Harry dibatte con sé stesso riguardo al dover andare all'allenamento o meno. Era sabato e Louis non gli aveva scritto niente dopo che Harry se ne era andato ieri. Si domanda se Louis gli scriverebbe se volesse che si presentasse lì. In effetti ha preso il suo numero un po' come uno stalker.
Erano le 5 di mattina, l'orario a cui Harry si alza per prepararsi per l'allenamento, e Louis non gli ha ancora scritto. Fatica a decidere se dovrebbe scrivere a Louis per accertarsi di non doversi presentare.
Appena il pollice di Harry scrive un messaggio con attenzione, il telefono gli suona e quasi gli cade per la vibrazione del messaggio.
[Da Louis]:
Non ti presentare oggi. Non ci sarò.
Harry non sa se rispondere o no. Vuole scusarsi per aver trattato così Louis, ma allo stesso tempo è anche possibile che invece Louis abbia un appuntamento dal dottore o qualcosa del genere. Forse il fatto che Louis gli abbia detto di non presentarsi lì non è colpa sua.
Questo non impedisce ad Harry di sentirsi in colpa però.
***
"Sei tornato di nuovo? Lo sapevo." Dice Tyler appena Louis entra nell'appartamento che odora solo di marijuana.
"Vaffanculo e dammi dell'erba." Borbotta Louis, buttandosi sul divano.
Tyler passa a Louis un pacco di tabacco, una cartina e un filtro e una bustina con la sostanza verde. Louis grugnisce dovendosela rollare da solo.
"Non capisco dove tu prenda i soldi per avere sempre questa roba quando non hai neanche un lavoro." Dice Louis, leccando la cartina.
"I miei genitori sono ricchi da far schifo e ho quel lavoro in centro."
"Ah sì. Quella roba mezza illegale. Non riesco a credere che tu non sia mai stato beccato onestamente." Louis accende la canna e prende un tiro.
"Quindi perché sei tornato? Pensavo avessi deciso di smettere." Lo prende in giro Tyler.
"Beh pensavo di star facendo qualcosa di buono, ma a quanto pare non riesco a controllare quanto fottutamente brutale io diventi quando succede qualcosa di piccolo come lui in ritardo di un quarto d'ora per l'allenamento, e quanto maledettamente tanto mi influenzi." Louis si massaggia la tempia con la mano libera.
"Che hai fatto?"
"Sono uscito di testa e gli ho detto di andarsene dal mio cazzo di campo."
"Amico, non capisco come tu faccia ad essere così nervoso quando fumi erba. Dovrebbe rilassarti lo sai?"
"Sì, sì. Mi libera la mente però. Il calcio è l'unica cosa su cui ho il controllo totale amico, e mi fa incazzare quando lui non lo prende sul serio." Louis prende un lungo tiro e dopo qualche secondo rilascia il fumo.
"Però in qualche modo mi sta cambiando. Sono passate due fottute settimane e in qualche modo l'ho lasciato arrivare a questo punto e non l'ho buttato fuori. Devo scusarmi con lui."
Tyler gli rivolge uno sguardo come per dirgli di risolversi da solo i suoi problemi.
"Dovrei scrivergli." Louis tira fuori il telefono dalla tasca.
"Woah, Lou. Okay, questo ragazzo sembra un tipo sensibile, quindi non credo che un semplice scusami scritto tramite messaggi gli farà davvero credere che non sei arrabbiato con lui." Tyler si siede nella sua vecchia sedia a dondolo, sedendosi con la schiena in avanti per stare più vicino all'amico.
"Quindi che cazzo devo fare?" Louis si stende sul divano, e se l'erba non l'avesse calmato un minimo ora avrebbe probabilmente gettato la spugna per l'esasperazione.
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Football L.S. {traduzione italiana}
Fanfiction"Non è fottutamente possibile." Dice. Harry aggrotta le sopracciglia. Louis inizia a camminare intorno al ragazzo, osservandolo attentamente mentre gli parla. "Prima vuoi parlarmi come se io fossi un tuo pari o inferiore a te, poi arrivi qui, aspett...