Appena finisce il messaggio, Ms. Rose è di fronte a lui, con la mano verso di lui in attesa.

"Prof, mi dispiace tanto. Avevo solo bisogno di scrivere al mio amico-" La supplica Harry.

"Non c'è niente che potrebbe essere così importante da mandare messaggi al tuo amico interrompendo la mia lezione di inglese. Telefono, per cortesia Harry." Chiede Ms. Rose il più gentilmente possibile.

Ha interrotto l'intera lezione per rivolgersi a Harry per il fatto che stava usando il telefono. Harry decide di non far partire una discussione. Quasi piange mentre le dà il telefono. Finisce la lezione normalmente, prendendo appunti con una penna e un pezzo di carta che gli ha prestato il suo compagno di banco, e provando a fare attenzione. Alla fine dell'ora, quando tutti sono andati via, si avvicina alla cattedra.

Football L.S.  {traduzione italiana}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora