11- Sigarette e Conseguenze

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premessa: nell'originale la sigaretta veniva chiamata da Harry "cancer stick", ma mi sembrava un nome un po' da rompi coglioni moralisti e leggerlo mi dava sui nervi, quindi ho semplicemente tradotto con sigaretta che mi sembra neutro e normale. Fine buona lettura


Harry si sente fiducioso riguardo al suo allenamento con Louis di oggi. Ha così tanto da dirgli su come il suo allenatore gli abbia detto di essere migliorato. Proverebbe solo che fantastico lavoro stia facendo Louis, che farebbe star bene Louis, che lo metterebbe di buon umore, che lo renderebbe più permissivo con Harry nel caso facesse degli errori.

(O almeno lo spera)

Tutto ciò che deve fare è superare la giornata scolastica, nonostante ne manchi sono metà. Deve ancora andare a Storia Afro-Americana e Comunicazione Orale prima di poter arrivare alla fine della sua giornata scolastica. La parte più difficile ormai è andata.

Harry finalmente esce dall'aula di Comunicazione Orale, dopo un'ora di noia in cui ha dovuto scrivere gli appunti per l'intera classe sui tipi di presentazioni e su quale tipo sarebbe utile per cosa. Lascia la classe in anticipo, avendo richiesto l'autorizzazione in precedenza, e si dirige con la macchina verso la scuola superiore di Doncaster.

Per qualche ragione, la scuola di Doncaster fa terminare le lezioni mezz'ora prima di quella di Harry, ma Harry sta anche lì il venerdì pomeriggio a differenza dall'altra scuola. Quando Harry arriva nel parcheggio, non è sorpreso dal vedere alcune macchine ancora lì che aspettano dei ragazzi, e altri ragazzi che vanno via con la propria macchina. È sorpreso, tuttavia, quando arriva sul campo e vede Louis contro ad una parete.

Certamente non era insolito per Louis stare appoggiato ad una parete, ma il fatto che aveva una sigaretta tra le labbra lo era.

"Louis-?" Chiede Harry sorpreso con il borsone appeso alla spalla.

"Merda." Dice Louis, facendo cadere la sigaretta dalla bocca e spegnendola col piede. "Harry? Perché sei qui così in anticipo?" Louis tossisce per ricomporsi.

"Che stai facendo?" Chiede Harry con tono accusatorio.

"Harry, non è niente. Promesso." Dice Louis, come se si stesse giustificando per qualcosa di fronte ai suoi genitori. E perché dovrebbe farlo? Harry non è suo padre!

"Stavi fumando!" Lo accusa Harry, con una voce abbastanza alta, tuttavia non venendo ascoltato.

"Oi! Ce la fai a stare zitto? Sei fottutamente rumoroso, amico. Sul serio." Louis si stacca dalla parete spingendosi con il piede e supera Harry per andare sul campo.

"Lou..." Comincia Harry con un tono comprensivo.

"Non sono un fottuto tossico Harry! È una maledetta sigaretta. Ce la fai a calmarti?" Dice Louis, tirando su la palla nonostante non abbia intenzione di usarla ora.

"Posso p-provare?" Chiede Harry.

E okay. Louis non se lo aspettava. In qualche modo ha una risposta immediata alla domanda.

"No."

"Perchèè?" SI lamenta Harry.

Louis si gira verso di lui, con uno sguardo duro. "Fumare fa male."

Harry alza gli occhi al cielo. "E allora va bene che tu fumi?"

Louis alza le spalle. "Sono più grande, e ora andiamo ad allenarci."

"No." Harry incrocia le braccia. "Non fino a che non la provo."

"Scusami?" Louis alza un sopracciglio mentre si avvicina ad Harry. "Hai seriamente intenzione di mettere a repentaglio il mio tempo e impegno, solo perché vuoi provare una sigaretta?"

Football L.S.  {traduzione italiana}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora